La nuova disciplina sulle unioni civili e le prospettive di diritto internazionale privato: prime riflessioni.

Ester di Napoli


 
Il disegno di legge (c.d. “maxiemendamento”)[1] recante la regolamentazione delle unioni civili tra persone dello stesso sesso e la disciplina delle convivenze, approvato dal Senato il 25 febbraio 2016 e attualmente al vaglio della Camera (Proposta di legge n. 3634, su cui si veda questo scritto), è il frutto delle pressioni che il legislatore italiano ha ricevuto negli anni dalla Corte europea dei diritti dell’uomo (“Corte EDU”), dalla nostra giurisprudenza di merito, legittimità e finanche costituzionale. Un orientamento oramai consolidatosi in seno alla Corte EDU considera i diritti delle coppie omosessuali meritevoli di tutela ai sensi dell’art. 8 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo (CEDU), che sancisce il diritto alla vita privata e familiare ed impone obblighi positivi in capo agli Stati. La Corte, al contempo, ha altresì considerato che, nonostante vi sia un trend, in Europa, favorevole al riconoscimento giuridico delle unioni tra persone dello...
 
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