Il diritto al ricongiungimento familiare dei cittadini di Stati terzi nel diritto comunitario.

Dimitri Liakopoulos
 
La possibilità di farsi raggiungere dalla propria famiglia è un forte incentivo all’immigrazione (1) ed un elemento fondamentale per garantire l’integrazione e la mobilità delle persone all’interno dell’Unione. Infatti la prima proposta di Direttiva presentata in attuazione del Titolo IV del Trattato di Amsterdam nel 1999 riguardava proprio il diritto al ricongiungimento familiare per i cittadini dei paesi terzi (2). Oggi la materia è disciplinata dalla Direttiva 2003/86 del 22 settembre 2003 (3) per quanto riguarda i cittadini dei paesi terzi e dalla Direttiva 2004/38 (4), che disciplina il diritto dei cittadini dell'Unione e dei loro familiari di circolare e di soggiornare liberamente nel territorio degli Stati membri. Quest’ultima infatti si applica non solo ai familiari cittadini comunitari di un cittadino comunitario, ma anche ai familiari che sono cittadini di paesi terzi (5). Sebbene gli accordi di associazione non contengono, in linea di...
 
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