Indice di recerca: Espulsione - D.lgs. 25 luglio 1998, n. 286 e succ. modificazioni: divieti di espulsione

Sono state trovate 183 decisioni - Pagina 8 di 19

5/4/2011 - Europea - Diritti fondamentali - Corte europea dei diritti dell'uomo
Lo Stato italiano dovrà corrispondere la somma di € 15.000 a titolo di danni morali al cittadino tunisino condannato per terrorismo e rinviato dopo la sua liberazione in Tunisia, ove sarebbe stato sottoposto a torture e maltrattamenti. La decisione dell’Italia di rinviare il ricorrente nel suo Stato di origine, nonostante la richiesta della Corte di sospendere la misura, ha violato gli articoli 3 e 34 della CEDU e l’articolo 39 del syo regolamento. Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, Sez. X, Sentenza del 5 aprile 2011. T. – Italia. En l’affaire Toumi c. Italie, La Cour européenn...
Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, Sez. X, Sentenza del 5 aprile 2011

4/4/2011 - Italiana - Civile - Merito
È cassato con rinvio il decreto che ha negato l’inespellibilità dello straniero affetto da HIV. Il Giudice di Pace ha omesso di accertare se lo straniero fosse sottoposto ad una terapia antiretrovirale, se questa fosse non sospendibile, salvo esporre il paziente a rischio di vita, e se, a causa dell’espulsione, fosse comprovato o quantomeno desumibile l’impossibilità della prosecuzione della terapia in Tunisia. Il Giudice del rinvio dovrà approfondire tali circostanze, tenendo conto del principio di diritto secondo cui sono coperti dalla garanzia della temporanea inespellibilità que...
Corte di Cassazione, Sez. I Civile, Sentenza n. 7615 del 4 aprile 2011

17/2/2011 - Italiana - Civile - Cassazione
Premesso che la situazione giuridica dello straniero che richieda il rilascio di permesso per ragioni umanitarie ha consistenza di diritto soggettivo, da annoverare tra i diritti umani fondamentali garantiti dall'art. 2 Cost. e che il divieto di espulsione o di respingimento previsto dall’art. 19 TULI costituisce una misura di protezione umanitaria a carattere negativo, il giudice di pace deve valutare in concreto la sussistenza delle allegate condizioni ostative all'espulsione o al respingimento. Corte di Cassazione, Sez. I Civile, sent. n. 3898 del 17 febbraio 2011, Pres. Carnevale, Rel. S...
Corte di Cassazione, Sez. I Civile, sent. n. 3898 del 17 febbraio 2011

23/11/2010 - Italiana - Civile - Cassazione
È cassato con rinvio il decreto che ha respinto l’opposizione al decreto di espulsione emesso nei confronti dello straniero, convivente con la madre di cittadinanza italiana, a motivo della mancata dimostrazione della detta convivenza. La convivenza dello straniero con parenti entro il secondo grado o con il coniuge di nazionalità italiana, in presenza della quale l'art. 19, comma 2, lett. c), del D.Lgs. n. 286 del 1998, non consente l'espulsione amministrativa, è soggetta al regime probatorio ordinario, sicché lo straniero può fornirne tale dimostrazione anche con prova orale. Corte di...
Corte di Cassazione, Sez. I Civile, Ordinanza n. 111 del 23 novembre 2010

12/11/2010 - Italiana - Amministrativo - TAR
È illegittimo il provvedimento di rigetto della domanda di rinnovo/conversione del permesso di soggiorno per motivi familiari in permesso per motivi di lavoro. Poiché il permesso per motivi familiari in possesso del richiedente, rilasciato in quanto convivente con parente di cittadinanza italiana entro il quarto grado, non può essere rinnovato a tale titolo a seguito della modifica dell’art. 19, lett. c) del D.Lgs. 286/98 ad opera della L. 94/2009, allo stesso deve essere rilasciato un permesso di soggiorno ad altro titolo in presenza dei relativi presupposti. TRGA di Trento, Sez. Unica, ...
TRGA di Trento, Sez. Unica, Ordinanza n. 142 del 12 novembre 2010

