Risoluzione sulle collaboratrici domestiche e le prestatrici di assistenza nell’Ue.

Risoluzione del Parlamento europeo
28 aprile 2016

 
Ai lavoratori domestici e ai prestatori di assistenza, la maggior parte dei quali sono donne migranti, dovrebbe essere garantito uno status giuridico comunitario. Nella risoluzione votata il 28 aprile, i deputati affermano che il riconoscimento della professione dovrebbe scoraggiare il traffico di esseri umani e lo sfruttamento. Nel testo, s’invita inoltre a stabilire modelli di facile interpretazione per le relazioni giuridiche tra lavoratori e datori di lavoro, citando esempi virtuosi in Belgio e in Francia, per mettere fine alla precarietà e al lavoro domestico sommerso. "I lavoratori domestici e i badanti ci permettono di seguire la nostra carriera e approfittare della nostra vita sociale. A loro affidiamo le nostre case, i nostri figli, i nostri genitori. Ma, sono invisibili, non dichiarati, vittime di insicurezza e di esclusione sociale. Inoltre, la maggior parte sono donne, che lavorano per tante ore, senza giorni di riposo, senza copertura medica o piani pensionistici",...
 
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