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Risultati della ricerca per: “Istruzione”

Sono state trovate 91 decisioni - pagina Pagina 2 di 10

23/3/2018 - Italiana - Amministrativo - TAR
Sussistono i presupposti per la condanna in via risarcitoria della PA in quanto il ritardo ingiustificato nel rilascio del visto contrasta colpevolmente con quanto statuito dal giudice civile e ha provocato l’impossibilità temporanea di ricongiungimento tra padre e figlio.Nel merito, infatti, il ritardo nell’ottemperare alla sentenza del giudice ordinario ha rappresentato un’evidente lesione del diritto alla unità familiare quale diritto fondamentale della persona.Tenuto conto del tempo trascorso tra la decisione del giudice civile e il rilascio del visto, dell’età del figlio, della...
TAR Campania, sez. VII, 23 marzo 2018, n. 1870

9/2/2018 - Italiana - Civile - Cassazione
Se è vero che all’autorità diplomatica è certamente consentita la valutazione nel merito, ai fini del diniego di visto di ingresso per ricongiungimento familiare, sull’assunto che il matrimonio sia stato contratto al solo scopo di consentire l’ingresso in Italia, ai sensi del d.lgs. 25 luglio 1998, n. 286, art. 29, comma 9, è tuttavia anche vero che la circostanza non può confondersi con quella dei matrimoni “combinati” grazie alla intermediazione delle famiglie degli sposi.Infatti il carattere essenziale dei matrimoni menzionati al d.lgs. n. 286 del 1998, art. 29, comma 9...
Corte di cassazione, sez. VI-1, ord. 9 febbraio 2018, n. 3234

5/2/2018 - Italiana - Amministrativo - TAR
La disciplina in tema di rilascio dei visti di ingresso di cittadini di Stati terzi entro l’area Schengen complessivamente costituita dal Codice dei visti e dal relativo Manuale deve intendersi di stretta applicazione, stante la responsabilità internazionale che l’Italia si è assunta rispetto agli altri Stati membri aderendo alla relativa Convenzione, con la conseguenza che anche la minima mancanza dei requisiti previsti in capo al richiedente il visto d’ingresso giustifica ex se l’adozione, da parte dell’autorità competente, del conseguente provvedimento di reiezione della rela...
Tar Lazio, sez. III, 5 febbraio 2018, n. 1453

18/1/2018 - Italiana - Amministrativo - TAR
Va accolta l’istanza cautelare proposta e, per l’effetto, sospesa l’efficacia del provvedimento di diniego del visto per turismo, ai fini di un suo riesame, se, ad un primo sommario esame tipico della fase cautelare, il ricorso appare assistito da apprezzabili profili di fumus boni iuris (laddove è stato dedotto l’eccesso di potere per travisamento, erronea valutazione dei fatti e falsità del presupposto) e di periculum in mora, valutato l’interesse del ricorrente di non perdere i titoli di viaggio già acquisiti e la concreta realizzabilità dello stesso entro breve tempo.(Nel ca...
Tar Lazio, sez. III ter, ord. 18 gennaio 2018 n. 287

3/1/2018 - Italiana - Amministrativo - Consiglio di Stato
L’articolo 26 del Testo unico sull’immigrazione prevede che i visti siano rilasciati nei limiti di quanto stabilito dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri sui flussi migratori. Non appare, quindi, in contrasto con tale norma l’individuazione delle categorie interessate alla sua applicazione attraverso il rinvio al decreto interministeriale del 2011.La delimitazione, nell’ambito del lavoro autonomo, ai soggetti che siano titolari di specifiche cariche nelle società di capitali attive da almeno tre anni appare, pertanto, coerente con la funzione dei decreti del Presidente...
Consiglio di Stato, sez. I, 3 gennaio 2018, n. 61

21/12/2017 - Italiana - Amministrativo - TAR
In caso di ricorso contro il diniego del visto turistico, il termine assegnato alla parte per il deposito di valido mandato processuale è da considerarsi perentorio ex art. 182 c.p.c. (applicabile al processo amministrativo in virtù del richiamo operato dall’art. 39 comma 1 d.lgs. n. 104/2010) e, a fronte del mancato assolvimento dell’onere da parte del ricorrente, il ricorso deve essere dichiarato manifestamente improcedibile ai sensi dell’art. 35 c.p.a.Tar Lazio, sez. III ter, 21 dicembre 2017, n. 12585(n. 304) Sul ricorso numero di registro generale 13236 del 2016, proposto da:  H...
Tar Lazio, sez. III ter, 21 dicembre 2017, n. 12585

24/11/2017 - Italiana - Civile - Cassazione
Poiché un minore straniero affidato a un cittadino italiano in virtù di un provvedimento di kafalah di origine negoziale, omologato da un’autorità pubblica, rientra nella nozione di “altri familiari” di cui all’art. 3, comma 2, lett. a), d.lgs. 30/2007, non può rifiutarsi il rilascio del visto di ingresso per ricongiungimento familiare.Corte di cassazione, sez. I, 24 novembre 2017, n. 28154(n. 301) Sul ricorso 10260/2015 proposto da: Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, in persona del Ministro prò tempore, domiciliato in Roma, Via dei Portoghesi n.12,...
Corte di cassazione, sez. I, 24 novembre 2017, n. 28154

2/11/2017 - Italiana - Amministrativo - TAR
Sussistono difetto d’istruttoria e conseguente violazione dell’art. 10 bis l. n. 241/90 là ove l’autorità amministrativa che ha proceduto al rigetto della richiesta di visto d’ingresso per motivi di turismo non abbia espletato un’adeguata istruttoria né trasmesso all’interessato il preavviso di rigetto previsto dalla norma in esame.(In particolare, dall’esame del provvedimento impugnato e dalla nota del Consolato emergeva che la richiesta di visto era stata respinta perché il ricorrente aveva presentato una prenotazione alberghiera e una prenotazione aerea recanti rispet...
Tar Lazio, sez. III ter, 2 novembre 2017, n. 10959

5/9/2017 - Italiana - Amministrativo - TAR
È improcedibile il ricorso avverso il decreto con il quale è rigettata la richiesta di visto per lavoro autonomo presentata dallo straniero, se è constata la nullità della procura rilasciata dallo straniero all’estero, in quanto priva di legalizzazione da parte della competente autorità consolare (nella specie i ricorrenti, nonostante il Tar, rilevata d’ufficio la nullità della procura, avesse assegnato loro un termine perentorio per la produzione di idonee procure alle liti, non avevano provveduto a depositare idonee procure).Tar Lazio, sez. III ter, 5 settembre 2017, n. 9557(n. 296...
Tar Lazio, sez. III ter, 5 settembre 2017, n. 9557

23/6/2017 - Italiana - Amministrativo - TAR
L’art. 46, comma 4, d.p.r. 394/99 stabilisce che visti e i permessi di soggiorno per motivi di studio siano rinnovati agli studenti che nel primo anno di corso abbiano superato una verifica di profitto e negli anni successivi almeno due verifiche. In presenza di tale situazione non assume nessuna rilevanza la circostanza che il numero totale degli esami sostenuti dall’interessato sia inferiore a 7, corrispondente al numero degli esami minimi per anno moltiplicati per gli anni di permanenza. Infatti, la norma impone una valutazione anno per anno degli esami superati, mentre tale differente ...
Tar Liguria, sez. II, 23 giugno 2017, n. 562