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Risultati della ricerca per: “Asilo/Protezione internazionale e umanitaria/Tratta”

Sono state trovate 1209 decisioni - pagina Pagina 101 di 121

16/2/2012 - Italiana - Civile - Cassazione
Premesso che l’obbligo di traduzione del provvedimento assunto dall’amministrazione nei confronti dello straniero nella lingua di quest’u1timo o in una delle tre lingue veicolari non è previsto per i provvedimenti relativi al riconoscimento dello status di rifugiato, deve essere cassata la pronuncia di merito che respinge la domanda di protezione internazionale presentata dal cittadino ghanese sulla base dell’assunto che il soggetto non rischia più di essere sacrificato nel corso di un rito funerario e che, pertanto, la polizia del Ghana dovrebbe ritenersi in grado di assicurare la d...
Corte di cassazione, sez. VI civile, ord. n. 2294 del 16 febbraio 2012

15/2/2012 - Italiana - Amministrativo - TAR
Va annullato il provvedimento con il quale l’Unità Dublino ha disposto il trasferimento in Grecia del ricorrente, cittadino dell’Afghanistan, per la disamina della sua domanda di protezione. Tale provvedimento risulta viziato sia per difetto di istruttoria sia per carenza di motivazione, in quanto il mancato ricorso alla clausola di sovranità di cui all’art. 3.2 del Reg. CE 343/03 non appare adeguatamente giustificato tenuto conto di quanto rappresentato da tempo da parte di organismi internazioni. Infatti, in Grecia, i richiedenti asilo incontrano serie difficoltà nell’accesso e ne...
Tar Lazio, sez. II-quater, sent. n. 1551 del 15 febbraio 2012

7/2/2012 - Italiana - Civile - Merito
Se risulta dalla documentazione prodotta che il richiedente, titolare di protezione sussidiaria, si trova nelle condizioni per contrarre matrimonio (età e stato libero), l’ufficiale di Stato civile può essere autorizzato a procedere alla pubblicazione pure in carenza del nulla osta di cui all’art 116 c.c., risultando in tal caso il divieto immotivato come contrario all’ordine pubblico italiano. Infatti, poiché l’interessato si trova nell’impossibilità di rivolgersi alle autorità diplomatiche del proprio Paese per richiedere il nulla osta, atteso che la sua condizione di protezio...
Tribunale di Bari, sez. II civile, decr. del 7 febbraio 2012

1/2/2012 - Italiana - Amministrativo - Consiglio di Stato
L’art. 1, comma 2, d.P.R. n. 136 del 1990, che ha lo scopo di dotare lo straniero del permesso di soggiorno affinché partecipi al procedimento davanti alla Commissione per il riconoscimento dello status di rifugiato, deve essere inteso nel senso che il permesso temporaneo vale sino alla decisione della Commissione e non oltre, salva la possibilità di ottenere un nuovo permesso “ad altro titolo”. Consiglio di Stato, sez. III, sent. n. 508 del 1 febbraio 2012. Sul ricorso numero di registro generale 3757 del 2007, proposto da: Ministero dell'Interno e Questura di Varese, rappresentati e ...
Consiglio di Stato, sez. III, sent. n. 508 del 1 febbraio 2012

1/2/2012 - Italiana - Amministrativo - Consiglio di Stato
Con l’entrata in vigore dell’art. 1 quater d.l. 30 dicembre 1989, n. 416, nel testo introdotto dall’art. 32, comma 1, lett. b, della legge 30 luglio 2002 n. 189, le commissioni territoriali sono espressamente tenute, quando non accolgano la domanda di protezione internazionale, a valutare, per i provvedimenti di cui all’art. 5, comma 6, del d.lgs. n. 286 del 1998, le conseguenze di un rimpatrio alla luce degli obblighi derivanti dalle convenzioni internazionali. Di conseguenza non residua in capo al questore alcuna discrezionalità valutativa in ordine all’adozione dei provvedimenti ...
Consiglio di Stato, sez. III, sent. n. 522 del 1 febbraio 2012

