< Torna all’indice di ricerca

Risultati della ricerca per: “Previdenza e sicurezza sociale”

Sono state trovate 395 decisioni - pagina Pagina 10 di 40

22/9/2016 - Italiana - Civile - Merito
In tema di diritto all’assegno di cui all’art. 1, co. 125, l. n. 190/2014 (cd. bonus bebè), è discriminatoria la condotta tenuta dall’Inps consistente nell’avere negato ai ricorrenti, cittadini stranieri extra Ue regolarmente soggiornanti in Italia, detto assegno. Infatti, contrasta con il principio di parità di trattamento di cui alla direttiva 2011/98/UE, subordinare il riconoscimento dell’assegno in questione al possesso, da parte dello straniero non Ue, del permesso di soggiorno per lungo soggiornanti (Nel caso di specie, non solo i ricorrenti sono legalmente soggiornanti in I...
Tribunale di Bergamo, sez. lavoro, ord. n. 4897 del 22 settembre 2016

21/9/2016 - Italiana - Civile - Merito
In tema di diritto all’assegno di cui all’art. 1, co. 125, l. n. 190/2014 (cd. bonus bebè), è discriminatoria la condotta tenuta dall’Inps consistente nell’avere negato alla ricorrente, cittadina bosniaca regolarmente soggiornante in Italia, detto assegno. Infatti, contrasta con il principio di parità di trattamento di cui alla direttiva 2011/98/UE, subordinare il riconoscimento dell’assegno in questione al possesso, da parte dello straniero non Ue, del permesso di soggiorno per lungo soggiornanti. Tribunale di Brescia, sez. lavoro, previdenza e assistenza obbligatoria, ord. n. 73...
Tribunale di Brescia, sez. lavoro, previdenza e assistenza obbligatoria, ord. n. 7338 del 21 settembre 2016

9/8/2016 - Italiana - Civile - Merito
Ha carattere discriminatorio la condotta dell’Inps consistita nell’avere negato ai ricorrenti (genitori di 2 figli nati nel corso del 2015 e in possesso di un permesso di soggiorno per motivi lavorativi) l’assegno di natalità ex art. 1, co. 125, l. n. 190/2014. Infatti, l’art. 12, dir. 2011/98/UE, stabilisce che i cittadini di paesi terzi che sono stati ammessi in uno Stato Ue a fini diversi dall’attività lavorativa, ai quali è consentito lavorare e che sono in possesso di un permesso di soggiorno e quelli che sono stati ammessi in uno Stato UE a fini lavorativi, beneficiano dello...
Tribunale di Bergamo, sez. lavoro, ord. n. 4474 del 9 agosto 2016

4/8/2016 - Italiana - Civile - Merito
In tema di assegno sociale ex art. 3 co. 6, l. n. 335/1995, non sussiste il diritto dell’Inps ad ottenere la restituzione da parte del beneficiario, cittadino straniero soggiornante di lungo periodo, della somma erogata, per essersi lo straniero assentato dal territorio nazionale per un periodo superiore a quello tollerabile (ovvero, secondo l’inps, oltre un mese). Infatti, rientri temporanei dello straniero nel suo Paese d’origine non giustificano né la sospensione né la pretesa di restituzione se il centro di interessi e la residenza anagrafica dell’interessato rimangono in Italia....
Tribunale di Brescia, sez. lavoro, sent. n. 778 del 4 agosto 2016

19/7/2016 - Italiana - Civile - Cassazione
In tema di riconoscimento dell’indennità di accompagnamento e della pensione di inabilità chiesto dallo straniero privo del permesso di soggiorno per lungo soggiornanti, nel nostro ordinamento non può essere consentita alcuna differenziazione tra cittadini italiani e stranieri; non solo quella sulla base della cittadinanza, ma neppure sulla base della durata della residenza (sia essa riferita al territorio nazionale o alla regione che eroga la prestazione), dovendosi invece avere riguardo esclusivamente alla soddisfazione del bisogno. Quanto al requisito reddituale, esso integra un elemen...
Corte di cassazione, sez. lavoro, sent. n. 14771 del 19 luglio 2016

