Nomadi digitali e lavoratori da remoto: definite con DM le modalità e i requisiti per il rilascio del visto d’ingresso e del permesso di soggiorno. Analogie e differenze rispetto alla Carta blu.

Raffaele Miele
15 aprile 2024


 
La legge 28 marzo 2022, n. 25, di conversione del decreto-legge 27 gennaio 2022, n. 4, ha introdotto nell’art. 27 TUI i commi 1 q-bis) e 1 sexies, la nuova tipologia di visto e permesso di soggiorno per nomadi digitali e lavoratori da remoto. L’autorizzazione è riservata a cittadini extra UE in possesso di una elevata qualifica professionale affinché possano svolgere in Italia un’attività lavorativa altamente qualificata, in forma autonoma o subordinata, attraverso l'utilizzo di strumenti tecnologici che consentono di lavorare da remoto. Il Legislatore ha adeguato il quadro normativo alle nuove modalità lavorative rese possibili dalle tecnologie, adottate massicciamente in epoca Covid 19, e oramai radicate a livello internazionale soprattutto tra le nuove generazioni: freelance o liberi professionisti nei più svariati settori che tendono a lavorare per una grande varietà di clienti, ma anche dipendenti di aziende con mansioni che non richiedono la presenza fisica. Le...
 
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