La Commissione sollecita l'Italia a porre fine alla discriminazione contro i lavoratori che hanno acquisito un'esperienza professionale e qualifiche in un altro Stato membro.

Bruxelles, 16 febbraio 2011
 
La Commissione europea ha sollecitato l'Italia a tener conto dell'esperienza professionale e dell'anzianità maturate dai medici in un altro Stato membro all'atto di determinare il loro inquadramento o le loro condizioni di lavoro (salario, grado, sviluppo della carriera) nel settore pubblico italiano. Essa ha anche chiesto all'Italia, con un provvedimento separato, di porre fine alle regole discriminanti in base alle quali gli insegnanti che detengono qualifiche ottenute in Italia ricevono punti addizionali all'atto di determinare la loro graduatoria nelle liste di riserva per i posti di insegnamento. La Commissione ritiene che le regole attualmente in vigore siano discriminatorie poiché vanno entrambe a detrimento di lavoratori di altri Stati membri. Entrambe le richieste della Commissione si configurano quali 'pareri motivati' nell'ambito delle procedure di infrazione dell'Ue. L'Italia ha due mesi di tempo per allineare alla normativa dell'Ue la legislazione che riguarda i due...
 
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