Perché una breve assenza dall’Italia non dovrebbe pregiudicare il buon esito delle (lunghissime) procedure di regolarizzazione.

Paolo Morozzo della Rocca
15 dicembre 2021


 
Onere di mantenimento dell’abituale residenza in Italia o divieto assoluto di allontanamento? Come è noto, dal 1 giugno al 15 agosto 2020 i datori di lavoro che avevano alle loro dipendenze stranieri irregolarmente o precariamente soggiornanti, oppure i futuri datori di lavoro che intendevano assumere – in data purtroppo non precisata dalla norma – un lavoratore straniero irregolarmente o precariamente soggiornante, potevano farne domanda. Tra le condizioni vi era però quella della presenza in Italia dello straniero da regolarizzare almeno dall’8 marzo 2020 compreso, ad evitare che nelle procedure di regolarizzazione degli stranieri già presenti in Italia a quella data si insinuassero anche domande relative a persone giunte in Italia a seguito dei primi concreti annunci dell’imminente regolarizzazione.Queste in estrema sintesi le previsioni di cui all’’art. 103, co. 1, D.L. n. 34 del 2020, il quale si concludeva affermando che ai fini della proposizione dell’istanza...
 
(…)
 
Segue nello spazio riservato agli abbonati
 
 
Contenuto completo visibile previo abbonamento
Se sei già abbonato a Immigrazione.it accedi al portale con le tue credenziali per proseguire.