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Risultati della ricerca per: “Unione europea”

Sono state trovate 717 decisioni - pagina Pagina 60 di 72

14/10/2008 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia delle CE
Contrasta con il diritto comunitario la decisione del governo tedesco di non riconoscere ad un bambino di cittadinanza tedesca, nato e residente in Danimarca, il cognome attribuitogli dall’anagrafe danese, poiché composto dai cognomi di entrambi i genitori. Il fatto di essere obbligati a portare, nello Stato membro di cui si è cittadini, un cognome differente da quello già attribuito e registrato nello Stato membro di nascita e di residenza, e gli enormi problemi che ne derivano nella vita quotidiana, sono idonei ad ostacolare l'esercizio del diritto a circolare e soggiornare liberamente ...
Corte di Giustizia delle Comunità europee, Grande Sezione, Sentenza del 14 ottobre 2008

11/9/2008 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia delle CE
L’Italia è condannata alle spese del procedimento per aver mantenuto nella propria legislazione il requisito della cittadinanza italiana per l’accesso all’impiego di capitano e comandante in seconda su tutte le navi battenti bandiera italiana. Detta limitazione contrasta con l’art. 39 CE, che sancisce il principio della libera circolazione dei lavoratori e l’abolizione di qualsiasi discriminazione, fondata sulla nazionalità, tra i lavoratori degli Stati membri. Il n. 4 del citato articolo prevede tuttavia che le disposizioni dello stesso non sono applicabili agli impieghi nella pub...
Corte di Giustizia delle Comunità europee, Sez. VI, Sentenza del 11 settembre

25/7/2008 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia delle CE
La direttiva 2004/38/CE garantisce ai cittadini dell’Unione europea e ai loro familiari, anche extracomunitari, di circolare e di soggiornare liberamente negli Stati membri di cui non hanno la cittadinanza. La normativa nazionale dell’Irlanda non può subordinare il diritto di ingresso del coniuge extracomunitario del cittadino dell’UE che ha esercitato il diritto alla libera circolazione, al requisito di aver previamente soggiornato legalmente in un altro Stato membro. Per l’esercizio del detto diritto da parte del coniuge extracomunitario, non ha poi alcuna rilevanza il luogo e la da...
Corte di Giustizia delle Comunità europee, Grande Sezione, Sentenza del 25 luglio 2008.

23/7/2008 - Italiana - Civile - Merito
Il Comune di Forio è tenuto ad iscrivere nelle proprie liste anagrafiche la studentessa francese in possesso di tutti i requisiti prescritti dalla Direttiva 30/2007. Sono illegittime le ulteriori richieste fatte dal Comune convenuto, quali il certificato di nascita ed un estratto del conto bancario. Il cittadino comunitario che desideri iscriversi nelle liste anagrafiche di un comune italiano può limitarsi a dichiarare di essere in possesso del reddito necessario al sostentamento proprio e dei familiari, non dovendo invece specificare l’ammontare di un reddito proveniente da fonte lecita o...
Tribunale di Napoli, Sez. distaccata di Ischia, Sentenza del 23 luglio 2008

17/7/2008 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia delle CE
Il ricercatore italiano che rediga la propria tesi di dottorato in un ente di ricerca in Germania sulla base di un contratto di borsa di studio, deve essere considerato un lavoratore subordinato se esercita la sua attività per un determinato periodo di tempo sotto la direzione di tale ente e se percepisce una retribuzione a titolo di controprestazione per tale attività. Dal momento che il divieto di discriminazione sancito dall’art. 39 CE è formulato in termini generali e che non si rivolge in maniera specifica agli Stati membri o agli enti di diritto pubblico, anche un’associazione di ...
Corte di Giustizia delle Comunità europee, Sez. V, Sentenza del 17 luglio 2008

10/7/2008 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia delle CE
Gli artt. 18 e 27 della Direttiva 2004/38/CE, relativa al diritto dei cittadini dell’Unione e dei loro familiari di circolare e di soggiornare liberamente nel territorio degli Stati membri, non ostano ad una normativa nazionale che consente di limitare il diritto di un proprio cittadino di recarsi nel territorio di un altro Stato membro, in particolare perché è stato precedentemente rimpatriato da quest’ultimo in quanto vi si trovava illegalmente. Nel caso di specie, il Ministero dell’interno romeno intendeva interdire per tre anni al proprio cittadino di far ritorno in Belgio, dal qua...
Corte di Giustizia delle Comunità europee, Sez. I, Sentenza del 10 luglio 2008

10/7/2008 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia delle CE
Le dichiarazioni pubbliche rese dal direttore di una società che si occupa della costruzione e della istallazione di porte, secondo le quali la stessa non assumeva cittadini alloctoni poiché i clienti non desideravano che entrassero nelle loro case cittadini di altre nazionalità, integrano una discriminazione diretta ai sensi della direttiva 2000/43/CE, che attua il principio della parità di trattamento fra le persone indipendentemente dalla razza e dall’origine etnica. Tali dichiarazioni, infatti, sono idonee a dissuadere fortemente aspiranti candidati dal proporsi alla detta società e...
Corte di Giustizia delle Comunità europee, Sez. II, Sentenza del 10 luglio 2008

5/6/2008 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia delle CE
Costituisce discriminazione diretta l’esclusione, da parte della normativa francese, del risarcimento danni al padre inglese della cittadina francese deceduta a seguito di un incidente stradale occorso fuori dal territorio nazionale. Tale esclusione è infatti dipesa unicamente dalla cittadinanza inglese del padre della ragazza deceduta, laddove alla madre ed ai fratelli della stessa, tutti cittadini francesi, è stato riconosciuto il diritto al risarcimento per danni morali per la perdita della congiunta. Corte di Giustizia delle Comunità europee, Sez. II, Sentenza del 5 giugno 2008. J. W....
Corte di Giustizia delle Comunità europee, Sez. II, Sentenza del 5 giugno 2008

27/5/2008 - Europea - Diritti fondamentali - Corte europea dei diritti dell'uomo
L’esecuzione della decisione di espellere nel suo paese di origine la cittadina ugandese affetta da AIDS, non costituirebbe una violazione dell’Articolo 3 della CEDU. Sebbene sia rimasto accertato che in Uganda esistono farmaci retrovirali, ma che essi non sempre sono facilmente reperibili, e che, in mancanza delle cure alle quali è attualmente sottoposta, la ricorrente morirebbe entro uno o due anni, a fronte di diversi decenni di condizioni stabili nel Regno Unito, nel presente caso non ricorre il requisito della presenza di circostanze eccezionali necessario per l’applicazione dell...
Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, Grande Camera, Sentenza del 27 maggio 2008

15/5/2008 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia delle CE
La cittadina belga, assunta dapprima con contratti a termine presso l’Università di Firenze con la qualifica di lettore di scambio e, successivamente, presso la stessa università con contratto a tempo indeterminato come collaboratore linguistico, ha diritto al riconoscimento dei diritti acquisiti, in termini retributivi e contributivi, fin dalla sua prima assunzione, solo nel caso in cui il giudice del merito accerti che un cittadino italiano, che versi nella medesima situazione della ricorrente avrebbe diritto al detto riconoscimento. Nell’effettuare tale valutazione, il giudice naziona...
Corte di Giustizia delle Comunità europee, Sez. VII, Sentenza del 15 maggio 2008