Indice di recerca: Unione europea - Libera circolazione delle persone, protezione internazionale, immigrazione

Sono state trovate 441 decisioni - Pagina 9 di 45

20/1/2022 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di giustizia dell’Unione europea
Qualsiasi presenza fisica sul territorio dell’Unione europea nell’arco di dodici mesi consecutivi, anche qualora sia di qualche giorno soltanto, è sufficiente a impedire la revoca del permesso per soggiornanti di lungo periodo ai sensi dell’art. 9, par. 1, lett. c), direttiva 2003/109/CE, come risulta dal tenore letterale della norma, dal contesto in cui s’inserisce (che ne impone l’interpretazione restrittiva) e dagli obiettivi perseguiti dalla direttiva, i quali esigono criteri certi e oggettivi in ordine ai requisiti per la perdita e il mantenimento dello status.[Si noti che, al ...
Corte di giustizia dell’Unione europea, 20 gennaio 2022, causa C-432/20, Landeshauptmann von Wien (Perte du statut de résident de longue durée)

18/1/2022 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di giustizia dell’Unione europea
Rientra nell’ambito d’applicazione del diritto dell’Unione per la sua natura e le sue conseguenze, la situazione di una persona che, avendo rinunciato alla cittadinanza di uno Stato membro [nella fattispecie la cittadinanza estone] per acquisire quella di un altro Stato membro [la cittadinanza austriaca] a seguito della garanzia che questa le sarebbe stata concessa, si vede revocare la suddetta garanzia e, per l’effetto, si trova nell’impossibilità di recuperare lo status di cittadino dell’Unione. Quando nell’ambito di una procedura di naturalizzazione uno Stato membro richieda ...
Corte di giustizia dell’Unione europea (GS), 18 gennaio 2022, causa C-118/20, Wiener Landesregierung (Révocation d'une assurance de naturalisation)

4/1/2022 - Italiana - Civile - Cassazione
1. Qualora l’interessato sia residente nei precedenti dieci anni nel territorio dello Stato [oppure sia un minore], il provvedimento di allontanamento del cittadino europeo, è di competenza del Ministro dell’interno (art. 20, co. 9, d.lgs. n. 30/2007). Deve tuttavia escludersi che l’adozione di un simile provvedimento da parte del Prefetto ne comporti la nullità, trattandosi di articolazione del Ministero dell’interno, competente proprio in tema di allontanamento dei cittadini dell’Unione [negli altri casi]. Ne deriverebbe, al più, un’ipotesi di incompetenza relativa la quale, u...
Corte di cassazione, sez. I civile, 4 gennaio 2022, n. 65

27/12/2021 - Italiana - Amministrativo - TAR
Va annullato il decreto di allontanamento per motivi di ordine pubblico adottato dal Prefetto ai sensi dell'art. 20 del d.lgs. n. 30/2007 in assenza di un circostanziato giudizio circa la attitudine del cittadino europeo a rappresentare una minaccia reale, attuale e sufficientemente grave da pregiudicare un interesse fondamentale della società, non potendo mere clausole di stile assolvere a tale funzione.TAR Lazio, sez. I ter, 27 dicembre 2021, n. 13531(n. 400) Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio(Sezione Prima Ter) ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di regis...
TAR Lazio, sez. I ter, 27 dicembre 2021, n. 13531

14/12/2021 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di giustizia dell’Unione europea
Lo Stato membro di cittadinanza di un minore cittadino dell’Unione il cui atto di nascita rilasciato dallo Stato ospitante designa quali genitori due persone dello stesso sesso è tenuto a rilasciare a tale minore una carta d’identità o un passaporto senza esigere che sia previamente emesso un atto di nascita da parte delle proprie autorità nazionali. Inoltre, lo Stato di cui il minore è cittadino e tutti gli altri Stati membri sono tenuti a riconoscere il documento emesso dallo Stato ospitante che consenta al minore di circolare e soggiornare liberamente nel territorio degli Stati memb...
Corte di giustizia dell’Unione europea (GC), 14 dicembre 2021, causa C-490/20, Stolichna obshtina, rayon “Pancharevo”

