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Risultati della ricerca per: “Espulsione”

Sono state trovate 1248 decisioni - pagina Pagina 16 di 125

28/8/2019 - Italiana - Penale - Cassazione
Il giudice pronuncia sentenza di non luogo a procedere, ai sensi dell’art. 13, comma 3 quater, TUI, nei confronti dello straniero quando sia stata acquisita la prova dell’avvenuta espulsione. Però, l’ambito di operatività di tale disposizione è limitato ai soli casi di cui ai commi 3, 3-bis e 3-ter del medesimo articolo e non può essere esteso anche ai casi di espulsione a titolo di sanzione sostitutiva o alternativa alla detenzione disposta ai sensi dell'art. 16 del medesimo TUI. Un’interpretazione estensiva della norma è contraria all’intenzione del legislatore che, con la l. ...
Corte di cassazione, sez. II, 28 agosto 2019, n. 36510

31/7/2019 - Italiana - Civile - Cassazione
In tema di espulsione del cittadino straniero, l’omessa informazione in ordine alla possibilità di avvalersi di un termine per la partenza volontaria ai fini dell’esecuzione del provvedimento espulsivo, può essere fatta valere esclusivamente nel giudizio di convalida avverso il provvedimento di accompagnamento coattivo o di trattenimento (nelle ipotesi predeterminate dalla legge) emesso dal questore, attesa la separazione in due fasi distinte del complessivo procedimento di allontanamento coattivo dello straniero, legittimamente previste dal nostro ordinamento. Ne consegue l’insussiste...
Corte di cassazione, sez. I, 31 luglio 2019, n. 20681

31/7/2019 - Italiana - Civile - Cassazione
Nei confronti dello straniero che abbia fatto ingresso in Italia per ricongiungersi ai propri familiari e, successivamente, sia stato destinatario di un provvedimento di espulsione, il giudice di merito è tenuto a considerare la natura e la effettività dei vincoli familiari dell’interessato, la durata del suo soggiorno nel territorio nazionale nonché l’esistenza di legami familiari, culturali o sociali con il suo Paese d’origine, come previsto dall’art. 13, co 2 bis, del TUI. Va tuttavia ribadito che quando a fondamento del decreto di espulsione vi sia una condizione di irregolarit...
Corte di cassazione, sez. I, 31 luglio 2019, n. 20694

22/7/2019 - Italiana - Penale - Cassazione
La sentenza di condanna emessa del giudice di pace in relazione al reato di ingresso e soggiorno illegale dello straniero nel territorio dello Stato, con applicazione della misura dell'espulsione a titolo di sanzione sostitutiva della pena pecuniaria, è appellabile al Tribunale e non ricorribile per cassazione. La previsione di inappellabilità delle sentenze del giudice di pace è limitata, infatti, alle pronunce di condanna alla sola pena pecuniaria e alle pronunce di proscioglimento da reati puniti con tale pena. Qualora siano applicate sanzioni sostitutive di carattere afflittivo e gravem...
Corte di cassazione, sez. I, 22 luglio 2019, n. 32745

5/7/2019 - Italiana - Civile - Cassazione
La mancata traduzione del decreto di espulsione nella lingua propria del destinatario determina la violazione dell’art. 13, comma 7, TUI, con conseguente nullità non sanabile del provvedimento, anche in presenza dell'attestazione di indisponibilità del traduttore, qualora la stessa sia motivata, con l’impossibilità di reperire un interprete di lingua madre, dovendo, a monte, l’Amministrazione addurre e il giudice ritenere verosimili le ragioni a sostegno della indisponibilità di un testo predisposto nella lingua dell’espellendo ovvero dell’inidoneità nel concreto di tal testo.Co...
Corte di cassazione, sez. VI, 5 luglio 2019, n. 18210

27/6/2019 - Italiana - Penale - Cassazione
Per il detenuto convivente con la sorella di nazionalità straniera, non trova applicazione il divieto di espulsione di cui all’art. 19 TUI, il cui circoscritto ambito applicativo non può ritenersi in alcun modo in contrasto con le norme costituzionali e convenzionali. Invero, in passato la Corte costituzionale ha rilevato che esiste già una tutela specifica per lo straniero che voglia mantenere l’unità del suo nucleo familiare, come previsto dagli artt. 28 e ss. TUI. Allargare le maglie del divieto di espulsione anche allo straniero convivente con il familiare straniero consentirebbe d...
Corte di cassazione, sez. I, 27 giugno 2019, n. 28223

20/6/2019 - Italiana - Penale - Cassazione
Le disposizioni concernenti l’applicazione della pena su richiesta delle parti escludono, alla luce dell’art. 445, comma primo, cod. proc. pen., che con la sentenza pronunciata ex art. 444, comma secondo, possa essere irrogata una pena accessoria o una misura di sicurezza, fatta eccezione per la confisca ex art. 240, comma secondo, cod. pen.. Pertanto, poiché l’espulsione dello straniero dal territorio dello Stato ha natura e qualifica di misura di sicurezza per espressa disposizione di legge (art. 215, comma secondo, n. 4, cod. pen. e art. 81 legge n. 865 del 1975), detta sanzione non ...
Corte di cassazione, sez. VI, 20 giugno 2019, n. 27596

19/6/2019 - Italiana - Civile - Cassazione
La non espellibilità dell’apolide prevista dall’art. 31 della Convenzione di New York del 1954, fatti salvo i casi di sicurezza nazionale e di ordine pubblico, si estende in via analogica anche alle situazioni di apolidia di fatto e/o nelle more del procedimento per l’accertamento dello stato di apolidia, quando la situazione del soggetto emerge chiaramente dalle informazioni o dalla documentazione delle Autorità pubbliche competenti dello Stato italiano, di quello di origine o di quello verso il quale può ravvisarsi un collegamento significativo con il soggetto interessato.Corte di c...
Corte di cassazione, sez. I, 19 giugno 2019, n. 16489

18/6/2019 - Italiana - Penale - Cassazione
Il divieto di reingresso dello straniero nel territorio dello Stato ha durata differente a seconda dei presupposti dell’espulsione e è di cinque anni per l’espulsione disposta in via amministrativa ovvero come sanzione alternativa alla detenzione ai sensi dell’art. 16, c. 1, TUI; dieci anni per l’espulsione disposta a titolo di sanzione sostitutiva o alternativa alla detenzione ai sensi dell’art. 16, c. 5, TUI.Il divario è giustificato dal fatto che il giudice può applicare l’art. 16, c. 5, per quei reati la cui maggiore gravità legittima l’ordinamento a volersi assicurare l...
Corte di cassazione, sez. I, 18 giugno 2019, n. 26873

14/6/2019 - Italiana - Civile - Cassazione
Quando il ricorrente si avvalga del servizio postale per depositare il ricorso avverso il decreto di espulsione, la tempestività dell’impugnazione è valutata con riferimento alla data di spedizione del ricorso e non già alla data di ricezione. Regola sorretta dall’orientamento della giurisprudenza sulla tempestività dell’impugnazione del decreto di espulsione dall’ufficio di rappresentanza diplomatica o consolare all’estero, secondo il quale, i tempi di consegna non dipendono dal ricorrente e né tantomeno possono essere posti a suo carico. Corte di cassazione, sez. VI, 14 giugno...
Corte di cassazione, sez. VI, 14 giugno 2019, n. 15981