Indice di recerca: Unione europea - Libera circolazione delle persone, protezione internazionale, immigrazione

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5/10/2023 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di giustizia dell’Unione europea
Ai fini dell’applicazione della causa di esclusione dallo status di rifugiato prevista dall’art. 12, par. 1, lett. a) della direttiva qualifiche, la protezione o l’assistenza dell’ UNRWA si considera cessata qualora tale organo non sia in grado di fornire a un apolide di origine palestinese, beneficiario di tale protezione o assistenza, l’accesso alle cure e ai trattamenti medici in assenza dei quali quest’ultimo corre un rischio reale di morte imminente ovvero di essere esposto a un declino grave, rapido e irreversibile del suo stato di salute o a una significativa riduzione della...
Corte di giustizia dell’Unione europea, 5 ottobre 2023, causa C-294/22, OFPRA (Statut de réfugié d’un apatride d’origine palestinienne)

21/9/2023 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di giustizia dell’Unione europea
Una tessera diplomatica rilasciata da uno Stato membro in forza della Convenzione di Vienna del 1961 sulle relazioni diplomatiche configura un «titolo di soggiorno» ai sensi dell’art. 2, lett. l), del regolamento (UE) n. 604/2013 (c.d. “Dublino III”). Ne consegue che lo Stato membro che ha rilasciato la tessera diplomatica a un cittadino di un Paese terzo è competente per l’esame della domanda di protezione internazionale successivamente presentata da tale cittadino (cfr. art. 12 reg. Dublino III).Corte di giustizia dell’Unione europea, 21 settembre 2023, causa C- 568/21, Staatss...
Corte di giustizia dell’Unione europea, 21 settembre 2023, causa C- 568/21, Staatssecretaris van Justitie en Veiligheid (Carte diplomatique)

21/9/2023 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di giustizia dell’Unione europea
Qualora un cittadino di un paese terzo, senza titolo di soggiorno, sia sorpreso al valico di frontiera sito nel territorio di uno Stato membro UE che ha eccezionalmente ripristinato i controlli alle frontiere interne, tale cittadino può essere oggetto di un provvedimento di respingimento in forza dell’art. 14 del codice frontiere Schengen, con i dovuti adattamenti. Tuttavia, ai fini del suo allontanamento, deve necessariamente essere rispettata la disciplina della direttiva rimpatri, incluso il beneficio del termine per la partenza volontaria.Corte di giustizia dell’Unione europea, 21 set...
Corte di giustizia dell’Unione europea, 21 settembre 2023, causa C-143/22, ADDE e a.

21/9/2023 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di giustizia dell’Unione europea
In tema di rifugio, la nozione di “opinione politica” (art. 10, par. 1, lett. e, nonché par. 2 direttiva qualifiche) può essere integrata anche nel caso in cui un richiedente protezione, che non è ancora stato oggetto di interesse ostile da parte di potenziali persecutori nel Paese di origine, affermi di avere o di esprimere una determinata opinione o un pensiero o una convinzione. Resta comunque impregiudicata la valutazione della fondatezza del timore nutrito dal richiedente di subire persecuzioni per le proprie opinioni politiche, che deve essere condotta dalle autorità competenti a...
Corte di giustizia dell’Unione europea, 21 settembre 2023, causa C-151/22, Staatssecretaris van Veiligheid en Justitie (Opinions politiques dans l’État membre d’accueil)

5/9/2023 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di giustizia dell’Unione europea
È respinto il ricorso per carenza (art. 265 TFUE) proposto dal Parlamento europeo e volto a far dichiarare che la Commissione europea avrebbe dovuto adottare l’atto delegato di cui all’art. 7, co. 1, lett. f reg. (UE) 2018/1806 e sospendere temporaneamente l’esenzione dall’obbligo del visto per soggiorni di breve durata per i cittadini statunitensi “in risposta” al fatto che gli Stati Uniti imponevano l’obbligo del visto ai cittadini bulgari, croati, ciprioti e rumeni. Infatti in una simile situazione, fermo il principio di reciprocità in materia (considerando 14 reg. 2018/1806...
Corte di giustizia dell’Unione europea (GS), 5 settembre 2023, causa C-137/21, Parlamento/Commissione (Esenzione dall'obbligo del visto per i cittadini statunitensi)

