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Risultati della ricerca per: “Visto d'ingresso/Schengen/respingimento”

Sono state trovate 327 decisioni - pagina Pagina 7 di 33

5/7/2021 - Italiana - Amministrativo - TAR
Difettando sia l’elemento dell’ingiustizia del danno che quello della colpa in capo all’amministrazione, va rigettata la richiesta di risarcimento del danno da ritardato provvedimento (2043 c.c.) presentata dalla straniera ex titolare di carta MAE che, entrata in Italia con visto di ingresso di tipo “D” per missione a seguito del coniuge da cui poi si è separata, si è vista negare il rilascio del permesso per motivi di lavoro (permesso poi rilasciato per lavoro autonomo della durata di un anno a seguito di decisione del Consiglio di Stato). Infatti, la carta MAE è strettamente cor...
TAR Lazio, sez. I ter, 5 luglio 2021, n. 7929

7/6/2021 - Italiana - Amministrativo - TAR
In materia di visto d’ingresso per motivi di studio, il punto 2, parte IV della circolare MIUR per l’anno accademico 2020/2021 laddove richiede che i mezzi economici di sussistenza debbano essere comprovati con garanzie personali o dei genitori ed esclude fideiussioni bancarie o garanzie fornite da terzi si pone prima facie in contrasto con gli artt. 4, co. 3, e 39, co. 3, TUI che invece fanno espresso riferimento alle garanzie prestate da “enti o cittadini italiani o stranieri regolarmente soggiornanti nel territorio dello Stato” senza alcuna limitazione correlata a rapporti di parent...
TAR Lazio, sez. III ter, 7 giugno 2021, n. 3198

27/4/2021 - Italiana - Civile - Merito
È accolto il ricorso del Ministero dell’interno per la revoca dell’ordinanza cautelare che sanciva la sussistenza del diritto di fare ingresso in Italia per presentare domanda di protezione in capo a un cittadino straniero che allegava di aver subito un respingimento informale in virtù dell’accordo tra Italia e Slovenia del 1956. [Il Tribunale ha ritenuto che non sia stata raggiunta la prova, nemmeno nei limiti della cognizione sommaria propria del giudizio cautelare, che l’interessato abbia effettivamente subito la riammissione informale e sia stato vittima delle gravi condotte lame...
Tribunale di Roma, sez. diritti della persona e immigrazione, 27 aprile 2021, R.G. 7045

2/4/2021 - Italiana - Amministrativo - TAR
La giurisdizione sul respingimento dello straniero alla frontiera appartiene al giudice ordinario, atteso che tale provvedimento incide su posizioni giuridiche aventi la natura di diritto soggettivo e annoverabili tra i diritti umani fondamentali (art. 2 Cost.) che non possono dunque essere degradate a interesse legittimo. Inoltre, tale provvedimento rientra, per omogeneità di contenuto e funzioni, nella più ampia categoria dell’espulsione, che l’art. 13 del TUI demanda alla cognizione dell’autorità giudiziaria ordinaria. [Nella fattispecie, il ricorso è dichiarato inammissibile per ...
TAR Lazio, sez. I ter, 2 aprile 2021, n. 3974

18/3/2021 - Italiana - Amministrativo - Consiglio di Stato
Ai sensi del DM n. 850 del 2011, per i visti di lunga durata per motivi di studio, la rappresentanza diplomatica è espressamente tenuta a considerare con attenzione il rischio migratorio, disponendo al riguardo di una discrezionalità molto ampia, che può essere sindacata dal giudice solo per la palese sussistenza di macroscopiche abnormità logiche. In tale contesto, il bene giuridico protetto in via primaria non è l’interesse del richiedente di entrare nel territorio della Repubblica, ma quello della Repubblica di prevenire il rischio migratorio. Nell’ambito della valutazione, un ruo...
Consiglio di Stato, sez. IV, 18 marzo 2021, n. 2361

