16/7/2024 - Italiana - Civile - Merito
L’Ambasciata non può negare il visto per ricongiungimento familiare sulla base della scadenza di validità del nullaosta quando il ritardo non dipende dalla condotta negligente degli interessati ma è imputabile all’agenzia esterna a cui la PA ha delegato parte delle attività inerenti all’iter di rilascio del visto. Infatti, l’Ambasciata rimane in ogni caso responsabile degli eventuali ritardi accumulati dall’agenzia esterna delegata, che non possono in nessun caso compromettere il diritto all’unità familiare. Va dunque accolto il ricorso avverso il diniego al ricongiungimento o...
Tribunale ordinario di Roma, sez. diritti della persona e immigrazione civile, 16 luglio 2024, n. R.G. 20990/2024
9/7/2024 - Italiana - Civile - Cassazione
Spetta alla Sezione specializzata in materia di immigrazione, protezione internazionale e libera circolazione cittadini UE, nella cui circoscrizione ha sede l’autorità che ha emesso il provvedimento (art. 4, DL n. 13/2017 e art. 28, co. 2, TUI) conoscere delle controversie sull’impugnazione del diniego del visto emesso dall’autorità consolare all’estero nei confronti dei cittadini di paesi terzi familiari di un cittadino dell’Unione (nel caso di specie, di un cittadino italiano).Per le controversie instaurate a partire dal 17 agosto 2017 relative al riconoscimento del diritto di so...
Corte di cassazione, sez. I civile, 9 luglio 2024, n. 18773
14/5/2024 - Italiana - Civile - Cassazione
In materia di permesso di soggiorno per motivi familiari, va rigettato il ricorso promosso dalla coniuge del cittadino italiano che, sussistendo precisi indici della fittizietà del matrimonio, non fornisce elementi comprovanti la sussistenza dell’affectio coniugalis.Corte di cassazione, sez. I civile, 14 maggio 2024, n. 13189(n. 457) ORDINANZA sul ricorso iscritto al n. 15305/2023 R.G. proposto da: - OMISSIS - rappresentata e difesa dall'avvocato – OMISSIS - e dall'avvocato per procura allegata al ricorso -ricorrente contro MINISTERO DELL'INTERNO e QUESTURA DI MILANO, domiciliati in ROMA ...
Corte di cassazione, sez. I civile, 14 maggio 2024, n. 13189
3/5/2024 - Italiana - Civile - Cassazione
La pericolosità sociale per l’ordine pubblico o per la pubblica sicurezza osta alla permanenza in Italia del cittadino straniero familiare di un cittadino dell’Unione e, conseguentemente, deve essere oggetto di valutazione al momento del rilascio o del rinnovo della carta di soggiorno (art. 20, d.lgs. n. 30/2007).[Nella fattispecie, è dichiarata inammissibile – perché sostanzialmente volta a un riesame nel merito – la censura del ricorrente, marito di una cittadina romena, circa l’inadeguatezza del bilanciamento operato tra la tutela dei suoi legami familiari e la pericolosità so...
Corte di cassazione, sez. I civile, 3 maggio 2024, n. 11928
29/4/2024 - Italiana - Amministrativo - Consiglio di Stato
Nel caso di uno straniero il cui diritto al rilascio della carta di soggiorno per coesione familiare con cittadino italiano e con validità quinquennale è stato accertato con sentenza civile passata in giudicato sul presupposto che non vi era prova della fittizietà del matrimonio, questione controversa in quel giudizio, è legittimo il provvedimento della Questura che, avendo constato l’esistenza di motivi ostativi inerenti al pericolo per l’ordine pubblico in sede di riedizione del potere, rilascia invece un permesso di soggiorno per motivi familiari con valenza biennale. Infatti, stant...
