Indice di recerca: Unione europea - Libera circolazione delle persone, protezione internazionale, immigrazione

Sono state trovate 444 decisioni - Pagina 28 di 45

16/1/2014 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
L’art. 28, par. 3, lett. a), della direttiva 2004/38/CE, secondo il quale il cittadino dell’Unione che abbia soggiornato nello Stato membro ospitante i precedenti dieci anni non può essere oggetto di una decisione di allontanamento, salvo se la decisione è adottata per motivi imperativi di pubblica sicurezza, deve essere interpretato nel senso che il periodo di soggiorno decennale deve essere, in linea di principio, continuativo e calcolato a ritroso, a partire dalla data della decisione di allontanamento della persona di cui trattasi. La suddetta disposizione deve essere interpretata ne...
Corte di giustizia dell’Unione europea, sez. II, sent. del 16 gennaio 2014

10/12/2013 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
L’art. 19, par. 2, del regolamento (CE) n. 343/2003, che stabilisce i criteri e i meccanismi di determinazione dello Stato membro competente per l’esame di una domanda d’asilo presentata in uno degli Stati membri da un cittadino di un paese terzo, dev’essere interpretato nel senso che, nelle circostanze in cui uno Stato membro abbia accettato la presa in carico di un richiedente asilo in applicazione del criterio di cui all’art. 10, par. 1, di detto regolamento, vale a dire, quale Stato membro del primo ingresso del richiedente asilo nel territorio dell’Ue, tale richiedente può co...
Corte di giustizia dell’Unione europea, Grande sez., sent. del 10 dicembre 2013

14/11/2013 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
Quando gli Stati membri non possono ignorare che le carenze sistemiche della procedura di asilo e delle condizioni di accoglienza dei richiedenti asilo nello Stato membro identificato inizialmente come competente in base ai criteri enunciati nel capo III del regolamento (CE) n. 343/2003, che stabilisce i criteri e i meccanismi di determinazione dello Stato membro competente per l’esame di una domanda d’asilo presentata in uno degli Stati membri da un cittadino di un paese terzo, costituiscono motivi seri e comprovati di credere che il richiedente asilo corra un rischio reale di subire trat...
Corte di giustizia dell’Unione europea, grande sez., sent. del 14 novembre 2013

7/11/2013 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
L’art. 10, par. 1, lett. d), della direttiva 2004/83/CE, recante norme minime sull’attribuzione, a cittadini di paesi terzi o apolidi, della qualifica di rifugiato o di persona altrimenti bisognosa di protezione internazionale, nonché norme minime sul contenuto della protezione riconosciuta, dev’essere interpretato nel senso che l’esistenza di una legislazione penale come quelle di cui trattasi in ciascuno dei procedimenti principali (Sierra Leone, Uganda, Senegal), che riguarda in modo specifico le persone omosessuali, consente di affermare che tali persone devono essere considerate ...
Corte di giustizia dell’Unione europea, sez. IV, sent. del 7 novembre 2013 - C199/12 e C-201/12

17/10/2013 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
È legittimo per lo Stato Ue inserire nel passaporto le impronte digitali del titolare. Il rilevamento e la conservazione delle impronte digitali nel passaporto lede il diritto al rispetto della vita privata e alla tutela dei dati personali, ma le misure sono giustificate dalla necessità di impedire qualsiasi uso fraudolento dei documenti. Il Regolamento (CE) n. 2252/2004 prevede che i passaporti presentino un supporto di memorizzazione altamente protetto che contiene, assieme all’immagine del volto, due impronte digitali, che possono essere utilizzate al solo fine di verificare l’autenti...
Corte di giustizia dell’Unione europea, sez. IV, sent. del 17 ottobre 2013

10/10/2013 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di giustizia dell’Unione europea
L’articolo 21 TFUE e la direttiva 2004/38, conferiscono un diritto di soggiorno nello Stato membro ospitante al cittadino in tenera età di un altro Stato membro il quale soddisfi le condizioni fissate dall’articolo 7, paragrafo 1, lettera b), di tale direttiva, e consentono al genitore – anche non appartenente all’Ue - che abbia effettivamente la custodia di tale cittadino di soggiornare con lui nello Stato membro ospitante. Spetta al giudice verificare se il minore disponga, da solo o grazie al genitore, di risorse sufficienti e di un’assicurazione malattia completa, come prevede l...
Corte di giustizia dell’Unione europea, sez. II, sent. del 10 ottobre 2013

12/9/2013 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
Gli artt. 43 CE e 49 CE devono essere interpretati nel senso che: • non ostano a una normativa nazionale (come quella italiana) che imponga alle società interessate a esercitare attività collegate ai giochi d’azzardo l’obbligo di ottenere un’autorizzazione di polizia, in aggiunta a una concessione rilasciata dallo Stato al fine di esercitare simili attività, e che limiti il rilascio di una siffatta autorizzazione segnatamente ai richiedenti che già sono in possesso di una simile concessione; • ostano a che uno Stato membro che abbia escluso, in violazione del diritto dell’Union...
Corte di giustizia dell’unione europea, sez. III, sent. del 12 settembre 2013

12/9/2013 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
L’art. 5, par. 3, della direttiva 2005/36/CE, relativa al riconoscimento delle qualifiche professionali, deve essere interpretato nel senso che norme nazionali, come quelle che compaiono, da un lato, nell’art. 12, par. 1, del codice di deontologia medica del Land dell’Assia, secondo il quale gli onorari devono essere proporzionati e, fatta salva l’applicabilità di altre disposizioni di legge, calcolati sulla base del codice di classificazione tariffaria ufficiale degli interventi medici, nonché, d’altro lato, nell’art.27, par. 3, di detto codice, che vieta ai medici di effettuare...
Corte di giustizia dell’unione europea, sez. IV, sent. del 12 settembre 2013

4/7/2013 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
Gli artt. 45 e 48 TFUE devono essere interpretati nel senso che non ostano alla normativa di uno Stato membro che non consenta ai suoi cittadini, dipendenti di un’organizzazione internazionale, quale l’Ufficio europeo dei brevetti, situata nel territorio di un altro Stato membro, di trasferire al regime previdenziale di tale organizzazione il capitale che rappresenta i diritti a pensione da essi maturati in precedenza nel territorio del loro Stato membro d’origine, in assenza di un accordo tra tale Stato membro e detta organizzazione internazionale che preveda la possibilità di tale tra...
Corte di giustizia dell’Unione europea, sez. V, sent. del 4 luglio 2013

4/6/2013 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
Gli artt. 30, pa. 2, e 31 della direttiva 2004/38/CE, relativa al diritto dei cittadini dell’Unione e dei loro familiari di circolare e di soggiornare liberamente nel territorio degli Stati membri, letti alla luce dell’art.47 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea, devono essere interpretati nel senso che impongono che il giudice nazionale competente si assicuri che la mancata comunicazione all’interessato della motivazione circostanziata e completa sulla quale è fondata una decisione di diniego di ingresso nello Stato membro basata su motivi attinenti alla sicurezza...
Corte di giustizia dell’Unione europea, Grande sez., sent. del 4 giugno 2013