24/1/2012 - Italiana - Civile - Merito
Deve essere accordata la protezione sussidiaria al cittadino turco di etnia curda dovendosi ritenere che sussista per lo stesso, in caso di rientro nel Paese di origine, il rischio di subire ancora un trattamento inumano in ragione della sua appartenenza alla minoranza curda e della sua pregressa attività politica e comunque di subire gravi conseguenze personali sul piano dell’equilibrio psicofisico. Corte d’appello di Milano, sent. n. 278 del 24 gennaio 2012 SVOLGIMENTO DEL PROCESSO Con sentenza n. 440/10 del 14-1-2010 il Tribunale di Milano, respingeva il ricorso proposto da *** ***, ci...
Corte d’appello di Milano, sent. n. 278 del 24 gennaio 2012

20/1/2012 - Italiana - Amministrativo - TAR
L’art. 16, comma 3 del Reg. CE n. 343/03 disciplina la “ripresa in carico”, ovvero il caso in cui il richiedente asilo abbia già presentato una domanda di protezione internazionale in uno Stato membro ed abbia poi successivamente presentato una seconda richiesta presso un altro Stato. In tale ipotesi, il Regolamento CE 343/2002 prevede che il cittadino straniero debba essere ritrasferito nello Stato in cui ha presentato la prima domanda di asilo. Il ricorrente, dopo aver presentato la prima domanda di protezione internazionale in Belgio, si è allontanato dal territorio dei Paesi membri...
Tar Lazio, sez. II-quater, sentenza n. 678 del 20 gennaio 2012

16/1/2012 - Italiana - Civile - Merito
Ha diritto al riconoscimento dello status di rifugiato il cittadino ruandese, di etnia hutu, nonché sacerdote cattolico, incolpato per reati della massima gravità, dai quali è stato completamente assolto, con sentenza definitiva, dal Tribunale penale internazionale istituito dall’Onu, dopo sette anni e mezzo di carcerazione preventiva. Nonostante la raccomandazione dell’Unhcr agli Stati di applicare la clausola della Convenzione di Ginevra sulla cessazione dello status di rifugiato, per il mutamento della situazione nel paese d’origine, nel caso specifico il ricorrente sarebbe soggett...
Tribunale di Trieste, sez. III civ., sent. n. 37 del 16 gennaio 2012

21/12/2011 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di giustizia dell’Unione europea
Nelle controversie relative al trasferimento di richiedenti asilo in Grecia, quale Stato membro competente in applicazione del Regolamento (CE) del Consiglio 18 febbraio 2003, n. 343, il diritto dell’Unione osta all’applicazione di una presunzione assoluta secondo la quale lo Stato membro designato come competente rispetta i diritti fondamentali dell’Unione europea. L’art. 4 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea deve essere interpretato nel senso che gli Stati membri, compresi gli organi giurisdizionali nazionali, sono tenuti a non trasferire un richiedente asilo v...
Corte di giustizia dell’Unione europea, Grande sezione, sentenza del 21 dicembre 2011

14/12/2011 - Italiana - Civile - Merito
Non può attribuirsi rilievo decisivo, per escludere il rilascio del permesso di soggiorno per motivi umanitari, al fatto che l’interessata abbia svolto, nel passato, l’attività di prostituta. In mancanza di elementi di giudizio dimostrativi di un’attività di prostituzione esercitata con modalità oggettivamente scandalose o con un consapevole inserimento in un contesto di sfruttamento criminale, si deve concludere che l’attività in questione, ancorché contrastante con la morale e col pubblico decoro, non costituisce, di per sé sola, “una minaccia per l’ordine pubblico”. Per...
Corte di appello di Palermo, sez. I civile, sent. n. 103 del 14 dicembre 2011