La direttiva 2013/33/UE non vieta, di per sé, il trattenimento delle persone vulnerabili ma impone di assicurare loro controlli periodici e sostegno adeguato tenendo conto della loro particolare situazione. Sebbene la normativa primaria nazionale non individui il rimedio giurisdizionale nel caso si verifichi all’interno di un CPR la violazione del diritto alla salute, il giudice che procede...
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