10/3/2021 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
L’art. 21, par. 2 bis della CAAS, che prevede il diritto alla libera circolazione degli stranieri titolari di un visto per soggiorni di lunga durata in corso di validità, non implica alcun diritto o libertà che ricada nel principio di tutela giurisdizionale effettiva (art. 47 della Carta dei diritti fondamentali) in capo ai cittadini di Stati terzi ai quali tale visto sia stato negato e non impone alcun obbligo corrispondente agli Stati membri, poiché tale situazione esula dall’ambito applicativo della disposizione citata. Tuttavia, l’obbligo per gli Stati di prevedere mezzi di ricors...
Corte di giustizia dell’Unione europea, 10 marzo 2021, causa C-949/19, Konsul Rzeczypospolitej Polskiej w N.

7/1/2021 - Italiana - Amministrativo - TAR
In materia di visto d’ingresso per lavoro stagionale, l’art. 31 del decreto n. 394/1999 fa salva la facoltà, da parte delle rappresentanze diplomatiche e consolari, di verificare i presupposti per il rilascio del visto. Ne segue che l’Ambasciata può legittimamente operare una valutazione circa il reale scopo del soggiorno richiesto dall’interessato al fine, in particolare, di escludere la sussistenza del c.d. “rischio migratorio”. In tale contesto, la dimostrazione della conoscenza di base della lingua italiana costituisce il frutto di una valutazione discrezionale della PA, sind...
TAR Lazio, sez. III ter, 7 gennaio 2021, n. 189

24/11/2020 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
L’individuo cui è negato un visto da uno Stato membro a causa dell’obiezione di un altro Stato membro sollevata per uno dei motivi di cui all’art. 32, par. 1, lett. a) sub iv) del codice dei visti (reg. n. 810/2009) deve beneficiare del diritto a un ricorso effettivo (art. 47, Carta), che include il diritto a conoscere la motivazione della decisione adottata nei suoi confronti. Quindi, anche se la sesta casella del modulo uniforme (allegato VI al codice dei visti) è predefinita, l’autorità competente dello Stato che adotta la decisione deve indicare nella rubrica “Osservazioni” ...
Corte di giustizia dell’Unione europea, Grande sezione, sentenza 24 novembre 2020, cause riunite C-225/19 e C-226/19, Minister van Buitenlandse Zaken

18/6/2020 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
1. L’interpretazione sistematica e teleologica delle disposizioni della dir. 2004/38 implica che il cittadino di uno Stato terzo che sia familiare di un cittadino dell’Unione e che sia titolare di una carta di soggiorno permanente (art. 20, par. 2, dir. cit.) è esonerato dall’obbligo di visto per l’ingresso nel territorio degli Stati membri, anche se la lettera dell’art. 5, par. 2, dir. menziona espressamente tale beneficio solo per i titolari di carta di soggiorno ex art. 10 dir. 2. L’esenzione dall’obbligo di visto di cui all’art. 5, par. 2, deve essere accordata al titolare...
Corte di giustizia dell’Unione europea, sentenza 18 giugno 2020, causa C-754/18, Ryanair Designated Activity Company

5/5/2020 - Europea - Diritti fondamentali - Corte europea dei diritti dell'uomo
La situazione di alcuni individui che accedano all’ambasciata di una Parte contraente per inoltrare richiesta di un visto c.d. umanitario al fine di raggiungere il territorio di tale Stato per inoltrare all’arrivo una richiesta d’asilo non presenta un collegamento sufficiente a determinare l’applicazione della Convenzione (art. 1 CEDU). Ne consegue che detti individui non possono lamentare la lesione, in particolare, dell’art. 3 CEDU, in conseguenza del rifiuto delle autorità nazionali di concedere il visto. Corte europea dei diritti dell’uomo, 5 maggio 2020, M.N. e altri c. Belgi...
Corte europea dei diritti dell’uomo, 5 maggio 2020, M.N. e altri c. Belgio, ric. n. 3599/18