Indice di recerca: Unione europea - Libera circolazione delle persone, protezione internazionale, immigrazione

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24/2/2021 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di giustizia dell’Unione europea
Uno Stato membro può sottoporre a trattenimento amministrativo un cittadino di un paese terzo, il cui soggiorno nel suo territorio è irregolare, al fine di procedere al trasferimento forzato di tale cittadino verso un altro Stato membro nel quale l’interessato gode dello status di rifugiato, qualora questo stesso cittadino si sia rifiutato di ottemperare all’ordine impartitogli di recarsi in tale altro Stato membro e non sia possibile adottare una decisione di rimpatrio nei suoi confronti.Corte di giustizia dell’Unione europea, 24 febbraio 2021, causa C-673/19, M e a. (Trasferimento v...
Corte di giustizia dell’Unione europea, 24 febbraio 2021, causa C-673/19, M e a. (Trasferimento verso uno Stato membro)

2/2/2021 - Italiana - Amministrativo - Consiglio di Stato
Al fine di conciliare il principio della libertà economica con l’interesse pubblico di garantire un livello di qualità adeguato nell’esercizio di determinate attività, in forza della disciplina nazionale e comunitaria lo straniero extra-UE che voglia esercitare in Italia una professione per cui è necessario un titolo professionale deve ottenere il riconoscimento di quello conseguito all’estero, attraverso una verifica della sua formazione ed eventualmente una prova attitudinale o un tirocinio di adattamento (cfr. artt. 49 e 50, d.p.r. n. 394/1999 nonché art. 2, co. 2, direttiva 2005...
Consiglio di Stato, sez. III, 2 febbraio 2021, n. 944

20/1/2021 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
Tenuto conto simmetria stabilita dalla direttiva 2004/83 tra la concessione e la cessazione dello status di rifugiato, la nozione di “protezione” (del Paese di cittadinanza) rilevante per la perdita dello status (art. 11, par. 1, lett. e della direttiva) risponde ai medesimi requisiti che ne determinano il riconoscimento (v. in particolare art. 7, par. 1 e 2 della dir.). L’eventuale sostegno meramente economico e/o sociale garantito da privati, come famiglie o clan, non integra tali requisiti e, di conseguenza, non rileva per la valutazione in ordine all’effettività o alla disponibili...
Corte di giustizia dell’Unione europea, sentenza 20 gennaio 2021, causa C-255/19, Secretary of State for the Home Department

14/1/2021 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
L’art. 6, par. 1 della “direttiva rimpatri” (dir. 2008/115/CE) in combinato con l’art. 5, lett. a) della stessa e con l’art. 24, par. 2 della Carta dei diritti fondamentali richiede che, prima di adottare una decisione di rimpatrio nei confronti di un minore non accompagnato, lo Stato membro interessato debba condurre una valutazione generale e approfondita della situazione di tale minore (avuto riguardo, ad es. all’età, al sesso, alla particolare vulnerabilità, allo stato di salute fisico e mentale, al collocamento in una famiglia di affidamento, al livello di scolarizzazione e ...
Corte di giustizia dell’Unione europea, sentenza 14 gennaio 2021, causa C-441/19, Staatssecretaris van Justitie en Veiligheid (Retour d’un mineur non accompagné)

14/1/2021 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di giustizia dell’Unione europea
Anche laddove la direttiva 2013/32/UE non si applichi in uno Stato membro [Irlanda] in forza del Protocollo 21, il giudice nazionale deve tenerne conto al fine di interpretare la direttiva 2013/33, applicabile in base allo stesso Protocollo, così da assicurarne l’uniforme interpretazione e applicazione in tutti gli Stati membri.Il ritardo nell’adozione della decisione di primo grado avente ad oggetto la domanda di protezione internazionale può essere addebitato al richiedente quando deriva dalla sua mancata cooperazione con le autorità competenti. Tale ritardo, invece, non è addebitabi...
Corte di giustizia dell’Unione europea, sentenza 14 gennaio 2021, cause riunite C-322/19 e C-385/19, KS e MHK contro The International Protection Appeals Tribunal e a. e R.A.T. e D.S. contro Minister for Justice and Equality