15/7/2016 - Italiana - Costituzionale - Corte costituzionale
È manifestamente inammissibile la q.l.c. dell’art. 80, co. 19, legge 23.12.2000, n. 388 (legge finanziaria 2001) nella parte in cui subordina al requisito della titolarità del permesso per lungo soggiornanti, la concessione agli stranieri legalmente soggiornanti nel territorio dello Stato da almeno dieci anni, del beneficio dell’assegno sociale. Il giudice rimettente non si è posto il problema della eventuale applicabilità, anche solo per escluderla, al caso specifico della disciplina dettata dall’art. 20, co. 10, d.l. n. 112 /2008,il quale stabilisce che l’assegno sociale è corri...
Corte costituzionale, ord. n. 180 del 15 luglio 2016

14/7/2016 - Italiana - Costituzionale - Corte costituzionale
È costituzionalmente illegittimo l’art. 18, comma 5, del decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98, che limita l’ammontare della pensione di reversibilità quando il coniuge scomparso aveva contratto matrimonio a un’età superiore ai settant’anni e il coniuge superstite era più giovane di almeno vent’anni. Infatti, ogni limitazione del diritto alla pensione di reversibilità deve rispettare i principi di eguaglianza e di ragionevolezza e il principio di solidarietà, che è alla base del trattamento previdenziale in esame, e non deve interferire con le scelte di vita dei singoli, espressi...
Corte Costituzionale, sentenza n. 174 del 14 luglio 2016

13/7/2016 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
L’art. 45 TFUE dev’essere interpretato nel senso che esso osta a una normativa nazionale, come quella tedesca, per effetto della quale una persona in possesso dello status di pubblico dipendente in uno Stato membro, il cui rapporto di pubblico impiego sia cessato, su richiesta del medesimo, ai fini dell’assunzione di nuova attività lavorativa in un altro Stato membro, perda i diritti al trattamento pensionistico derivanti dal rapporto di pubblico impiego e sia assicurata retroattivamente in regime di assicurazione pensionistica obbligatoria, che attribuisce una pensione di vecchiaia in...
Corte di giustizia dell’Unione europea, sez. I, C 187/15, Joachim Pöpperl c. Land Nordrhein-Westfalen, sent. del 13 luglio 2016

22/6/2016 - Italiana - Civile - Merito
È confermata in appello l’ordinanza con la quale il Tribunale di Brescia aveva dichiarato discriminatoria la condotta dall’Inps consistente nell’aver negato ai ricorrenti, stranieri soggiornanti di lungo periodo e con residenza in Italia, l’assegno per il nucleo familiare, a causa di periodi di assenza dall’Italia dei loro familiari. Infatti, la previsione interna ex art. 2, co. 6 bis, l. n. 153/88, laddove con riferimento alla prestazione dell’ assegno per il nucleo familiare introduce per gli stranieri un regime diverso rispetto a quello che vige per i cittadini italiani, si pon...
Corte d’appello di Brescia, sez. lavoro, sent. n. 233 del 22 giugno 2016

14/6/2016 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
Prestazioni quali gli assegni familiari ed il credito d’imposta per figlio a carico attribuite automaticamente alle famiglie che rispondono a determinati criteri obiettivi, riguardanti in particolare le loro dimensioni, il loro reddito e le loro risorse di capitale, prescindendo da ogni valutazione individuale e discrezionale delle esigenze personali, e destinate a compensare gli oneri familiari, devono essere considerate prestazioni di sicurezza sociale. La Commissione addebita al Regno Unito di subordinare la concessione di queste prestazioni sociali alla condizione che il richiedente risp...
Corte di giustizia dell’Unione europea, sez. I, C 308/14, Commissione europea c. Regno Unito, sent. del 14 giugno 2016