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Risultati della ricerca per: “Unione europea”

Sono state trovate 714 decisioni - pagina Pagina 2 di 72

18/1/2024 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di giustizia dell’Unione europea
Gli Stati membri non possono subordinare l’acquisto della proprietà di terreni agricoli nel loro territorio alla condizione che l’acquirente risieda nello Stato da più di cinque anni. Tale condizione, infatti, costituisce una restrizione ingiustificata alla libera circolazione dei capitali (art. 63 TFUE), nella quale rientrano i movimenti di capitali derivanti dall’acquisto di immobili e terreni in Stati membri diversi da quello di residenza. La misura, in particolare, non appare idonea a perseguire il suo scopo (limitare gli acquisti di terreni di carattere meramente speculativo) e in...
Corte di giustizia dell’Unione europea, 18 gennaio 2024, causa C-562/22, JD (Condition de résidence)

16/1/2024 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di giustizia dell’Unione europea
1. La nozione di «determinato gruppo sociale» ai fini del riconoscimento del rifugio (art. 10, par. 1, lett. d, direttiva 2011/95/UE) dev’essere interpretata (anche) alla luce della Convenzione sull’eliminazione di ogni forma di discriminazione (CEDAW) e della Convenzione di Istanbul. Entrambe, infatti, rientrano tra i «trattati pertinenti» a cui la politica dell’Unione in materia di protezione internazionale deve conformarsi (art. 78, par. 1, TFUE): la CEDAW in quanto vi partecipano tutti gli Stati membri, mentre la Convenzione di Istanbul vincola l’UE dal 1° ottobre 2023. Pertan...
Corte di giustizia dell’Unione europea (GS), 16 gennaio 2024, causa C-621/21, Intervyuirasht organ na DAB pri MS (Femmes victimes de violences domestiques)

21/12/2023 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di giustizia dell’Unione europea
In materia di mandato d’arresto europeo (MAE), l’autorità giudiziaria dell’esecuzione non può, in linea di principio, rifiutare la consegna della persona oggetto del MAE per il motivo che tale persona è la madre di minori in tenera età con lei conviventi. Tale rifiuto è però possibile se, in primo luogo, l’autorità dell’esecuzione dispone di elementi atti a dimostrare la sussistenza di un rischio concreto di violazione del diritto fondamentale al rispetto della vita privata e familiare di tale persona (art. 7 della Carta dei diritti fondamentali), e dell’interesse superiore ...
Corte di giustizia dell’Unione europea (GS), 21 dicembre 2023, causa C-261/22, GN (Motif de refus fondé sur l’intérêt supérieur de l’enfant)

21/12/2023 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di giustizia dell’Unione europea
Il diritto dell’Unione osta alla normativa di uno Stato membro che consente di negare una prestazione di assistenza sociale [nella fattispecie, l’assegno d’invalidità] a un ascendente diretto di un cittadino dell’Unione [nella fattispecie, la madre] il quale, al momento della domanda relativa a tale prestazione, è a carico di un lavoratore cittadino UE, o persino di revocargli il diritto di soggiorno, sul rilievo che la concessione della prestazione determinerebbe che l’ascendente non sarebbe più a carico del lavoratore (art. 2, punto 2, lett. d, dir. 2004/38) e diverrebbe un oner...
Corte di giustizia dell’Unione europea (GS), 21 dicembre 2023, causa C-488/21, Chief Appeals Officer e a.

7/12/2023 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di giustizia dell’Unione europea
1. La direttiva 2004/38/CE (artt. 27 e 29) consente agli Stati membri di vietare i viaggi non essenziali da e verso altri Stati membri classificati come zone ad alto rischio a causa della pandemia di COVID-19. Tuttavia, tali misure devono rispettare le condizioni e le garanzie di chiarezza, precisione, prevedibilità, obbligo di motivazione e controllo giurisdizionale previste dalla direttiva (artt. da 30 a 32), i diritti e i principi fondamentali sanciti dalla Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea, segnatamente il principio del divieto di discriminazioni, nonché il principio di ...
Corte di giustizia dell’Unione europea (GS), 7 dicembre 2023, causa C-128/22, NORDIC INFO