5/9/2023 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di giustizia dell’Unione europea
Rientra nella discrezionalità degli Stati membri prevedere che i propri cittadini, nati al di fuori del territorio nazionale e che non dimostrino un collegamento effettivo con lo Stato in questione, perdano la cittadinanza nazionale raggiunta una certa età. Tuttavia, poiché quando la persona non sia anche cittadina di un altro Stato membro ciò comporta anche la perdita della cittadinanza dell’Unione e di tutti i diritti connessi allo status, gli Stati membri sono tenuti a esercitare questa discrezionalità nel rispetto del diritto dell’Unione (art. 20 TFUE e 7 Carta). Ne segue, in part...
Corte di giustizia dell’Unione europea (GS), 5 settembre 2023, causa C-689/21, Udlændinge- og Integrationsministeriet (Perdita della cittadinanza danese)

6/7/2023 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di giustizia dell’Unione europea
In materia di rifiuto dello status di rifugiato al cittadino di un paese terzo condannato con sentenza definitiva per un reato di particolare gravità (art. 14, par. 4, lett. b e par. 5, della direttiva 2011/95/UE) costituisce un «reato di particolare gravità» un reato che, tenuto conto delle sue caratteristiche specifiche, presenta una gravità eccezionale, in quanto rientrante tra quelli che pregiudicano maggiormente l’ordinamento giuridico della comunità interessata. Tale grado di gravità va valutato tenendo conto, in particolare, della pena prevista e della pena inflitta per tale re...
Corte di giustizia dell’Unione europea, sentenza 6 luglio 2023, causa C-402/22, Staatssecretaris van Justitie en Veiligheid (Reato di particolare gravità)

6/7/2023 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di giustizia dell’Unione europea
Nell’ambito della valutazione a cui è chiamata l’autorità nazionale ai fini dell’applicazione del motivo di revoca dello status di rifugiato di cui all’art. 14, par. 4, lett. b), della direttiva 2011/95/UE, l’autorità nazionale competente deve operare un bilanciamento tra tale pericolo per l’interesse fondamentale della comunità dello Stato membro in cui l’interessato si trova e i diritti che devono essere garantiti, conformemente alla direttiva qualifiche, alle persone che soddisfano le condizioni sostanziali per lo status di rifugiato (art. 2, lettera d, dir. cit.). L’aut...
Corte di giustizia dell’Unione europea, sentenza 6 luglio 2023, causa C-663/21, Bundesamt für Fremdenwesen und Asyl (Rifugiato che ha commesso un reato grave)

6/7/2023 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di giustizia dell’Unione europea
L’applicazione della facoltà di revoca dello status di rifugiato prevista dall’art. 14, par. 4, lettera b), direttiva 2011/95/UE è subordinata al soddisfacimento di due condizioni distinte che consistono nel fatto: (i) che l’interessato sia stato condannato con sentenza passata in giudicato per un reato di particolare gravità e, (ii) che sia stato dimostrato che egli costituisce un pericolo per la comunità dello Stato membro in cui si trova. Ne consegue che la sussistenza di tale ultima condizione non può ritenersi dimostrata per il solo fatto che l’interessato sia stato condannat...
Corte di giustizia dell’Unione europea, sentenza 6 luglio 2023, causa C-8/22, Commissaire général aux réfugiés et aux apatrides (Rifugiato che ha commesso un reato grave)

29/6/2023 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di giustizia dell’Unione europea
1. L’obbligo di cooperazione previsto dalla direttiva qualifiche (art. 4, par. 1, dir. 2004/83/CE) impone all’autorità accertante di procurarsi, da un lato, informazioni precise e aggiornate su tutti i fatti pertinenti che riguardano la situazione generale esistente nel paese d’origine del richiedente protezione internazionale nonché, dall’altro, una perizia medico-legale sullo stato di salute mentale di quest’ultimo, qualora sussistano indizi di problemi di salute mentale che possono derivare da un evento traumatico avvenuto in tale paese d’origine e il ricorso a tale perizia ri...
Corte di giustizia dell’Unione europea, sentenza 29 giugno 2023, causa C-756/21, International Protection Appeals Tribunal e a. (Attentat au Pakistan)