16/11/2021 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di giustizia dell’Unione europea
L’Ungheria ha violato il diritto dell’Unione europea adottando una normativa nazionale che: 1) consente di respingere in quanto inammissibile una domanda di protezione internazionale con la motivazione che il richiedente è giunto nel suo territorio attraversando uno Stato in cui non è esposto a persecuzioni o a un rischio di danno grave, o in cui è garantito un adeguato livello di protezione; 2) punisce con sanzione penale le attività organizzative dirette ad agevolare l’inoltro di domande di asilo da parte di persone che non ne avrebbero titolo secondo il diritto ungherese, qualora ...
Corte di giustizia dell’Unione europea (GS), 16 novembre 2021, causa C-821/19, Commissione/Ungheria (Incrimination de l’aide aux demandeurs d’asile)

11/11/2021 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di giustizia dell’Unione europea
Nella situazione in cui un cittadino europeo si è trasferito in un altro Stato membro per esercitarvi un’attività autonoma ed è in seguito fallito, una normativa nazionale che subordina il beneficio della separazione (in linea di principio integrale e automatica) dei diritti di pensione dalla massa fallimentare al previo ottenimento, nello Stato ospitante, di un’autorizzazione a fini fiscali del piano pensionistico da cui tali diritti derivano anche se il piano pensionistico è stato costituito e autorizzato nello Stato membro di origine prima del trasferimento costituisce un ostacolo a...
Corte di giustizia dell’Unione europea, 11 novembre 2021, causa C-168/20, MH e ILA (Droits à pension en cas de faillite)

9/11/2021 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di giustizia dell’Unione europea
Gli Stati UE possono attribuire, in forza di disposizioni nazionali e a titolo derivato, lo status di rifugiato o la protezione sussidiaria al minore figlio di un cittadino di un paese terzo cui tale status è stato riconosciuto ai sensi della direttiva 2011/95 e ciò anche se il figlio è nato nel territorio dello Stato membro ospitante ed è cittadino (tramite l’altro genitore) di un altro paese terzo in cui non sarebbe esposto al rischio di persecuzioni e non avrebbe titolo alla protezione ai sensi della direttiva.A tale soluzione non si oppongono né l’art. 3 dir., che consente agli St...
Corte di giustizia dell’Unione europea (GS), 9 novembre 2021, causa C-91/20, Bundesrepublik Deutschland (Maintien de l’unité familiale)

6/10/2021 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di giustizia dell’Unione europea
Il diritto dei cittadini dell’Unione alla libera circolazione (art. 21 TFUE e dir. 2004/38/CE), interpretato alla luce delle disposizioni del “codice frontiere Schengen” (reg. CE n. 562/2006) non osta a che uno Stato membro imponga ai propri cittadini l’obbligo, sanzionato, di essere muniti di una carta d'identità o di un passaporto in corso di validità quando si recano in un altro Stato membro, indipendentemente dal mezzo di trasporto utilizzato e dall'itinerario, nonché quando entrano nel suo territorio in provenienza da un altro Stato membro, purché tale obbligo non condizioni i...
Corte di giustizia dell’Unione europea, 6 ottobre 2021, causa C-35/20, A (Attraversamento di frontiere a bordo di imbarcazione da diporto)

9/9/2021 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di giustizia dell’Unione europea
In materia di domanda reiterata di protezione internazionale, la nozione di «elementi o [di] risultanze nuovi» che «sono emersi o sono stati addotti dal richiedente» di cui all’art. 40, par.  2 e 3 dir. 2013/32/UE (c.d. direttiva procedure) comprende non soltanto gli elementi o le risultanze sopravvenuti dopo la conclusione definitiva del procedimento relativo alla precedente domanda di protezione, ma anche quelli preesistenti ma non invocati dal richiedente.Per quanto riguarda l’esame nel merito delle domande reiterate, gli Stati membri restano liberi di prevedere le disposizioni pro...
Corte di giustizia dell’Unione europea, 9 settembre 2021, causa C-18/20, Bundesamt für Fremdenwesen und Asyl (Demande ultérieure de protection internationale)