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Risultati della ricerca per: “Asilo/Protezione internazionale e umanitaria/Tratta”

Sono state trovate 1212 decisioni - pagina Pagina 98 di 122

6/11/2012 - Italiana - Amministrativo - TAR
Deve essere respinto il ricorso avverso il provvedimento con il quale l’Unità Dublino ha decretato il trasferimento del ricorrente in Danimarca, Stato competente ai sensi del Reg. CE n. 343/03 alla disamina della sua domanda di protezione internazionale. Infatti, il Regolamento Dublino II, al fine di evitare il fenomeno del cosiddetto “asylum shopping”, ha previsto una serie di criteri per determinare quale sia lo Stato membro competente ad esaminare la domanda di protezione internazionale. Tali criteri sono derogabili in applicazione della clausola di sovranità solo in ipotesi eccezio...
Tar Lazio, sez. II- Quater, sent. n. 9075 del 6 novembre 2012

29/10/2012 - Italiana - Civile - Merito
Non può essere riconosciuto lo status di rifugiato allo straniero, cittadino del Mali, in quanto la generica gravità della situazione politico economica del suo paese di origine, così come la mancanza dell’esercizio delle libertà democratiche non sono di per sé sufficienti a costituire i presupposti per il riconoscimento dello status reclamato, essendo invece necessario che la specifica situazione soggettiva del richiedente, in rapporto alle caratteristiche oggettive esistenti nello Stato di appartenenza, siano tali da far ritenere la sussistenza di un pericolo grave per l’incolumità...
Tribunale di Roma, sez. I civile, ord. del 29 ottobre 2012

19/10/2012 - Italiana - Amministrativo - Consiglio di Stato
In accoglimento dell’istanza cautelare, va sospesa l’esecutività della sentenza di primo grado che aveva respinto il ricorso avverso il provvedimento dell’Unità Dublino di trasferimento dello straniero a Malta quale Stato competente a decidere sullo status di rifugiato politico. Infatti, appare applicabile al caso di specie la cosiddetta “clausola di sovranità” di cui all’art. 3, co. 2, del Regolamento di Dublino II (regolamento 2003/343/CE), ancorché in mancanza di indicazioni su Malta agli Stati membri da parte delle Istituzioni europee, mentre appare sufficientemente comprov...
Consiglio di Stato, sez. III, ord. n. 4195 del 19 ottobre 2012

11/10/2012 - Italiana - Civile - Merito
È accordata la protezione sussidiaria allo straniero cittadino della Guinea Bissau, nonostante egli abbia narrato due diverse vicende per giustificare l’allontanamento dal proprio Paese. Infatti la protezione sussidiaria è consentita in presenza di un danno grave ricorrente nelle ipotesi tassativamente indicate dall’art. 14, d.lgs. 251/2007, ovverossia: a) condanna a morte o all’esecuzione della pena di morte; b) tortura o altra forma di trattamento inumano o degradante; c) minaccia grave ed individuale alla vita o alla persona di un civile derivante dalla violenza indiscriminata in si...
Tribunale di Roma, sez. I civile, ord. dell’11 ottobre 2012

27/9/2012 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
La direttiva 2003/9/CE, recante norme minime relative all’accoglienza dei richiedenti asilo negli Stati membri, deve essere interpretata nel senso che uno Stato membro al quale sia stata presentata una domanda di asilo è tenuto a concedere le condizioni minime di accoglienza dei richiedenti asilo stabilite da tale direttiva (in Francia “ATA”, Assegno Temporaneo di Attesa) anche ad un richiedente asilo per il quale detto Stato decida – in applicazione del reg. (CE) n. 343/2003 – di indirizzare una richiesta di presa in carico o di ripresa in carico ad un altro Stato membro in quanto ...
Corte di giustizia dell’Unione europea, sez. IV, sent. del 27 settembre 2012

24/9/2012 - Italiana - Civile - Cassazione
La valutazione della credibilità soggettiva del richiedente protezione internazionale deve essere condotta secondo i criteri di cui all’art. 3, co. 5, d.lgs. n. 251/2007 e non sulla base della mera assenza di riscontri oggettivi, dando conto del loro scrutinio. Inoltre, l’acquisizione delle informazioni sul contesto socio politico del paese di rientro deve avvenire in correlazione con i motivi di persecuzione o di pericolo dedotti, sulla base delle fonti d’informazione indicate all’art. 8, co. 3, d.lgs. n. 25/2008 ovvero in mancanza, o ad integrazione di queste, mediante l’acquisizi...
Corte di cassazione, sez. VI civile, 24 settembre 2012, n. 16202

24/9/2012 - Italiana - Civile - Cassazione
Nei procedimenti giurisdizionali concernenti la protezione internazionale dello straniero, è ammissibile l’impugnazione della pronuncia di primo grado da parte del Ministero dell’interno se avvenuta nel vigore del novellato art. 35, co. 5, d.lgs n. 25 del 2008 (vigente dall’8 agosto 2009) anche se nel primo grado il Ministero non abbia partecipato al giudizio. Perciò, con riferimento alla proposizione dell’impugnazione della pronuncia di primo grado, la esclusione della legittimazione ad agire del Ministero permane fino al 7 agosto 2009, mentre per le impugnazioni successive risulta ...
Corte di cassazione, sez. VI-1 civ., sent. n. 16227 del 24 settembre 2012

20/9/2012 - Italiana - Civile - Cassazione
Per persecuzione deve intendersi una forma di lotta radicale contro una minoranza che può anche essere attuata sul piano giuridico e specificatamente con la semplice previsione del comportamento che si intende contrastare come reato punibile con la reclusione. Chiarito ciò, occorre dire che il cittadino senegalese ha diritto alla protezione internazionale. Infatti la sanzione penale degli atti omosessuali di cui all’art. 319 del codice penale senegalese costituisce di per sé una condizione generale di privazione del diritto fondamentale di vivere liberamente la propria vita sessuale ed af...
Corte di cassazione, sez. VI-1 civ., sent. n. 15981 del 20 settembre 2012

13/9/2012 - Italiana - Civile - Cassazione
Il diritto d’asilo ex art. 10, co. 3 Cost., deve intendersi come diritto soggettivo di accedere al territorio nazionale al fine di esperire la procedura per acquisire lo status di rifugiato e, quindi, di ottenere il permesso di soggiorno temporaneo previsto dall’art. 1 co. 5, del d.l. 30 dicembre 1989 n. 416 conv. in l. 2 febbraio 1990 n. 39 per la durata della relativa istruttoria, con la conseguenza che l’esito negativo della procedura priva di qualsiasi giustificazione il permesso di soggiorno, essendo quest’ultimo strumentale a conseguire la permanenza nel territorio dello Stato so...
Corte di cassazione, sez. VI-1 civile, ord. n. 15389 del 13 settembre 2012

12/9/2012 - Italiana - Amministrativo - TAR
È respinto il ricorso avverso il provvedimento di rigetto della richiesta di concessione della cittadinanza, motivato in relazione alla commissione del reato di guida in stato di ebbrezza, ritenuto rilevante sul piano amministrativo nonostante l’intervenuta estinzione del reato. Infatti, la delicatezza degli interessi coinvolti in materia di cittadinanza determina, in capo alla p.a., il riconoscimento di ampi margini di discrezionalità. Inoltre, le valutazioni finalizzate all’accertamento di una responsabilità penale si pongono su di un piano assolutamente differente ed autonomo rispett...
Tar Lazio, sez. II- Quater, sent. n. 7723 del 12 settembre 2012