Il lungo percorso del rispetto del diritto al nome per i cittadini stranieri che diventano italiani.

Gianna Nencini
15 febbraio 2020


 
Nel nostro ordinamento il possesso del nome è tutelato come diritto inviolabile della persona umana. In una risalente sentenza [1] la Corte costituzionale ha stabilito che tra i diritti che formano il patrimonio irretrattabile della persona umana l’art. 2 Cost riconosce e garantisce anche il diritto all’identità personale la quale consiste nel “diritto ad essere se stesso, inteso come rispetto dell’immagine di partecipe alla vita associata, con le acquisizioni di idee e di esperienze, con le convinzioni ideologiche, religiose, morali e sociali che differenziano, ed al tempo stesso qualificano, l’individuo”. Il nome è appunto “il primo e più immediato elemento che caratterizza l’identità personale, che assume la caratteristica del segno distintivo ed identificativo della persona nella sua vita di relazione”. Questa interpretazione si è consolidata nel corso del tempo e come rileva la Corte di cassazione [2] il cognome “è sempre meno strumento di ordine...
 
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