Consiglio di Stato, sez. III, 29 aprile 2024, n. 3866
30/1/2024 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di giustizia dell’Unione europea
L'art. 10, par. 3, lett. a) della direttiva 2003786/CE non fissa una scadenza per la presentazione della domanda di ricongiungimento familiare per i genitori di un rifugiato minore non accompagnato, che ha diritto al ricongiungimento anche qualora raggiunga la maggiore età in corso di procedura.La stessa norma, inoltre, obbliga il rilascio di un permesso di soggiorno alla sorella maggiorenne del rifugiato minore non accompagnato – la quale è cittadina di un paese terzo e ha una grave malattia che la rende totalmente e permanentemente dipendente dai genitori – se il rifiuto di tale perme...
Corte di giustizia dell’Unione europea (GS), 30 gennaio 2024, causa C-560/20, Landeshauptmann von Wien (Ricongiungimento familiare con un minore rifugiato)
23/11/2023 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di giustizia dell’Unione europea
Il diritto dell’Unione (art. 20 e 23 direttiva 2011/95/UE) non impone agli Stati membri di riconoscere al genitore di un minore che gode dello status di rifugiato in uno Stato membro il diritto di beneficiare della protezione internazionale in tale Stato membro. Resta tuttavia nella discrezionalità degli Stati riconoscere la protezione a titolo derivato e a fini di mantenimento dell’unità familiare in base a disposizioni nazionali più favorevoli (art. 3 direttiva cit.).Corte di giustizia dell’Unione europea, 23 novembre 2023, causa C-374/22, Commissaire général aux réfugiés e aux ...
Corte di giustizia dell’Unione europea, 23 novembre 2023, causa C-374/22, Commissaire général aux réfugiés e aux apatrides (Unité familiale)
23/11/2023 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di giustizia dell’Unione europea
Il diritto dell’Unione (art. 20 e 23 direttiva 2011/95/UE) non impone agli Stati membri di riconoscere al genitore di un minore che gode dello status di rifugiato in uno Stato membro il diritto di beneficiare della protezione internazionale in tale Stato membro. Resta tuttavia nella discrezionalità degli Stati riconoscere la protezione a titolo derivato e a fini di mantenimento dell’unità familiare in base a disposizioni nazionali più favorevoli (art. 3 direttiva cit.).Corte di giustizia dell’Unione europea, 23 novembre 2023, causa C-614/22, Commissaire général aux réfugiés e aux ...
Corte di giustizia dell’Unione europea, 23 novembre 2023, causa C-614/22, Commissaire général aux réfugiés e aux apatrides (Unité familiale)
2/11/2023 - Italiana - Amministrativo - TAR
È legittimo il diniego di conversione del permesso per motivi familiari in permesso per motivi di lavoro opposto allo straniero che ha contratto un “matrimonio di convenienza” con una cittadina italiana, mai seguito da una effettiva convivenza (e senza che l’interessato abbia fornito prove contrarie), con conseguente revoca del primo titolo di soggiorno. A seguito di tale revoca, il diniego di conversione si configura come atto vincolato, cosicché non è censurabile l’omissione del preavviso di rigetto.TAR Campania, sez. I, 2 novembre 2023, n. 5972(n. 444) Il Tribunale Amministrativo...
TAR Campania, sez. I, 2 novembre 2023, n. 5972
25/10/2023 - Italiana - Amministrativo - TAR
Lo straniero giunto in Italia come minore non accompagnato e successivamente sottoposto alla tutela di un familiare rientra nelle ipotesi tipizzate di cui all’art. 32, co. 1 bis TUI e pertanto, ai fini della conversione del permesso per minore età, è necessaria l’acquisizione del parere del Comitato per i minori stranieri non accompagnati, nella fattispecie negativo (in quanto non sussistevano elementi valutabili nel breve periodo di permanenza dello straniero quale minore, pari a circa cinque mesi). Va pertanto rigettato il ricorso avverso il rifiuto del permesso di soggiorno per attesa...
TAR Toscana, sez. II, 25 ottobre 2023, n. 965