< Torna all’indice di ricerca

Risultati della ricerca per: “Unione europea”

Sono state trovate 714 decisioni - pagina Pagina 4 di 72

5/9/2023 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di giustizia dell’Unione europea
È respinto il ricorso per carenza (art. 265 TFUE) proposto dal Parlamento europeo e volto a far dichiarare che la Commissione europea avrebbe dovuto adottare l’atto delegato di cui all’art. 7, co. 1, lett. f reg. (UE) 2018/1806 e sospendere temporaneamente l’esenzione dall’obbligo del visto per soggiorni di breve durata per i cittadini statunitensi “in risposta” al fatto che gli Stati Uniti imponevano l’obbligo del visto ai cittadini bulgari, croati, ciprioti e rumeni. Infatti in una simile situazione, fermo il principio di reciprocità in materia (considerando 14 reg. 2018/1806...
Corte di giustizia dell’Unione europea (GS), 5 settembre 2023, causa C-137/21, Parlamento/Commissione (Esenzione dall'obbligo del visto per i cittadini statunitensi)

5/9/2023 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di giustizia dell’Unione europea
Rientra nella discrezionalità degli Stati membri prevedere che i propri cittadini, nati al di fuori del territorio nazionale e che non dimostrino un collegamento effettivo con lo Stato in questione, perdano la cittadinanza nazionale raggiunta una certa età. Tuttavia, poiché quando la persona non sia anche cittadina di un altro Stato membro ciò comporta anche la perdita della cittadinanza dell’Unione e di tutti i diritti connessi allo status, gli Stati membri sono tenuti a esercitare questa discrezionalità nel rispetto del diritto dell’Unione (art. 20 TFUE e 7 Carta). Ne segue, in part...
Corte di giustizia dell’Unione europea (GS), 5 settembre 2023, causa C-689/21, Udlændinge- og Integrationsministeriet (Perdita della cittadinanza danese)

28/7/2023 - Italiana - Costituzionale - Corte costituzionale
In materia di mandato d’arresto europeo (MAE), è costituzionalmente illegittimo l’art. 18 bis, co. 1, lett. c), della legge n. 69/2005, come introdotto dall'art. 6, co. 5, lett. b), della legge di delegazione europea 2018 (L. n. 117/2019) nella parte in cui non prevede la possibilità di rifiutare la consegna di una persona ricercata cittadina di uno Stato terzo che, legittimamente ed effettivamente, abbia residenza o dimora nel territorio italiano e sia sufficientemente integrata in Italia (sempre che la Corte d’appello disponga che la pena o la misura di sicurezza sia eseguita in Ital...
Corte costituzionale, 28 luglio 2023, n. 178

13/7/2023 - Europea - Internazionale privato - Corte di giustizia dell’Unione europea
In tema di sottrazione di minore, l’autorità giurisdizionale della residenza abituale del minore, la quale è dunque competente a pronunciarsi sul diritto di affidamento, può eccezionalmente chiedere che a pronunciarsi sia invece l’autorità giurisdizionale dello Stato membro in cui il minore è stato trasferito, ma solo a condizione che il minore abbia un legame particolare con tale altro Stato membro, che tale autorità sia più adatta a trattare il caso e che la rimessione della causa corrisponda all’interesse superiore del minore. In sede di esame delle ultime due tra queste condiz...
Corte di giustizia, 13 luglio 2023, causa C-87/22, TT (Trasferimento illecito del minore)

6/7/2023 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di giustizia dell’Unione europea
Benché un mandato d’arresto europeo, in base al quale una persona è stata oggetto di una decisione di consegna, sia stato emesso da un’autorità che non costituiva una «autorità giudiziaria emittente» ai sensi dell’art. 6, par. 1, decisione quadro 2002/584/GAI, l’autorità giudiziaria dell’esecuzione, successivamente investita di una richiesta in tal senso da parte di un’autorità giudiziaria emittente ai sensi di detto art. 6, par. 1, può dare il proprio assenso a che tale persona sia sottoposta a procedimento penale, condannata o privata della libertà per un reato commesso...
Corte di giustizia dell’Unione europea, sentenza 6 luglio 2023, causa C-142/22, The Minister for Justice and Equality (Demande de consentement – Effets du mandat d’arrêt européen initial)