30/11/2023 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di giustizia dell’Unione europea
1. Gli Stati devono assolvere agli obblighi informativi mediante la consegna dell’opuscolo comune ai richiedenti asilo e svolgere il colloquio personale sia nell’ambito della prima domanda di protezione che nelle successive. Se non viene svolto il colloquio personale, la decisione di trasferimento può essere annullata, a meno che il richiedente asilo abbia avuto la possibilità di esporre i propri argomenti nell’ambito del ricorso avverso la decisione di trasferimento, beneficiando di tutte le garanzie previste dal diritto derivato per il colloquio personale. Se tale colloquio si è svo...
Corte di giustizia dell’Unione europea, 30 novembre 2023, cause riunite C-228/21, C-254/21, C-297/21, C-315/21 e C-328/21, Ministero dell’Interno (Opuscolo comune – Refoulement indiretto)

23/11/2023 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di giustizia dell’Unione europea
Il diritto dell’Unione (art. 20 e 23 direttiva 2011/95/UE) non impone agli Stati membri di riconoscere al genitore di un minore che gode dello status di rifugiato in uno Stato membro il diritto di beneficiare della protezione internazionale in tale Stato membro. Resta tuttavia nella discrezionalità degli Stati riconoscere la protezione a titolo derivato e a fini di mantenimento dell’unità familiare in base a disposizioni nazionali più favorevoli (art. 3 direttiva cit.).Corte di giustizia dell’Unione europea, 23 novembre 2023, causa C-374/22, Commissaire général aux réfugiés e aux ...
Corte di giustizia dell’Unione europea, 23 novembre 2023, causa C-374/22, Commissaire général aux réfugiés e aux apatrides (Unité familiale)

23/11/2023 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di giustizia dell’Unione europea
Il diritto dell’Unione (art. 20 e 23 direttiva 2011/95/UE) non impone agli Stati membri di riconoscere al genitore di un minore che gode dello status di rifugiato in uno Stato membro il diritto di beneficiare della protezione internazionale in tale Stato membro. Resta tuttavia nella discrezionalità degli Stati riconoscere la protezione a titolo derivato e a fini di mantenimento dell’unità familiare in base a disposizioni nazionali più favorevoli (art. 3 direttiva cit.).Corte di giustizia dell’Unione europea, 23 novembre 2023, causa C-614/22, Commissaire général aux réfugiés e aux ...
Corte di giustizia dell’Unione europea, 23 novembre 2023, causa C-614/22, Commissaire général aux réfugiés e aux apatrides (Unité familiale)

9/11/2023 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di giustizia dell’Unione europea
In un caso che riguarda le misure discriminatorie adottate nei confronti delle donne afghane dal regime talebano, l’Avvocato generale propone alla Corte di giustizia di interpretare la direttiva qualifiche (direttiva 2011/95/UE) nel senso che rientra nella nozione di «atti di persecuzione» ai fini della qualifica di rifugiato (9, par. 1, lett. b, dir.) una somma di atti e di misure discriminatori, adottati in un paese nei confronti delle ragazze e delle donne, che limitano o addirittura vietano, in particolare, il loro accesso all’istruzione e all’assistenza sanitaria, il loro eserciz...
Conclusioni dell’Avvocato generale J. Richard De La Tour presentate il 9 novembre 2023 nelle cause riunite C-608/22 e C-609/22, Bundesamt für Fremdenwesen und Asyl e a. (Donne afghane)

9/11/2023 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di giustizia dell’Unione europea
Nell’ambito della valutazione sui presupposti per il riconoscimento della protezione sussidiaria, l’autorità nazionale competente deve esaminare tutti gli elementi pertinenti, relativi sia alla situazione individuale e alle circostanze personali del richiedente, sia alla situazione generale nel paese d’origine, prima di individuare il tipo di danno grave che tali elementi consentono eventualmente di comprovare. Al fine di valutare l’esistenza di un rischio effettivo di subire un danno grave ai sensi dell’art. 15, lett. c), direttiva 2011/95/UE, tale autorità deve poter prendere in ...
Corte di giustizia dell’Unione europea, 9 novembre 2023, causa C-125/22, Staatssecretaris van Justitie en Veiligheid (Notion d’atteintes graves)