Indice di recerca: Unione europea - Cooperazione giudiziaria penale e civile

Sono state trovate 157 decisioni - Pagina 5 di 16

9/9/2021 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di giustizia dell’Unione europea
Un contratto in forza del quale una persona prevede il trasferimento futuro, alla sua morte, della proprietà di un proprio bene immobile alle altre parti contraenti costituisce un patto successorio, ai sensi dell’art. 3, par. 1, lett. b), del regolamento (UE) n. 650/2012. Come risulta dalla lettura in combinato disposto con gli artt. 21 e 22 del regolamento, la disposizione transitoria di cui all’art. 83, par. 2, disciplina la validità della scelta della legge applicabile all’intera successione. Tale disposizione, pertanto, non si applica all’esame della validità della scelta della ...
Corte di giustizia dell’Unione europea, 9 settembre 2021, causa C-277/20, UM (Contrat translatif de propriété mortis causa)

9/9/2021 - Europea - Internazionale privato - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
In materia di certificato successorio europeo, perché si configuri una dichiarazione di incompetenza ai sensi dell’art. 6, lett. a) del regolamento (UE) n. 650/2012 a favore dell’organo giurisdizionale dello Stato membro la cui legge è stata scelta dal defunto (art. 22 reg.) non è necessario che l’organo giurisdizionale preventivamente adito abbia espressamente dichiarato la propria incompetenza, ma la sua intenzione in questo senso deve risultare inequivocabilmente dalla decisione che quest’ultimo ha emesso al riguardo. L’organo giurisdizionale adito a seguito di una simile dichi...
Corte di giustizia dell’Unione europea, 9 settembre 2021, causa C-422/20, RK (Déclinatoire de compétence)

2/8/2021 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
In materia di sottrazione internazionale di minori, non costituisce un comportamento illecito agli effetti dell’art. 2, punto 11, reg. Bruxelles II bis – e ciò senza che sia necessario verificare se il trasferimento del minore sia avvenuto in violazione del diritto di affidamento effettivamente esercitato – il fatto che il genitore titolare del diritto di affidamento si trasferisca in uno Stato membro diverso da quello di residenza abituale del figlio al fine di ottemperare a una decisione esecutiva di trasferimento (rivolta ad entrambi) verso lo Stato membro competente all’esame del...
Corte di giustizia dell’Unione europea, 2 agosto 2021, causa C-262/21, A

1/7/2021 - Italiana - Penale - Cassazione
In tema di mandato di arresto europeo, non viola il principio del ne bis in idem la pronuncia che, successivamente all’abrogazione (d.lgs. n.10/2021) del motivo obbligatorio di rifiuto della consegna di cui all’art. 18, lett. p), l. n. 69/2005, dà esecuzione a un MAE già rifiutato prima della modifica normativa in quanto riguardante una madre di un minore di età inferiore ai tre anni. Tuttavia, la richiamata abrogazione non vale di per sé a ritenere consentita la consegna di una madre di prole di età inferiore a tre anni, atteso che l’esecuzione di un MAE deve avvenire nel rispet...
Corte di cassazione, sez. VI penale, 1 luglio 2021, n. 25333

15/4/2021 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
In tema di circolazione di decisioni in materia di obbligazioni alimentari, la disposizione transitoria di cui all’art. 75, par. 2, lett. a), reg. (CE) n. 4/2009 (che ammette il riconoscimento e l’esecuzione delle decisioni emesse dagli Stati membri prima della data di applicazione del regolamento) non si applica alle decisioni adottate da uno Stato anteriormente alla sua adesione all’Unione europea. Inoltre, nessuna disposizione del regolamento consente, dopo l’adesione dello Stato emittente, il riconoscimento e l’esecuzione in un altro Stato membro delle decisioni in materia di obb...
Corte di giustizia dell’Unione europea, 15 aprile 2021, causa C-729/19, Department of Justice for Northern Ireland

