Migranti: il divario tra percezione e realtà - Italiani convinti che il 31% dei residenti in Italia sia straniero, il dato reale è invece 9%. I risultati di un nuovo sondaggio Ipsos.

Portale integrazione migranti
11 ottobre 2019


 

L'immigrazione è solo al 4° posto (28%) tra i motivi di preoccupazione degli italiani, dopo disoccupazione (50%), situazione economica (38%) e tasse (34%); gli italiani sono convinti che il 31% dei residenti in Italia sia straniero, il dato reale è invece 9%; per il 33% degli italiani vanno chiuse le frontiere, ma il 68% è ancora ben disposto nei confronti dei rifugiati e a favore del diritto all'accoglienza; l'84% degli italiani chiede all'Unione Europea di svolgere un ruolo più forte nel sostenere l'Italia nella gestione dei rifugiati

Sono questi i principali risultati che emergono da un recente sondaggio condotto da Ipsos per conto di WeWorld OnlusL'indagine è stata realizzata nell'ambito del progetto europeo Ciak MigrAction, finalizzato a diffondere una narrazione delle migrazioni bilanciata e libera da stereotipi, per contrastare l'aumento delle forme di odio e intolleranza, di diffidenza e paura nei confronti delle diversità.

L'indagine è stata presentata a Bologna in occasione della Tredicesima edizione di Terra di Tutti Film Festival.

Dall'indagine emerge che l'opinione pubblica italiana sembra essere caratterizzata da un'elevatissima sovra-rappresentazione del fenomeno migratorio, soprattutto per quanto riguarda la presenza di migranti sul territorio (31% il dato percepito vs il 9% da dati ISTAT).

Dai dati italiani emerge che per gli italiani, tra le sfide che deve fronteggiare il paese, l'immigrazione è al quarto posto, indicato da un cittadino su 4 come priorità (28%) dopo disoccupazione (50%), situazione economica (38%) e tasse (34%).

 

Infografica 

 

Per quanto riguarda l'aspetto lavorativo-occupazionale, l'indagine evidenzia come sia uno di quelli che più alimenta le paure nei confronti dei migranti: da un lato è ampiamente condivisa l'idea che i migranti siano vittime, spesso sfruttate dal mercato del lavoro (75%), che spesso svolgano professioni che gli italiani non vogliono più fare (55%) e che il mercato del lavoro dovrebbe riconoscere le loro competenze e titoli di studio (56%), ma dall'altro la metà degli intervistati è convinta che le aziende dovrebbero dare la precedenza nelle assunzioni ai lavoratori italiani (46%) ed un terzo è convinto che i migranti abbiano reso più difficile trovar lavoro per gli italiani (38%).

Nonostante questi timori e nonostante un terzo degli intervistati sostenga che non sia più possibile accogliere rifugiati e migranti nel paese e che quindi vadano chiuse le frontiere (33%) la maggioranza degli italiani sembra però ancora ben disposta nei confronti dei rifugiati e a sostenere il diritto all'accoglienza (68%), anche se quasi unanime (84%) appare la richiesta all'Unione Europea di svolgere un ruolo più centrale a sostegno dell'Italia nella gestione dei rifugiati.Solo il 7% giudica positivamente il ruolo assunto fino ad oggi dall'Unione Europea.

Fonte: Ipsos