I nuovi casi di conversione del permesso di soggiorno nel decreto-legge 130/2020.

Raffaele Miele
15 novembre 2020


 
Come è noto, la condizione giuridica dello straniero, con il pieno godimento dei diritti civili e sociali, è connessa alla tipologia di permesso di soggiorno posseduto che conferisce alla persona più o meno facoltà, partendo da un “minimo sindacale” come nel caso dei regolarmente soggiornanti esentati dall’obbligo di richiedere il permesso di soggiorno, per transitare al livello dei permessi rilasciati a vario titolo ma con facoltà di svolgere attività lavorativa, ed approdare al permesso per lavoro subordinato o autonomo ed equiparati, ed infine al permesso di soggiorno UE. Una sorta di “ascensore sociale” regolato dal Legislatore in velocità ed altezza di piano. Già nella stesura originaria del Testo unico immigrazione erano contemplate alcune ipotesi di transito da una condizione meno favorevole ad altra con pienezza di facoltà grazie alla conversione da permesso di soggiorno rilasciato ad altro titolo a permesso per lavoro; in particolare: - l’articolo 6 e...
 
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