Indice di recerca: Unione europea - Libera circolazione delle persone, protezione internazionale, immigrazione

Sono state trovate 441 decisioni - Pagina 8 di 45

28/4/2022 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di giustizia dell’Unione europea
Una normativa nazionale relativa al riconoscimento della carriera professionale nell’ambito del servizio sanitario di uno Stato membro che impedisca di prendere in considerazione, ai fini dell’anzianità del lavoratore, l’esperienza professionale da questi acquisita presso analogo servizio di un altro Stato membro implica una restrizione alla libera circolazione dei lavoratori (art. 45, TFUE e art. 7, reg. n. 492/2011), che può essere giustificata solo a condizione che la normativa in questione risponda a un interesse generale, sia idonea a garantirne la realizzazione e non ecceda quant...
Corte di giustizia dell’Unione europea, 28 aprile 2022, causa C-86/21, GerenciaRegional de Salud de la Junta de Castilla y León

26/4/2022 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di giustizia dell’Unione europea
In caso di minaccia grave per l’ordine pubblico o la sua sicurezza interna, uno Stato membro può ripristinare temporaneamente i controlli alle proprie frontiere interne purché tale ripristino non superi la durata massima di sei mesi (incluse eventuali proroghe), salvo sussista una nuova minaccia che giustifichi una nuova applicazione dei periodi previsti dall’art. 25 del codice frontiere Schengen (regolamento 2016/399 e successive modif.). Qualora il ripristino del controllo di frontiera alle frontiere interne sia contrario al codice frontiere Schengen, una persona non può essere obblig...
Corte di giustizia dell’Unione europea (GS), 26 aprile 2022, cause riunite C-368/20 e C-369/20, Landespolizeidirektion Steiermark (Durée maximale du contrôle aux frontières intérieures)

31/3/2022 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di giustizia dell’Unione europea
La nozione di “detenzione” di cui all’art. 29, par. 2, seconda frase, del regolamento (UE) n. 604/2013 (c.d. Dublino III) – che consente di prorogare fino al massimo di un anno il trasferimento del richiedente verso lo Stato competente all’esame della domanda di protezione internazionale – non è applicabile al ricovero coatto di un richiedente asilo in un reparto psichiatrico ospedaliero, autorizzato con una decisione giudiziaria perché, a causa di una patologia psichica, tale persona costituisce un serio pericolo per sé stessa o per la società.Corte di giustizia dell’Unione...
Corte di giustizia dell’Unione europea, 31 marzo 2022, causa C-231/21, Bundesamt für Fremdenwesen und Asyl (Placement d’un demandeur d'asile dans un hôpital psychiatrique)

10/3/2022 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di giustizia dell’Unione europea
Al fine di conservare il proprio diritto di soggiorno nello Stato membro ospitante, il minore cittadino dell’Unione che ha acquisito un diritto di soggiorno permanente in tale Stato e il genitore che ne ha l’effettivo affidamento non sono tenuti a disporre di un’assicurazione malattia che copra tutti i rischi ai sensi dell’art. 7, par. 1, lett. b) dir. 2004/38/CE, mentre tale requisito è necessario, per entrambi, per quanto riguarda i periodi anteriori all’acquisizione del suddetto diritto di soggiorno permanente.Corte di giustizia dell’Unione europea, 10 marzo 2022, causa C-247/2...
Corte di giustizia dell’Unione europea, 10 marzo 2022, causa C-247/20, Commissioners for Her Majesty's Revenue and Customs (Assurance maladie complète)

8/3/2022 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di giustizia dell’Unione europea
In materia di distacco dei lavoratori, l’articolo 20 della direttiva 2014/67/UE laddove esige che le sanzioni da esso previste siano proporzionate, è dotato di effetto diretto ed è pertanto invocabile dai singoli dinanzi ai giudici nazionali nei confronti di uno Stato membro che l’abbia recepito in modo non corretto. In forza del principio del primato del diritto dell’Unione, le autorità nazionali hanno l’obbligo di disapplicare una normativa nazionale, parte della quale è contraria al requisito di proporzionalità delle sanzioni previsto all’articolo 20 citato, nei soli limiti n...
Corte di giustizia dell’Unione europea (GS), 8 marzo 2022, causa C-205/20, Bezirkshauptmannschaft Hartberg-Fürstenfeld (Effetto diretto)