29/10/2010 - Italiana - Civile - Cassazione
È rigettato il ricorso avverso il provvedimento con cui il giudice di pace accoglieva l’opposizione avverso il decreto di espulsione emesso nei confronti dello straniero irregolare coniugato con cittadina italiana. Opera nel caso di specie il divieto di espulsione di cui all’art. 19, comma 2, lett. c), del D.Lgs. 286/98, sebbene non sussiste il requisito della convivenza tra i coniugi, dal momento che tale situazione è solo momentanea e dovuta a contingenti motivi economici. Corte di Cassazione, Sez. I Civile, Sent. n. 22230 del 29 ottobre 2010, Pres. Panebianco, Rel. Salmè. Ministero d...
Corte di Cassazione, Sez. I Civile, Sent. n. 22230 del 29 ottobre 2010

23/9/2010 - Italiana - Civile - Cassazione
Il cittadino straniero convivente more uxorio con cittadina italiana in stato di gravidanza, non può giovarsi del divieto di espulsione di cui all’art. 19, comma 2, lett. d), del D.Lgs. 286/98. Poiché la citata disposizione pone una deroga alla regola generale dell'obbligo di espulsione nelle fattispecie contemplate dall'art. 13 del D.Lgs. cit., essa non è suscettibile di interpretazione analogica o estensiva. Corte di Cassazione, Sez. I Civile, Ordinanza n. 20134 del 23 settembre 2010, Pres. Salmè, Rel. Didone. R.J. – Prefettura di Modena, Questura di Modena. Sul ricorso 21176/2009 pr...
Corte di Cassazione, Sez. I Civile, Ordinanza n. 20134 del 23 settembre 2010

6/9/2010 - Italiana - Civile - Cassazione
È rigettato il ricorso avverso l’ordinanza del giudice di pace che ha confermato il decreto di espulsione dello straniero dichiaratosi convivente con la nipote di cittadinanza italiana. Ai fini del riconoscimento del divieto di espulsione di cui all’art. 19, comma 2, lett. c, del D.Lgs. 286/98, non è sufficiente, ai fini della dimostrazione della convivenza, la produzione in giudizio della certificazione anagrafica e della dichiarazione sostitutiva dell'atto di notorietà. In particolare, la dichiarazione sostitutiva dell'atto di notorietà trova applicazione nei rapporti con la pubblica...
Corte di Cassazione, Sez. I Civile, Ordinanza n. 19102 del 6 settembre 2010

23/7/2010 - Italiana - Civile - Cassazione
È respinto il ricorso avverso la sentenza che ha dichiarato la legittimità del diniego del permesso di soggiorno per coesione familiare ex art. 19, comma 2, lett. c), del D.Lgs. 286/98, motivato con riferimento alla assenza di convivenza tra lo straniero richiedente ed il coniuge di nazionalità italiana. Non può farsi luogo all’applicazione delle disposizioni previste dal D.Lgs. 30/2007, poiché il diritto all'ingresso, alla circolazione ed al soggiorno per i familiari dei cittadini comunitari si pone in termini derogatori rispetto alla disciplina del T.U. le sole volte in cui l'extracom...
Corte di Cassazione, Sez. I, Sent. n. 17346 del 23 luglio 2010

2/7/2010 - Italiana - Penale - Cassazione
Il divieto di espulsione previsto dall’art. 19 comma 2, lett. c), del d. lgsl. n. 286 del 1998, non opera nel caso di espulsione disposta ai sensi dell’art. 86 d.P.R. n. 309 del 1990 a seguito di condanna per reato in materia di stupefacenti, trattandosi di misura speciale, tanto da potere essere disposta anche nei confronti del cittadino comunitario, sicché su essa non interferisce la diversa regolamentazione contenuta nella legge n. 286 del 1998. Corte di Cassazione, Sez. Sesta penale, sentenza n. 25150 del 2 luglio 2010, Pres. Serpico, rel. Conti Fatto e diritto Con la sentenza in epig...
Corte di Cassazione, Sez. Sesta penale, sentenza n. 25150 del 2 luglio 2010