Bonus bebè e stranieri secondo la sentenza della Corte d’appello di Brescia del 30 novembre 2016.

Francesca Comanducci


 
Introdotto in via sperimentale dalla legge 28 giugno 2012, n. 92, (Riforma Fornero), l’assegno di natalità (cd. bonus bebè) è diventato oggi uno dei principali aiuti a sostegno della genitorialità, come dimostrano le numerose richieste ricevute dall’Inps [1]. Al fine di incentivare la natalità e contribuire alle spese per il suo sostegno, l’art. 1, c. 125, della legge 23 dicembre 2014 n. 190 (Legge finanziaria 2015) ha previsto un assegno per ogni figlio nato o adottato tra il 1º gennaio 2015 e il 31 dicembre 2017, da erogare mensilmente a decorrere dal mese di nascita o adozione del bambino fino al suo terzo anno di vita oppure fino al terzo anno dall’ingresso in famiglia del figlio adottato. Ne possono beneficiare i cittadini italiani, i cittadini comunitari nonché i cittadini extracomunitari con permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo, residenti in Italia [2]. Trattandosi di un’importante prestazione in materia di sicurezza sociale volta ad...
 
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