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Risultati della ricerca per: “Visto d'ingresso/Schengen/respingimento”

Sono state trovate 326 decisioni - pagina Pagina 19 di 33

10/9/2014 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
L’articolo 12 della direttiva 2004/114/CE del Consiglio, del 13 dicembre 2004, relativa alle condizioni di ammissione dei cittadini di paesi terzi per motivi di studio, scambio di alunni, tirocinio non retribuito o volontariato, deve essere interpretato nel senso che lo Stato membro interessato è tenuto ad ammettere nel suo territorio un cittadino di paesi terzi che manifesti l’intenzione di soggiornare per più di tre mesi in tale territorio per motivi di studio, laddove tale cittadino soddisfi i requisiti di ammissione previsti in modo esaustivo dagli articoli 6 e 7 di detta direttiva e...
Corte di giustizia dell’Unione europea, Terza Sezione, sentenza del 10 settembre 2014 nella causa C

4/9/2014 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
Gli artt. 24, par. 1, e 34 del regolamento (CE) n. 810/2009, che istituisce un codice comunitario dei visti, devono essere interpretati nel senso che l’annullamento, da parte di un’autorità di un paese terzo, di un documento di viaggio non comporta, ipso iure, l’invalidità di un visto uniforme apposto su tale documento. Il combinato disposto dell’art. 5, par. 1, e dell’art. 13, par. 1, del reg. (CE) n. 562/2006, che istituisce un codice comunitario relativo al regime di attraversamento delle frontiere da parte delle persone, come modificato dal reg. (UE) n. 265/2010, dev’essere i...
Corte di giustizia dell’Unione europea, sez. IV, sent. del 4 settembre 2014

24/6/2014 - Italiana - Civile - Cassazione
In materia di immigrazione, il rilascio del permesso di soggiorno conseguente al riconoscimento della protezione internazionale per motivi umanitari rende inefficace il precedente decreto di espulsione, divenuto ineseguibile, sicchè, nel giudizio proposto avverso quest'ultimo, va dichiarata la cessazione della materia del contendere, non potendosi ritenere persistente un interesse all'annullamento di tale decreto, poiché la posizione giuridica dell'interessato resta regolata dal permesso di soggiorno conseguito. (Rigetta, Giud. Pace Napoli, 18/03/2013) Corte di cassazione, sez. VI-1, ord. 24...
Corte di cassazione, sez. VI-1, ord. 24 giugno 2014, n. 14268

23/6/2014 - Italiana - Amministrativo - Consiglio di Stato
In riforma della sentenza del Tar, va annullato il diniego di rilascio del permesso di soggiorno per lavoro subordinato, motivato dal fatto che lo straniero non ha provveduto a sottoscrivere il contratto di soggiorno con il datore di lavoro. Infatti, il permesso di soggiorno, che consegue al nulla osta al lavoro di cui all’art. 22, co. 2, TUI, è atto dovuto a seguito del perfezionamento della procedura con la firma da parte dello straniero del contratto di soggiorno ai sensi del successivo comma 6 ( firma, questa, indubbiamente intervenuta nel caso di specie in data 16.11.2007 ); senza che ...
Consiglio di Stato, sez. III, sent. n. 3166 del 23 giugno 2014

18/3/2014 - Italiana - Civile - Cassazione
Non può essere rifiutato il nulla osta all’ingresso nel territorio nazionale, per ricongiungimento familiare, richiesto nell'interesse di minore straniero, affidato a cittadino italiano residente in Italia con provvedimento di “kafalah” pronunciato dal giudice straniero, nel caso in cui il minore stesso sia a carico o conviva nel paese di provenienza con il cittadino italiano, ovvero gravi motivi di salute impongano che debba essere da questi personalmente assistito (nel caso di specie, tuttavia, il ricorso va rimesso alla Corte di merito che provvederà ad accertare la sussistenza dei ...
Corte di cassazione, sez. VI -1 civile, sent. n. 6204 del 18 marzo 2014

14/3/2014 - Italiana - Amministrativo - TAR
Legittimo il diniego del visto di reingresso allo straniero già titolare di un permesso scaduto da oltre quattro anni – senza che sia stato richiesto il rinnovo nei termini di legge e senza che sussistano le altre cause di giustificazione previste dalla legge – adottato dalla rappresentanza italiana all’estero sulla base di parere negativo della questura, in quanto le disposizioni del TUI determinano un effetto preclusivo automatico al rilascio di tale visto escludendo la possibilità di apprezzamenti discrezionali da parte dell’Amministrazione degli esteri. Tar Lazio, sez. III- Ter, ...
Tar Lazio, sez. III- Ter, sent. n. 2966 del 14 marzo 2014

4/2/2014 - Italiana - Amministrativo - TAR
È respinto il ricorso avverso il provvedimento dell’Ambasciata d’Italia in Iran, di diniego del visto per turismo, con la motivazione che la presenza della richiedente rappresenta una minaccia per l’ordine pubblico. Infatti, il diniego del visto trova giustificazione nella circostanza che uno Stato membro ha espresso parere negativo circa la richiesta del ricorrente e che, pertanto, al medesimo non è consentito l’ingresso nel territorio dei Paesi aderenti, secondo quanto disposto dall’art. 5, co. 1, lett. e) della Convenzione di Schengen. Pertanto nessun appunto può essere mosso a...
Tar Lazio, sez. III- Ter, sent. n. 1381 del 4 febbraio 2014

29/1/2014 - Italiana - Amministrativo - TAR
È accolto il ricorso avverso il provvedimento del consolato generale d’Italia a Miami, recante rigetto della domanda di visto per lavoro autonomo presentata dalla ricorrente, per il fatto che la straniera non rientrerebbe nelle categorie previste dal decreto interministeriale che individua le categorie di stranieri alle quali è possibile rilasciare il visto per lavoro autonomo. Infatti, la norma di rango superiore, contenuta nell’art. 26 TUI prevede, al secondo comma, che lo straniero possa operare in Italia costituendo società di persone; talché nessuna norma di rango secondario potre...
Tar Lazio, sez. III- Ter, sent. n. 1119 del 29 gennaio 2014

19/12/2013 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
Gli artt. 23, par. 4, 32, par. 1, e 35, par. 6, del regolamento (CE) n. 810/2009 che istituisce un codice comunitario dei visti (codice dei visti), devono essere interpretati nel senso che le autorità competenti di uno Stato membro, in esito all’esame di una domanda di visto uniforme, possono rifiutare il rilascio di un simile visto a un richiedente soltanto nel caso in cui possa essergli opposto uno dei motivi di rifiuto di visto elencati in tali disposizioni. Dette autorità, quando esaminano tale domanda, dispongono di un ampio margine discrezionale per quanto riguarda le condizioni di a...
Corte di giustizia dell’Unione europea, grande sez., sent. del 19 dicembre 2013

3/12/2013 - Italiana - Amministrativo - TAR
È inammissibile il ricorso avverso il provvedimento di respingimento alla frontiera del ricorrente, il quale si era presentato alla frontiera aeroportuale provenendo dal Bangladesh in possesso di visto di ingresso al lavoro rilasciato dall’Ambasciata italiana per motivi di lavoro. Infatti, secondo recente giurisprudenza della Corte di cassazione, in mancanza di norma derogatrice che assegni al giudice amministrativo la cognizione della impugnazione dei respingimenti, deve trovare applicazione il criterio generale secondo cui la giurisdizione sulle controversie aventi ad oggetto diritti sogg...
Tar Veneto, sez. III, sent. n. 1354 del 3 dicembre 2013