13/1/2021 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
Al fine di stabilire se la protezione o l’assistenza dell’Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l’occupazione dei rifugiati palestinesi nel Vicino Oriente (UNRWA) sia cessata nei confronti del richiedente protezione di origine palestinesi – e quindi egli sia ammesso a beneficare della protezione internazionale ex art. 12, par. 1, lett. a), seconda frase dir. 2011/95/UE – è necessario valutare tutti gli elementi pertinenti della situazione di specie, nonché prendere in considerazione tutti i settori della zona operativa dell’UNRWA cui l’interessato ha la possibilità con...
Corte di giustizia dell’Unione europea, sentenza 13 gennaio 2021, causa C-507/19, Bundesrepublik Deutschland (Statut de réfugié d’un apatride d’origine palestinienne)

30/12/2020 - Italiana - Amministrativo - Consiglio di Stato
Il Consiglio di Stato ha chiesto alla Corte di giustizia di pronunciarsi in via pregiudiziale (art. 267 TFUE) sul se i par. 4 e 5 dell’art. 20 della direttiva accoglienza (dir. 2013/33/UE) ostino a una normativa nazionale che dispone la revoca delle misure di accoglienza nei confronti del richiedente protezione maggiorenne e non ascrivibile alla categoria dei soggetti vulnerabili, nel caso in cui gli sia addebitato un comportamento particolarmente violento posto in essere fuori dal centro di accoglienza, cagionando delle lesioni a pubblici ufficiali e/o incaricati di pubblico servizio tali d...
Consiglio di Stato, sez. III, 30 dicembre 2020, n. 8540

23/12/2020 - Italiana - Amministrativo - TAR
Nell’ambito del giudizio per l’annullamento del fermo amministrativo di una nave classificata “cargo” dallo Stato di bandiera (Paese membro UE) che svolge sistematicamente attività di ricerca e salvataggio di persone in mare e di proprietà di una ONG, sono rimesse in via pregiudiziale alla Corte di giustizia diverse questioni interpretative relative alla dir. 2009/16/CE e riguardanti l’ampiezza del potere di controllo da parte dello Stato di approdo. Tutte le diverse questioni s’incentrano sulla possibilità e/o sul dovere dello Stato di approdo di tenere in considerazione, ai fi...
TAR Sicilia, sez. III, 23 dicembre 2020, n. 2974

21/12/2020 - Italiana - Civile - Cassazione
È richiesto alla Corte di giustizia UE di pronunciarsi in via pregiudiziale (art. 267 TFUE) sulla seguente questione interpretativa: se, ai fini dell’individuazione della legge applicabile in tema di obblighi contributivi e assicurativi nel settore dell’aviazione, la nozione di «persona occupata prevalentemente nel territorio dello Stato membro nel quale risiede» prevista dal reg. n. 1408/71 (art. 14, punto 2, lett. a, ii) vada interpretata analogamente a quella di «luogo in cui il lavoratore svolge abitualmente la propria attività» prevista dal reg. n. 44/2001 in materia civile e co...
Corte di cassazione, sez. lavoro civile, 21 dicembre 2020, n. 29236

17/12/2020 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
La situazione di un cittadino dell’Unione che è oggetto di una richiesta di estradizione da parte di uno Stato terzo e che soggiorna in uno Stato membro diverso da quello di cui possiede la nazionalità rientra nell’ambito d’applicazione del diritto dell’Unione (art. 18 e 21 TFUE) anche se la cittadinanza dell’Unione è stata acquistata in epoca successiva al trasferimento dell’interessato nello Stato che lo ospita. In questo contesto, né lo Stato ospitante (che ha ricevuto la richiesta di estradizione dal Paese terzo) né lo Stato di nazionalità (informato, al riguardo, dal pri...
Corte di giustizia dell’Unione europea (GS), sentenza 17 dicembre 2020, causa C-398/19, Generalstaatsanwaltschaft Berlin (Extradition vers l'Ukraine)