Indice di recerca: Unione europea - Cooperazione giudiziaria penale e civile

Sono state trovate 157 decisioni - Pagina 15 di 16

21/3/2014 - Italiana - Penale - Cassazione
Sono punibili per il reato di traffico internazionale di droga, in base alla normativa italiana, pure quelle fattispecie delittuose la cui condotta sia avvenuta solo in parte sul territorio nazionale, anche se questa consiste in frammenti privi dei requisiti di idoneità e univocità richiesti per il tentativo ovvero quando l’attività parziale non rivesta in sé carattere di illiceità, dovendo la stessa essere intesa come frammento di un unico ed inscindibile iter delittuoso e, quindi, anche quando lo scambio materiale della sostanza stupefacente sia materialmente avvenuto in territorio es...
Corte di cassazione, sez. VI penale, sent. n. 13455 del 21 marzo 2014

30/1/2014 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
La Corte di giustizia dell’Unione europea è manifestamente incompetente a rispondere alla questione posta dal Tribunale ordinario di Firenze in relazione alla domanda di pronuncia pregiudiziale concernente l’interpretazione dell’art. 12 della direttiva 2004/80/CE, relativa all’indennizzo delle vittime di reato. La direttiva in questione stabilisce un sistema di cooperazione volto a facilitare alle vittime di reato l’accesso all’indennizzo nelle situazioni transfrontaliere. Essa è stata recepita in Italia con il d.lgs. 9 novembre 2007, n. 204 che rinvia, per quanto riguarda i requ...
Corte di giustizia dell’Unione europea, sez. VI, ord. del 30 gennaio 2014

16/12/2013 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
L’art. 6, par. 1, lett. d), del regolamento (CE) n. 805/2004, che istituisce il titolo esecutivo europeo per i crediti non contestati, deve essere interpretato nel senso che esso non si applica ai contratti conclusi tra due persone non impegnate in attività commerciali o professionali. Infatti, la nozione di «consumatore», ai sensi della norma in questione, riguarda una persona che conclude un contratto per un uso che può essere considerato estraneo alla sua attività professionale con una persona che agisce nell’esercizio delle sue attività commerciali o professionali. Corte di giust...
Corte di giustizia dell’Unione europea, sez. IX, sent. del 5 dicembre 2013

14/11/2013 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
La nozione di «autorità giudiziaria competente, in particolare, in materia penale», di cui alla decisione quadro 2005/214/GAI e succ. mod, relativa all’applicazione del principio del reciproco riconoscimento alle sanzioni pecuniarie, costituisce una nozione autonoma di diritto dell’Unione e deve essere interpretata nel senso che rientra in tale nozione ogni organo giurisdizionale che applichi un procedimento che presenta le caratteristiche essenziali di un procedimento penale. L’Unabhängiger Verwaltungssenat in den Ländern (Austria) soddisfa tali criteri e, di conseguenza, deve esse...
Corte di giustizia dell’Unione europea, grande sez., sent. del 14 novembre 2013

3/10/2013 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
Il regolamento (CE) n. 44/2001, concernente la competenza giurisdizionale, il riconoscimento e l’esecuzione delle decisioni in materia civile e commerciale, e in particolare il suo art. 22, punto 1, deve essere interpretato nel senso che non si applica ad un procedimento di volontaria giurisdizione — promosso da un cittadino di uno Stato membro, dichiarato parzialmente incapace dopo essere stato sottoposto a regime di curatela in conformità della normativa di tale Stato, dinanzi ad un giudice di un altro Stato membro per ottenere l’autorizzazione alla vendita della sua quota di propriet...
Corte di giustizia dell’Unione europea, sez. III, sent. del 3 ottobre 2013

12/7/2013 - Italiana - Penale - Cassazione
Nel procedimento di consegna per l’esecuzione di un mandato di arresto europeo, la Corte di cassazione è giudice anche del merito. Tuttavia questo non vuol dire che essa possa sostituirsi al giudice naturale precostituito per legge, ma unicamente che può conoscere degli argomenti di merito prontamente ricavabili dagli atti processuali sottoposti alla sua attenzione. Pertanto, se è necessaria una più complessa istruttoria, la Corte deve annullare con rinvio il provvedimento viziato e, quando - come nel caso di specie - la consegna riguarda un minore, il giudice del rinvio è la stessa sez...
Corte di cassazione, sez. VI penale, sent. n. 30189 del 12 luglio 2013

16/5/2013 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
L’art. 5, punto 3, del regolamento (CE) n. 44/2001 del Consiglio, del 22 dicembre 2000, concernente la competenza giurisdizionale, il riconoscimento e l’esecuzione delle decisioni in materia civile e commerciale, deve essere interpretato nel senso che non consente di radicare, in base al luogo dell’evento generatore ascritto ad uno dei presunti autori di un danno, che non è parte in causa, la competenza giurisdizionale nei confronti di un altro presunto autore di tale danno che non ha agito nel distretto del giudice adito. Corte di giustizia dell’Unione europea, sez. I, sent. del 16 m...
Corte di giustizia dell’Unione europea, sez. I, sent. del 16 maggio 2013

11/4/2013 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
L’art. 1, par. 1, del reg. (CE) n. 44/2001 del Consiglio, del 22 dicembre 2000, concernente la competenza giurisdizionale, il riconoscimento e l’esecuzione delle decisioni in materia civile e commerciale, deve essere interpretato nel senso che la nozione di «materia civile e commerciale» include un’azione di ripetizione dell’indebito nel caso in cui un ente pubblico, che si sia visto ingiungere, da un’autorità costituita da una legge intesa a riparare alle persecuzioni esercitate da un regime totalitario, di corrispondere a una persona danneggiata, a titolo di risarcimento, una pa...
Corte di giustizia dell’Unione europea, sez. III, sent. dell’11 aprile 2013

26/2/2013 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
L’art. 4 bis, par. 1, della decisione quadro 2002/584/GAI del Consiglio, del 13 giugno 2002, relativa al mandato d’arresto europeo e alle procedure di consegna tra Stati membri, come modificata dalla decisione quadro 2009/299/GAI del Consiglio, del 26 febbraio 2009, deve essere interpretato nel senso che osta a che l’autorità giudiziaria dell’esecuzione (Spagna), nei casi indicati dalla medesima disposizione, subordini l’esecuzione di un mandato d’arresto europeo emesso ai fini dell’esecuzione di una pena alla condizione che la sentenza di condanna pronunciata in absentia possa ...
Corte di giustizia dell’Unione europea, grande sez., sent. del 26 febbraio 2013

21/2/2013 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
Gli artt. 1, par. 1, lett. b), e 17 del regolamento (CE) n. 1206/2001 del Consiglio, del 28 maggio 2001, relativo alla cooperazione fra le autorità giudiziarie degli Stati membri nel settore dell’assunzione delle prove in materia civile o commerciale, devono essere interpretati nel senso che l’autorità giudiziaria di uno Stato membro, la quale chiede che l’assunzione delle prove affidata a un perito sia effettuata sul territorio di un altro Stato membro, per poterla disporre non è necessariamente tenuta a ricorrere al metodo di assunzione delle prove previsto da tali disposizioni. Cor...
Corte di giustizia dell’Unione europea, sez. I, sent. del 21 febbraio 2013