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Risultati della ricerca per: “Discriminazione”

Sono state trovate 385 decisioni - pagina Pagina 11 di 39

26/7/2017 - Italiana - Civile - Merito
Hanno carattere discriminatorio le ordinanze di tutela sanitaria con le quali i Comuni vietano alle “persone prive di fissa dimora, provenienti da paesi dell’area africana, asiatica e sud americana, se non in possesso di regolare certificato sanitario attestante la negatività da malattie infettive trasmissibili, di insediarsi anche occasionalmente nel territorio comunale”, fondando il provvedimento su un asserito “accertamento di un esponenziale aumento sul territorio comunale di cittadini stranieri provenienti da diversi stati africani asiatici e sudamericani” ed in considerazione ...
Tribunale di Genova, sez. IV, ord. 26 luglio 2017

24/7/2017 - Italiana - Amministrativo - Consiglio di Stato
La normativa dettata dall’art. 38 del d.lgs. 30 marzo 2001, n. 165 è conforme alla normativa europea così come interpretata dalla Corte di giustizia, in quanto essa prescrive il requisito della cittadinanza italiana soltanto in relazione ai posti presso pubbliche amministrazioni che implicano l’esercizio, diretto o indiretto, di pubblici poteri. L’attività e le funzioni del direttore del Parco archeologico del Colosseo, invece, sono prevalentemente rivolte alla gestione economica e tecnica. Sono pertanto legittimi sia l’iter procedurale seguito dal Ministero dei beni e delle attivit...
Consiglio di Stato, sez. VI, 24 luglio 2017, n. 3666

18/7/2017 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
L’articolo 45 TFUE non osta alla normativa di uno Stato membro in virtù della quale i lavoratori occupati presso gli stabilimenti di un gruppo situati nel territorio di detto Stato membro sono privi del diritto di voto attivo e passivo alle elezioni dei rappresentanti dei lavoratori al consiglio di sorveglianza della società capogruppo, stabilita nel citato Stato membro, nonché, se del caso, del diritto di esercitare o di continuare ad esercitare le funzioni di rappresentante in seno a detto consiglio, allorché tali lavoratori lasciano il proprio posto di lavoro in uno dei citati stabil...
Corte di giustizia dell’Unione europea, Grande sezione, 18 luglio 2017

11/7/2017 - Europea - Diritti fondamentali - Corte europea dei diritti dell'uomo
È legittimo il divieto di velo integrale nei luoghi pubblici imposto dalla legge belga poiché la restrizione risponde ad una garanzia di coesione sociale, di protezione dei diritti e delle libertà altrui necessaria in una società democratica. Il divieto di indossare il niqab in luoghi pubblici, anche considerando l’entità del margine di apprezzamento riconosciuto allo Stato, risulta essere infatti proporzionato allo scopo perseguito, ossia al mantenimento delle condizioni di “vivere insieme”.Corte europea dei diritti dell’uomo, sez. II, 11 luglio 2017, caso 4619/12(n. 292) AFFAIRE...
Corte europea dei diritti dell’uomo, sez. II, 11 luglio 2017, caso 4619/12

24/6/2017 - Italiana - Civile - Merito
La norma di cui all’art. 12, paragrafo 1, della direttiva 2011/98/UE, laddove prevede che i lavoratori di cui al paragrafo 1 lett. b) e c) “beneficiano dello stesso trattamento” riservato ai cittadini dello Stato membro in cui soggiornano, appare all’evidenza chiara ed incondizionata, risultando pertanto dotata di efficacia diretta e di portata autoesecutiva nell’ordinamento nazionale. 
Per il suo chiaro tenore letterale, d’altra parte, l’art. 74 d.lgs. 26 marzo 2001 n. 151 non si presta ad un’interpretazione conforme alla norma sovranazionale. 
Al fine dunque di garantire ...
Tribunale di Milano, sez. lavoro, ord. 24 giugno 2017

21/6/2017 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
L’articolo 12 della direttiva 2011/98/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 13 dicembre 2011, relativa a una procedura unica di domanda per il rilascio di un permesso unico che consente ai cittadini di paesi terzi di soggiornare e lavorare nel territorio di uno Stato membro e a un insieme comune di diritti per i lavoratori di paesi terzi che soggiornano regolarmente in uno Stato membro, deve essere interpretato nel senso che esso osta a una normativa nazionale in base alla quale il cittadino di un paese terzo, titolare di un permesso unico ai sensi dell’articolo 2, lettera c), di ...
Corte di giustizia dell’Unione europea, sez. VII, 21 giugno 2017, n. C 449/16

29/5/2017 - Italiana - Civile - Merito
L’assegno di natalità di cui all’art. 1 comma 125 l. 190/2015 rientra nell’ambito della “sicurezza sociale” ai fini applicativi della direttiva n. 2011/98/UE, in quanto diretto a tutelare economicamente la maternità e la paternità, in modo continuativo fino al compimento dei tre anni di età del bambino, ed è corrisposta in modo automatico e non discrezionale laddove ricorrano i requisiti di reddito prescritti.La circolare Inps che prevede che tale “assegno è previsto per i figli di cittadini italiani o comunitari oppure per i figli di cittadini di Stati extracomunitari con pe...
Corte di appello di Milano, sez. lavoro, 29 maggio 2017, n. 1003

27/5/2017 - Italiana - Civile - Merito
Il profilo professionale di assistente giudiziario rappresenta un’attività ausiliaria, preparatoria all’esercizio di pubblici poteri e non costituisce partecipazione diretta e specifica all’esercizio dei pubblici poteri in quanto i contatti con l’autorità giudiziaria lasciano inalterati i poteri di valutazione e di decisione di stretta pertinenza di quest’ultima. Si tratta quindi di un profilo professionale, quello di assistente giudiziario, che rimane escluso dal processo decisionale che si esprime nel provvedimento giurisdizionale ed è privo di qualsiasi potere di natura discrez...
Tribunale di Firenze, sez. lavoro, ord. 27 maggio 2017

24/5/2017 - Italiana - Amministrativo - TAR
Le disposizioni speciali introdotte dall’art. 14, comma 2-bis, del d.l. 84/2014, convertito in l. 106/2014, non si sono spinte fino a modificare o derogare l’art. 38 d.lgs. 165/2001. Solo tale operazione avrebbe potuto consentire, in disparte ogni valutazione di compatibilità costituzionale, l’ammissibilità di cittadini non italiani di partecipare alle selezioni per l’assegnazione di un incarico di funzioni dirigenziali in una struttura amministrativa nel nostro Paese (posto che l’incarico in questione è caratterizzato proprio dall’esercizio di tali funzioni dirigenziali). Deve ...
Tar Lazio, sez. II-quater, 24 maggio 2017, n. 6171

8/5/2017 - Italiana - Civile - Cassazione
Nelle discriminazioni collettive in ragione del fattore della nazionalità (d.lgs. n. 215 del 2003, ex artt. 2 e 4, e art. 43 TU 286/1998) sussiste la legittimazione ad agire in capo alle associazioni ed agli enti previsti nel d.lgs. 215 del 2003, art. 5.La mancata concessione ai cittadini di paesi terzi che siano soggiornanti di lungo periodo in Italia dell’assegno per il nucleo familiare previsto dalla l. n. 448 del 1998, art. 65, per il periodo precedente all’1.7.2013 costituisce discriminazione collettiva per ragioni di nazionalità per violazione del principio di parità in materia...
Corte di cassazione, sez. lavoro, 8 maggio 2017, n. 11165