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Risultati della ricerca per: “Rom”

Sono state trovate 50 decisioni - pagina Pagina 2 di 5

11/4/2013 - Italiana - Civile - Merito
Deve essere accolta la domanda del ricorrente di etnia rom, nato nel territorio della estinta Repubblica socialista di Jugoslavia e da genitori che risultano entrambi cittadini della Repubblica di Serbia e Montenegro, volta al riconoscimento del suo status di apolide. Infatti, lo straniero, privo della cittadinanza italiana, non ha la possibilità di ottenere un passaporto dalle autorità serbe, né kossovare, o qualunque altra forma di riconoscimento, sicché può godere in Italia dei soli diritti accordati anche ai clandestini (senza comunque poter essere espulso a motivo del mancato possess...
Tribunale di Roma, sez. I civile, sent. n. 7746 dell’11 aprile 2013

26/2/2013 - Italiana - Civile - Merito
È dichiarata l’apolidia del soggetto di etnia rom, nato e residente in Italia, e privo della cittadinanza dei paesi dell’ex Jugoslavia, luogo di provenienza della madre. Infatti, secondo l’art. 1 della Convenzione di New York del 28.9.1954, relativa allo statuto degli apolidi, deve considerarsi apolide la persona che nessuno Stato, sulla base del proprio ordinamento giuridico, considera come suo cittadino. Per evitare la prova diabolica relativa alla dimostrazione della condizione di apolidia - che verrebbe ad investire l’ordinamento giuridico di tutti gli Stati, con rinnovo all’inf...
Tribunale di Roma, sez. I civile, sent. n. 4209 del 26 febbraio 2013

11/12/2012 - Italiana - Penale - Cassazione
Costituisce reato di propaganda di odio razziale la diffusione di un’idea di avversione nei confronti di determinate categorie di soggetti – quali gli zingari, considerati appartenenti a un’etnia diversa e inferiore - con frasi pronunciate da un consigliere nel corso di un intervento in consiglio comunale. Infatti ai fini della sussistenza del reato p.e.p. dagli artt 3, comma 1, l. 654/1975 e 13, l. 85/2006, la propaganda di odio razziale non presuppone un’organizzazione di mezzi ed una molteplicità di interventi ovvero la reiterazione di espressioni ‘razziste’, ma è sufficiente ...
Corte di cassazione, sez. I penale, sent. n. 47894 dell’11 dicembre 2012

4/12/2012 - Europea - Diritti fondamentali - Corte europea dei diritti dell'uomo
L’Italia è condannata al pagamento dei danni morali, nella misura di 15mila euro, subiti dalla straniera di etnia rom espulsa dal territorio nazionale, sussistendo una violazione dell’art. 8 CEDU (diritto alla vita privata e familiare). Infatti la Corte ha ravvisato violazione del diritto della ricorrente alla vita privata e familiare a causa del provvedimento di espulsione, verso la Bosnia Erzegovina, emesso nei suoi confronti dalle competenti autorità italiane, nonostante ella risiedesse in Italia da diversi anni con i figli e il marito. È indirizzo costante della giurisprudenza della...
Corte europea del diritti dell’uomo, sez. II, sent. del 4 dicembre 2012

28/9/2012 - Italiana - Penale - Cassazione
La previsione di cui all’art. 600 c.p. (riduzione o mantenimento in schiavitù o in servitù) configura un delitto a fattispecie plurima, integrato alternativamente dalla condotta di chi esercita su una persona poteri corrispondenti a quelli spettanti al proprietario o dalla condotta di colui che riduce o mantiene una persona in stato di soggezione continuativa costringendola a prestazioni lavorative o sessuali ovvero all’accattonaggio o, comunque, a prestazioni che ne comportino lo sfruttamento. Tale fattispecie configura un reato di evento a forma vincolata in cui l’evento, consistente...
Corte di cassazione, sez. V penale, sent. 37638 n. del 28 settembre 2012

27/9/2012 - Italiana - Amministrativo - TAR
È respinta la domanda di sospensione dell’esecuzione dell’ordinanza del Sindaco di Roma, recante in oggetto “Sgombero di persone e cose dal Campo Nomadi ‘Tor de’ Cenci’ per motivi igienico-sanitari, chiusura dello stesso e successiva pulizia e bonifica dell’area”. Infatti, l’impugnato provvedimento è un’ordinanza contingibile ed urgente della quale ricorrono i presupposti legittimanti, quanto alle rilevate condizioni del campo di cui è ordinato lo sgombero, sul piano delle rilevate condizioni igienico-sanitarie, dello stato dell’impianto fognario e della situazione del...
Tar Lazio, sez. II, ord. n. 3420 del 27 settembre 2012

18/9/2012 - Europea - Diritti fondamentali - Corte europea dei diritti dell'uomo
Il Regno Unito è responsabile della violazione dell’art. 8 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo (che sancisce il diritto al rispetto della vita privata e familiare), in relazione allo sfratto subito da una cittadina britannica di etnia rom, dal campo nomadi situato in Cae Garw (Galles) in cui risiedeva insieme alla sua famiglia. In particolare, si censura il fatto che non le sia stato concesso di impugnare l’ordinanza di sfratto, atteso che la House of Lords ha rifiutato di esaminare l’appello da lei proposto, con la conseguenza che la ricorrente non ha avuto la possibilit...
Corte europea dei diritti dell’uomo, sez. IV, sent. del 18 settembre 2012

13/9/2012 - Italiana - Civile - Merito
Va accolto il reclamo proposto dal Comune di Roma contro il provvedimento d’urgenza che impedisce all’amministrazione comunale di proseguire nella costruzione di un centro di accoglienza per nomadi ed appartenenti ad etnie sinte, provvedimento motivato dalla discriminazione razziale che il collocamento di quelle etnie in un luogo distinto dal resto della collettività rappresenta. In realtà, il Comune ha agito sulla base di un Piano governativo motivato dalla emergenza di una situazione sociale caratterizzata dalle condizioni precarie in cui alcune comunità vivevano. L’avere agito in e...
Tribunale civile di Roma, ord. del 13 settembre 2012

27/8/2012 - Italiana - Amministrativo - TAR
È accolta l’istanza cautelare avverso l’ordinanza del Sindaco di Roma che aveva disposto lo sgombero di persone e cose dal Campo Nomadi “Tor de’ Cenci” per motivi igienico-sanitari. Sussistono infatti i presupposti di estrema gravità e urgenza di cui all’art. 56, co. 1, c.p.a. per l’adozione di misure cautelari provvisorie (atteso che il provvedimento impugnato incide su diritti fondamentali dei ricorrenti), fermo restando, nel frattempo, il dovere della p.a. di adottare di tutte le misure idonee a ripristinare, almeno temporaneamente, adeguate condizioni igienico-sanitarie nel...
Tar Lazio, sez. II, decr. n. 2973 del 27 agosto 2012

31/7/2012 - Europea - Diritti fondamentali - Corte europea dei diritti dell'uomo
Le autorità italiane sono ritenute responsabili della violazione dell’art. 3 della Convenzione (divieto di trattamenti disumani) in relazione al caso di una zingara, cittadina bulgara, ripetutamente picchiata e violentata dai suoi rapitori. Infatti la polizia italiana non ha fatto alcuno sforzo per individuare testimoni del fatto, oltre alla madre della vittima. Inoltre dal giorno in cui la vittima fu liberata e la sua testimonianza ascoltata, il processo penale contro gli autori del rapimento è stato trasformato in processo penale per diffamazione contro di lei e sua madre. È stato neces...
Corte europea dei diritti dell’uomo, sez. II, sent. del 31 luglio 2012