Parere del Comitato economico e sociale europeo sulla «Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio relativo alla guardia di frontiera e costiera europea e che abroga l’azione comune n. 98/700/GAI del Consiglio, il regolamento (UE) n. 1052/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio e il regolamento (UE) 2016/1624 del Parlamento europeo e del Consiglio».

Contributo della Commissione europea alla riunione dei leader di Salisburgo del 19-20 settembre 2018

[COM(2018) 631 final — 2018/0330 (COD)]

(2019/C 110/12)


 
Conclusioni e raccomandazioni 1.1. Il Comitato è convinto che in uno spazio di libera circolazione le frontiere esterne diventano frontiere comuni e chi entra in qualsiasi parte del territorio dell’Unione entra nello spazio comune di libertà, sicurezza e giustizia dell’Unione europea, con tutti i diritti e gli obblighi che questo comporta, per i cittadini e per le istituzioni nazionali e europee. 1.2. Il CESE chiede con forza di migliorare la gestione delle migrazioni, affrontando, in uno sforzo comune con gli Stati, le cause profonde che spingono le persone a cercare una vita migliore fuori dalla propria patria. 1.3. Il CESE raccomanda che, in assenza di un quadro definito e condiviso da tutti gli Stati membri su una politica comune in materia di migrazione e di aiuto allo sviluppo nei paesi di emigrazione, si soprassieda alla delega di poteri alla Commissione di poter adottare atti di definizione autonoma. 1.4. Il CESE sostiene con convinzione la proposta di dotare l’Agenzia...
 
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