Indice di recerca: Famiglia e minori - Ricongiungimento, diritto all'unità familiare, permesso di soggiorno per famiglia

Sono state trovate 529 decisioni - Pagina 14 di 53

21/5/2018 - Italiana - Amministrativo - TAR
Con riguardo alla materia dei permessi di soggiorno per motivi di famiglia, l’art. 30, comma 6, del d.lgs. 25 luglio 1998, n. 286, dispone che contro il diniego del nulla osta al ricongiungimento familiare e del permesso di soggiorno per motivi familiari, nonché contro gli altri provvedimenti dell’autorità amministrativa in materia di diritto all’unità familiare, l’interessato può presentare ricorso al Tribunale in composizione monocratica del luogo in cui risiede, il quale provvede, sentito l’interessato, nei modi di cui agli articoli 737 e seguenti del codice di procedura civil...
TAR Lombardia Brescia, sez. II, 21 maggio 2018, n. 492

8/5/2018 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
La direttiva 2008/115/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 dicembre 2008 (rimpatrio di cittadini di paesi terzi il cui soggiorno è irregolare), e in particolare i suoi articoli 5 e 11, non osta alla prassi di uno Stato membro che consiste nel non prendere in considerazione una domanda di soggiorno ai fini di un ricongiungimento familiare, presentata nel suo territorio da un cittadino di un Paese terzo, familiare di un cittadino dell’Unione che possiede la cittadinanza di tale Stato membro e che non ha mai esercitato il proprio diritto alla libera circolazione, in base al solo m...
Corte di giustizia dell’Unione europea, Grande Sezione, 8 maggio 2018

8/5/2018 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
La direttiva 2008/115/CE non osta alla prassi di uno Stato membro di non prendere in considerazione una domanda di soggiorno ai fini di un ricongiungimento familiare, presentata nel suo territorio da un cittadino di un paese terzo, familiare di un cittadino dell’Unione che possiede la cittadinanza di tale Stato membro e che non ha mai esercitato il proprio diritto alla libera circolazione, in base al solo motivo che detto cittadino di un paese terzo è oggetto di un divieto di ingresso in tale territorio. Tuttavia, sulla base dell’articolo 20 TFUE, lo Stato membro deve valutare se sussis...
Corte di giustizia dell’Unione europea, Grande sezione, 8 maggio 2018, C 82/16

12/4/2018 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
Il combinato disposto degli articoli 2, parte iniziale e lettera f), e 10, paragrafo 3, lettera a), della direttiva 2003/86/CE relativa al diritto al ricongiungimento familiare, va interpretato nel senso che deve essere qualificato come “minore”, ai sensi della prima di tali disposizioni, un cittadino di paesi terzi o un apolide che aveva un’età inferiore ai diciotto anni al momento del suo ingresso come minore non accompagnato nel territorio di uno Stato membro e della presentazione della sua domanda di asilo in tale Stato, ma che, nel corso della procedura di asilo, raggiunge la maggi...
Corte di giustizia dell’Unione europea, sez. II, 12 aprile 2018, C 550/16

23/3/2018 - Italiana - Amministrativo - TAR
Sussistono i presupposti per la condanna in via risarcitoria della PA in quanto il ritardo ingiustificato nel rilascio del visto contrasta colpevolmente con quanto statuito dal giudice civile e ha provocato l’impossibilità temporanea di ricongiungimento tra padre e figlio.Nel merito, infatti, il ritardo nell’ottemperare alla sentenza del giudice ordinario ha rappresentato un’evidente lesione del diritto alla unità familiare quale diritto fondamentale della persona.Tenuto conto del tempo trascorso tra la decisione del giudice civile e il rilascio del visto, dell’età del figlio, della...
TAR Campania, sez. VII, 23 marzo 2018, n. 1870

8/3/2018 - Italiana - Civile - Cassazione
È legittimo il diniego dell’autorizzazione al soggiorno ex art. 31 TUI ove il giudice di merito abbia ritenuto: a) insussistenti i “gravi motivi connessi con lo sviluppo psicofisico” del minore, non potendo essi consistere nel mero disagio per il rimpatrio del familiare o in situazioni non transitorie; b) che nessun elemento probatorio in atti dimostra né la temporaneità della situazione, né l’esistenza di un danno che vada oltre l’ordinario pregiudizio. Ciò rende di per sé inaccoglibile la pretesa, anche senza considerare il pur condivisibile rilievo del tribunale circa la pot...
Corte di cassazione, sez. VI-1, ord. 8 marzo 2018, n. 5594

6/3/2018 - Italiana - Amministrativo - Consiglio di Stato
La problematica relativa alla violazione dell’art. 5, comma 5, del d.lgs. 286/98, con riferimento alla specifica posizione dei soggetti che hanno usufruito del ricongiungimento familiare, se dedotta per la prima volta in appello costituisce motivo nuovo e deve ritenersi inammissibile ai sensi dell’art. 104, comma 1, CPA.Il possesso, poi, del requisito reddituale “attiene alla sostenibilità dell’ingresso e della permanenza dello straniero nella comunità nazionale in ragione del suo stabile inserimento nel contesto lavorativo e della sua capacità di contribuire allo sviluppo economico...
Consiglio di Stato, sez. III, 6 marzo 2018, n. 1456

22/2/2018 - Italiana - Civile - Cassazione
Se è vero che l’autorità consolare ha il potere-dovere di accertare la sussistenza in concreto dei presupposti per il rilascio del visto per ricongiungimento familiare, va tuttavia ribadito che in tale accertamento essa non può negare in via di principio valore probatorio alla documentazione ufficiale dello status filiationis proveniente dalle competenti autorità del paese di nascita dell’interessato, ancorché tale documentazione non possa dirsi assistita da fede privilegiata. Spetta pertanto all’Amministrazione – e quindi al giudice in caso di contenzioso – valutare, in funzion...
Corte di cassazione, sez. VI-1, ord. 22 febbraio 2018, n. 4379

21/2/2018 - Italiana - Civile - Cassazione
La temporanea autorizzazione alla permanenza in Italia del familiare del minore, in presenza di gravi motivi connessi al suo sviluppo psicofisico, non richiede necessariamente l’esistenza di situazioni di emergenza o di circostanze contingenti ed eccezionali strettamente collegate alla sua salute, ma può comprendere qualsiasi danno effettivo ed obiettivamente grave che deriva o deriverà al minore dall’allontanamento del familiare o dal suo definitivo sradicamento dall’ambiente in cui è cresciuto, in considerazione dell’età o delle condizioni di salute del minore sia fisica che psic...
Corte di cassazione, sez. I, ord. 21 febbraio 2018, n. 4197

6/2/2018 - Italiana - Civile - Cassazione
Il ricorso con cui si lamenti la violazione del d.lgs. n. 286 del 1998, art. 31, mediante violazione del diritto del minore alla coesione familiare (deducendo l’erroneità del provvedimento impugnato per aver omesso di rilevare che la figlia minore aveva espresso nel corso dell’ultima audizione dei servizi sociali l’intenzione di continuare a convivere con il padre, di tal che il mancato rinnovo dell’autorizzazione alla permanenza sul territorio dello Stato italiano costituirebbe all’evidenza una violazione del diritto della minore alla bi genitorialità) è inammissibile poiché sot...
Corte di cassazione, sez. VI-1, ord. 6 febbraio 2018, n. 2868