I lavori di Camera e Senato sul disegno di legge di conversione del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, recante disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, con particolare riferimento all’assegno sociale, Piano Casa e modifica art. 1 d.lgs. 286/98.


 
Assegno sociale. Nel testo originario del decreto legge n. 112 l’erogazione dell’assegno sociale veniva subordinata ad un soggiorno continuativo in Italia di cinque anni. Nonostante la formula ambigua del “soggiorno”, nessun dubbio circa l’estensione della nuova regola anche ai cittadini italiani. Poi, nel corso dei lavori in Commissioni riunite V e VI della Camera, è stato approvato un emendamento, a firma dei deputati UdC De Poli e della Lega Nord Bragantini, a sostanziale modifica della formulazione originaria in quanto, oltre a portare da cinque a dieci anni il periodo di soggiorno continuativo in Italia, è stata inserita l’ulteriore condizione di aver svolto per lo stesso periodo attività lavorativa legale e continuativa in Italia, con un reddito almeno pari all’importo dell’assegno sociale. Il testo, così emendato, è stato approvato dalla Camera con voto di fiducia al Governo. Solo in Senato ci si è resi conto che con...
 
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