Non può negarsi la conversione del permesso di soggiorno per minore età, per mancanza dei requisiti previsti dalla legge n. 94/2009, allo straniero che ha maturato i requisiti anteriormente alla sua entrata in vigore.
È incostituzionale l’aggravante della “clandestinità” di cui l’art. 61, comma 11 bis, del c.p., e, in via consequenziale, anche l’art. 656, comma 9, lettera a), del c.p.p, limitatamente alle parole «e per i delitti in cui ricorre l’aggravante di cui all’art. 61, primo comma, numero 11-bis), del medesimo codice,».
In parte inammissibili ed in parte non fondate le questioni di legittimità costituzionale dell’art. 10 bis del D.Lgs. 286/98 che prevede e punisce il reato di ingresso e soggiorno illegale nel territorio dello Stato.
È discriminatorio il bando per la concessione dell'assegno di natalità una tantum che impone al cittadino comunitario l’anzianità di residenza decennale in Italia e quinquennale nel territorio regionale.
Il divieto di espulsione previsto dall’art. 19 comma 2, lett. c), del d. lgsl. n. 286 del 1998, non opera nel caso di espulsione disposta ai sensi dell’art. 86 d.P.R. n. 309 del 1990.
Non può essere accolta la richiesta del cittadino comunitario di scontare la pena in Italia se non risulta formalmente iscritto presso l’anagrafe italiana.
In tema di sottrazione internazionale di minori un provvedimento provvisorio del giudice dello Stato membro verso il quale il minore è stato illecitamente trasferito non può costituire il fondamento di un trasferimento di competenza.
Iscrizione anagrafica dei familiari ricongiunti a stranieri extracomunitari.