Dichiarazione dell’Alto rappresentante, a nome dell’Unione europea, sulla mancanza di un contesto favorevole per le prossime elezioni in Sudan.

9 aprile 2015
 
Il mancato avvio di un autentico dialogo nazionale a un anno dal suo annuncio da parte del governo del Sudan segna una battuta d’arresto sulla via del benessere del popolo sudanese. Nelle sue conclusioni dell'ottobre 2014 l’Ue ha chiesto una soluzione globale del conflitto in Sudan e ha auspicato che ciò conduca a un processo politico inclusivo che consenta di portare pace e prosperità nel paese. L’Ue ribadisce questa posizione e si rammarica che il governo sudanese si lasci sfuggire questa opportunità non rispondendo agli sforzi dell’Unione africana per riunire tutti i soggetti interessati. Plaudiamo ai rappresentanti dei gruppi armati, dell’opposizione politica e della società civile presenti ad Addis Abeba e pronti ad avviare un dialogo. Se si salta la fase del dialogo, se alcuni gruppi sono esclusi e sono violati i diritti civili e politici, le prossime elezioni non potranno produrre un risultato credibile e legittimato in tutto il paese. Il...
 
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