1/4/2021 - Italiana - Costituzionale - Corte costituzionale
In considerazione della portata delle modifiche introdotte dal d.lgs. n. 10/2021 alla legge n. 69/2005, con particolare riferimento all’introduzione dell’art. 18-bis – il quale limita il motivo di rifiuto della consegna in caso di MAE c.d. esecutivo ai soli cittadini italiani e ai cittadini europei legittimamente ed effettivamente residenti o dimoranti in Italia da almeno cinque anni –, nonché al nuovo testo dell’art. 19, lett. b) – il quale in caso di MAE c.d. processuale subordina la consegna alla condizione del rinvio in Italia della persona per l’esecuzione della pena o dell...
Corte costituzionale, 1 aprile 2021, n. 60

24/3/2021 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di giustizia dell’Unione europea
La competenza giurisdizionale del giudice che deve pronunciarsi sulla responsabilità genitoriale va determinata in base alle Convenzioni internazionali e non ex art. 10 del regolamento “Bruxelles II bis” (reg. 2201/2003) qualora la residenza abituale del minore, a seguito di sottrazione internazionale, si sia radicata in uno Stato extra-UE. In mancanza di convenzioni internazionali applicabili, la competenza giurisdizionale deve essere determinata ex art. 14 del medesimo regolamento. [La fattispecie alla base del rinvio pregiudiziale riguarda una coppia di cittadini indiani genitori di un...
Corte di giustizia dell’Unione europea, sentenza 24 marzo 2021, causa C-603/20 PPU, MCP

17/3/2021 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di giustizia dell’Unione europea
La sentenza pronunciata da un giudice di uno Stato extra-UE non può costituire di per sé una decisione giudiziaria ex artt. 1, par. 1 e 8, par. 1 lett. c), decisione quadro 2002/584 ai fini dell’emissione di un mandato d’arresto europeo. Di contro, la decisione di un’autorità giudiziaria di uno Stato membro UE che riconosce o dà esecuzione alla sentenza di uno Stato terzo soddisfa i requisiti prescritti dalle disposizioni citate. Ne segue che un mandato d’arresto europeo può essere fondato sulla decisione di un giudice di uno Stato membro che, in attuazione di un accordo bilateral...
Corte di giustizia dell’Unione europea, sentenza 17 marzo 2021, causa C-488/19, Minister for Justice and Equality (Mandat d’arrêt - Condamnation dans un État tiers, membre de l’EEE)

21/12/2020 - Italiana - Civile - Cassazione
È richiesto alla Corte di giustizia UE di pronunciarsi in via pregiudiziale (art. 267 TFUE) sulla seguente questione interpretativa: se, ai fini dell’individuazione della legge applicabile in tema di obblighi contributivi e assicurativi nel settore dell’aviazione, la nozione di «persona occupata prevalentemente nel territorio dello Stato membro nel quale risiede» prevista dal reg. n. 1408/71 (art. 14, punto 2, lett. a, ii) vada interpretata analogamente a quella di «luogo in cui il lavoratore svolge abitualmente la propria attività» prevista dal reg. n. 44/2001 in materia civile e co...
Corte di cassazione, sez. lavoro civile, 21 dicembre 2020, n. 29236

17/12/2020 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di giustizia dell’Unione europea
In materia di mandato d’arresto europeo (MAE), l’art. 6, par.1, e l’art. 1, par. 3, della decisione quadro 2002/584/GAI vanno interpretati nel senso che, pur disponendo di elementi che testimoniano carenze sistemiche o generalizzate riguardanti l’indipendenza del potere giudiziario nello Stato membro che ha emesso il MAE (esistenti o anche verificatisi successivamente al momento dell’emissione di quest’ultimo), l’autorità dello Stato membro chiamato a eseguire il mandato d’arresto europeo non può, per ciò solo, negare la qualità di “autorità giudiziaria emittente” all...
Corte di giustizia dell’Unione europea (GS), 17 dicembre 2020, cause riunite C-354/20 PPU e C-412/20 PPU, Openbaar Ministerie (Indipendenza dell’autorità giudiziaria emittente)