Camera. La Ministra della salute risponde all’interrogazione n. 3–02069: iniziative volte a prevedere che il divieto del ricorso all’utero in affitto possa essere perseguito anche nel caso di maternità surrogata realizzata all’estero.

2 marzo 2016
 
PRESIDENTE. Il deputato Gigli ha facoltà di illustrare la sua interrogazione n. 3–02069 (Vedi All. A), concernente iniziative volte a prevedere che il divieto del ricorso all'utero in affitto possa essere perseguito anche nel caso di maternità surrogata realizzata all'estero (Vedi l'allegato A – Interrogazioni a risposta immediata), per un minuto. GIAN LUIGI GIGLI. Grazie, Presidente. Signora Ministro, io riprendo la discussione da dove l'ha appena lasciata con l'onorevole Binetti, ovviamente. La discussione attorno alle unioni civili e ai recenti fatti di cronaca, che hanno riguardato anche note figure della politica, hanno riproposto all'attenzione dell'opinione pubblica la pratica aberrante della maternità surrogata.   È una pratica, come è stato già detto, vietata in Italia dalla legge n. 40, per la quale, tuttavia, l'entità della pena prevista non consente l'automatica perseguibilità del reato se questo è stato commesso all'estero. Quindi,...
 
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