3/3/2022 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte europea dei diritti dell'uomo
La Corte ha chiarito vari profili interpretativi relativi alla cessazione della causa di esclusione dallo status di rifugiato prevista dall’art. 12, par.1, lett. a), dir. 2004/83 per i cittadini di paesi terzi o apolidi che rientrano nel campo d’applicazione dell’art. 1 D, della Convenzione di Ginevra, fruendo attualmente della protezione accordata [nella fattispecie] dall’Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l’occupazione (dei rifugiati palestinesi nel Vicino Oriente) - UNRWA. In particolare, nell’ambito dell’analisi volta a stabilire se la protezione o l’assistenza d...
Corte di giustizia dell’Unione europea, 3 marzo 2022, causa C-349/20, Secretary of State for the Home Department (Statut de réfugié d’un apatride d’origine palestinienne)

3/3/2022 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di giustizia dell’Unione europea
La c.d. “direttiva irregolari” (dir. 2008/115/CE, in particolare l’art. 6, par. 1, e l’art. 8, par. 1, in combinato disposto con l’art. 6, par. 4, e l’art. 7, par. 1 e 2, di tale direttiva), non osta a una normativa di uno Stato membro che sanziona il soggiorno irregolare di un cittadino di un paese terzo nel proprio territorio, in assenza di circostanze aggravanti, dapprima con un’ammenda accompagnata da un obbligo di lasciare il territorio di tale Stato membro entro un termine impartito (a meno che il soggiorno non venga regolarizzato prima della scadenza di tale termine) e poi...
Corte di giustizia dell’Unione europea, 3 marzo 2022, causa C-409/20, Subdelegación del Gobierno en Pontevedra (Amende en cas de séjour irrégulier)

3/3/2022 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di giustizia dell’Unione europea
Gli art. 45 e 49 TFUE ostano a che l’autorità competente dello Stato membro ospitante conceda a una persona, sulla base della normativa nazionale, il diritto di esercitare la professione di medico limitatamente a un triennio e subordinatamente alla duplice condizione, da un lato, che l’interessato si sottoponga, nell’esercizio della sua attività, alla direzione e alla supervisione di un medico autorizzato e, dall’altro lato, che l’interessato completi con esito favorevole, nello stesso periodo, la formazione specifica triennale in medicina generale, per poter ottenere il riconosci...
Corte di giustizia dell’Unione europea, 3 marzo 2022, causa C-634/20, Sosiaali- jaterveysalan lupa- javalvontavirasto (Formationmédicale de base)

22/2/2022 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di giustizia dell’Unione europea
L’avvocato generale propone alla Corte di giustizia di rispondere alle questioni pregiudiziali sollevate dal giudice amministrativo italiano nell’ambito del caso “Sea Watch” che lo Stato membro di approdo può effettuare controlli sul rispetto delle convenzioni internazionali e del diritto dell’Unione applicabili in materia di sicurezza marittima, protezione dell’ambiente marino e condizioni di vita e di lavoro a bordo, tenendo conto delle attività effettivamente esercitate dalla nave, purché tale controllo non pregiudichi le competenze dello Stato di bandiera per quanto riguarda...
Conclusioni dell’avvocato generale presentate il 22 febbraio 2022, cause riunite C-14/21 e C-15/21, Sea Watch

22/2/2022 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di giustizia dell’Unione europea
Uno Stato membro può esercitare la facoltà di respingere in quanto inammissibile una domanda di protezione internazionale perché il richiedente si è già visto riconoscere il rifugio da un altro Stato membro (art. 33, par. 2, lett. a, dir. 2013/32) anche qualora tale richiedente sia il padre di un minore non accompagnato beneficiario di protezione sussidiaria nel primo Stato, sia l’unico genitore della famiglia nucleare presente al suo fianco, viva con tale minore e detto Stato membro gli abbia riconosciuto la potestà genitoriale sul medesimo. È tuttavia fatta salva l’applicazione de...
Corte di giustizia dell’Unione europea (GS), 22 febbraio 2022, causa C-483/20, Commissaire général aux réfugiés et aux apatrides (Unità del nucleo familiare – Protezione già accordata)