Il “giustificato motivo” di cui all’art. 14 comma 5 ter T.U. nell’interpretazione della Corte Costituzionale e di una recente sentenza del Tribunale di Pinerolo.

Francesca Mascellini
 
Il tribunale di Pinerolo, con sentenza del 6 ottobre 2005, riconosce che la presentazione del ricorso amministrativo al giudice di pace avverso il decreto di espulsione costituisce "giustificato motivo" ai sensi dell'art. 14 comma 5 ter del T.U., valido cioè ad evitare il reato di inottemperanza all'ordine del questore di lasciare il territorio nazionale (comma 5 bis), assolvendo l’imputato perché il fatto non costituisce reato. Dopo quasi un anno dalla novella (L. 271 del 2004) che ha fatto seguito alle sentenze della Corte Costituzionale del luglio 2004, una pronuncia giurisprudenziale riaccende i riflettori su una norma contestata e tormentata, già colpita dalla Corte per la previsione dell'arresto obbligatorio (un tempo per reato contravvenzionale, quando la pena era di sei mesi di reclusione, nel testo previgente). Nel luglio scorso infatti la Corte Costituzionale, con le sentenze 222 e 223/04 ha affrontato due eccezioni d’incostituzionalità sollevate rispetto...
 
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