6/7/2023 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di giustizia dell’Unione europea
In materia di rifiuto dello status di rifugiato al cittadino di un paese terzo condannato con sentenza definitiva per un reato di particolare gravità (art. 14, par. 4, lett. b e par. 5, della direttiva 2011/95/UE) costituisce un «reato di particolare gravità» un reato che, tenuto conto delle sue caratteristiche specifiche, presenta una gravità eccezionale, in quanto rientrante tra quelli che pregiudicano maggiormente l’ordinamento giuridico della comunità interessata. Tale grado di gravità va valutato tenendo conto, in particolare, della pena prevista e della pena inflitta per tale re...
Corte di giustizia dell’Unione europea, sentenza 6 luglio 2023, causa C-402/22, Staatssecretaris van Justitie en Veiligheid (Reato di particolare gravità)

6/7/2023 - Europea - Internazionale privato - Corte di giustizia dell’Unione europea
L’articolo 3, par. 1, lett. a), sesto trattino, del regolamento Bruxelles II bis va inteso nel senso che subordina la competenza dell’autorità giurisdizionale di uno Stato membro a conoscere di una domanda di scioglimento del vincolo matrimoniale alla circostanza che l’attore, cittadino di tale Stato membro, fornisca la prova di aver acquisito la residenza abituale in detto Stato membro almeno da sei mesi immediatamente precedenti alla presentazione della sua domanda.[La fattispecie all’origine del rinvio pregiudiziale riguarda una controversia relativa a una domanda di scioglimento d...
Corte di giustizia dell’Unione europea, sentenza 6 luglio 2023, causa C-462/22, BM (Résidence du demandeur de divorce)

6/7/2023 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di giustizia dell’Unione europea
Nell’ambito della valutazione a cui è chiamata l’autorità nazionale ai fini dell’applicazione del motivo di revoca dello status di rifugiato di cui all’art. 14, par. 4, lett. b), della direttiva 2011/95/UE, l’autorità nazionale competente deve operare un bilanciamento tra tale pericolo per l’interesse fondamentale della comunità dello Stato membro in cui l’interessato si trova e i diritti che devono essere garantiti, conformemente alla direttiva qualifiche, alle persone che soddisfano le condizioni sostanziali per lo status di rifugiato (art. 2, lettera d, dir. cit.). L’aut...
Corte di giustizia dell’Unione europea, sentenza 6 luglio 2023, causa C-663/21, Bundesamt für Fremdenwesen und Asyl (Rifugiato che ha commesso un reato grave)

6/7/2023 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di giustizia dell’Unione europea
L’applicazione della facoltà di revoca dello status di rifugiato prevista dall’art. 14, par. 4, lettera b), direttiva 2011/95/UE è subordinata al soddisfacimento di due condizioni distinte che consistono nel fatto: (i) che l’interessato sia stato condannato con sentenza passata in giudicato per un reato di particolare gravità e, (ii) che sia stato dimostrato che egli costituisce un pericolo per la comunità dello Stato membro in cui si trova. Ne consegue che la sussistenza di tale ultima condizione non può ritenersi dimostrata per il solo fatto che l’interessato sia stato condannat...
Corte di giustizia dell’Unione europea, sentenza 6 luglio 2023, causa C-8/22, Commissaire général aux réfugiés et aux apatrides (Rifugiato che ha commesso un reato grave)

29/6/2023 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di giustizia dell’Unione europea
1. L’obbligo di cooperazione previsto dalla direttiva qualifiche (art. 4, par. 1, dir. 2004/83/CE) impone all’autorità accertante di procurarsi, da un lato, informazioni precise e aggiornate su tutti i fatti pertinenti che riguardano la situazione generale esistente nel paese d’origine del richiedente protezione internazionale nonché, dall’altro, una perizia medico-legale sullo stato di salute mentale di quest’ultimo, qualora sussistano indizi di problemi di salute mentale che possono derivare da un evento traumatico avvenuto in tale paese d’origine e il ricorso a tale perizia ri...
Corte di giustizia dell’Unione europea, sentenza 29 giugno 2023, causa C-756/21, International Protection Appeals Tribunal e a. (Attentat au Pakistan)