Passa al Senato solo la ratifica “secca” della Convenzione de L’Aja del 1996 sulla protezione dei minori e non le norme di adeguamento. Vero ostacolo, i timori sull’istituto della kafalah.

Raffaele Miele
 
A vent’anni dalla stesura della Convenzione sui minori fatta a L’Aja il 19 ottobre 1996 (Convenzione sulla competenza, la legge applicabile, il riconoscimento, l'esecuzione e la cooperazione in materia di responsabilità genitoriale e di misure di protezione dei minori), e a dodici anni dalla firma italiana (Governo Berlusconi II), oggi il Parlamento è in procinto di approvarne la ratifica, ultimo, insieme agli USA, tra i quarantuno Stati contraenti. Si tratterà, però, di una legge di autorizzazione alla ratifica “secca” o “semplice”, priva cioè delle norme di adeguamento che ne consentiranno l’effettiva immediata applicazione. Infatti, mentre a giugno 2014 la Camera dei deputati aveva approvato in prima lettura il disegno di legge d’iniziativa governativa, il 10 marzo scorso il Senato, in accoglimento della proposta formulata dalle Commissioni riunite giustizia ed esteri, ha approvato i soli articoli (1, 2, 3, 13 e 15) che...
 
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