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Risultati della ricerca per: “Cittadinanza e Apolidia”

Sono state trovate 458 decisioni - pagina Pagina 1 di 46

10/7/2024 - Italiana - Amministrativo - TAR
Il reddito del familiare convivente deve essere computato ai fini della valutazione del requisito reddituale per la concessione della cittadinanza italiana, cosicché è illegittimo il diniego motivato sulla carenza del predetto requisito senza che la PA abbia considerato anche l’apporto economico del fratello che convive con l’istante.TAR Lazio, sez. V bis, 10 luglio 2024, n. 13953(n. 460) Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio(Sezione Quinta Bis) ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 1239 del 2021, proposto da -OMISSIS-, rappresentato e d...
TAR Lazio, sez. V bis, 10 luglio 2024, n. 13953

27/6/2024 - Italiana - Amministrativo - TAR
Un cittadino argentino, con ascendenti italiani in linea materna, ha diritto al rilascio del permesso di soggiorno per attesa di cittadinanza, anche se la sua domanda di cittadinanza è stata respinta e impugnata in sede giurisdizionale. La pendenza del giudizio sul diniego di cittadinanza non osta all’accoglimento della domanda di permesso di soggiorno, in quanto la normativa prevede che il permesso possa essere concesso “per la durata del procedimento”, dunque anche per la fase giurisdizionale, ponendosi l’interpretazione contraria in contrasto con l’art. 113 Cost.TAR Piemonte, sez...
TAR Piemonte, sez. I, 27 giugno 2024, n. 793

25/6/2024 - Italiana - Amministrativo - TAR
Non è manifestamente illogica o irragionevole la motivazione del diniego di concessione della cittadinanza italiana nel caso in cui il procedimento penale a carico dell’istante sia stato archiviato in fase d’indagini, ma l’Amministrazione, pur tenendo conto di tale circostanza, non l’abbia ritenuta decisiva ai fini della prognosi di inaffidabilità e di non compiuta integrazione nella comunità nazionale, alla luce delle finalità della valutazione in materia, volta ad assicurare preminente tutela ai principi fondamentali della convivenza sociale e dell’ordine pubblico.TAR Lazio, se...
TAR Lazio, sez. V bis, 25 giugno 2024, n. 12795

5/6/2024 - Italiana - Amministrativo - TAR
In materia di concessione della cittadinanza per residenza, il diniego fondato sui precedenti penali non è scalfito dalla riabilitazione intervenuta successivamente al provvedimento e dal matrimonio con un cittadino italiano. Tali circostanze potranno essere fatte valere presentando una nuova istanza, anche secondo il regime più favorevole della “cittadinanza per matrimonio”, mentre il diniego controverso non comporta alcuna ingerenza nella vita privata e familiare della ricorrente, che nel frattempo può continuare a vivere in Italia alle stesse condizioni di prima.TAR Lazio, sez. V str...
TAR Lazio, sez. V stralcio, 5 giugno 2024, n. 11474

30/5/2024 - Italiana - Costituzionale - Autorità varie
È rimessa alla Corte costituzionale la questione del se l’art. 9.1 della legge n. 91/1992, nella parte in cui non consente l’acquisizione della cittadinanza italiana ai soggetti che, a causa di un deficit cognitivo e di una grave invalidità, non sono in grado di apprendere la lingua italiana, si ponga in contrasto con gli articoli 2, 3 e 38 della Costituzione e con la Convenzione delle Nazioni Unite per i diritti delle persone con disabilità.TAR Emilia Romagna, sezione staccata di Parma, sez. I, 30 maggio 2024, n. 145(n. 460) Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Emilia Romagnase...
TAR Emilia Romagna, sezione staccata di Parma, sez. I, 30 maggio 2024, n. 145

17/5/2024 - Italiana - Amministrativo - TAR
In materia di acquisto della cittadinanza per residenza, è legittimo il provvedimento di diniego che, ai fini dell’integrazione del requisito economico, ignora i redditi che derivano all’istante dalla titolarità di una pensione di invalidità civile nonché dal convivente more uxorio. Sotto il primo profilo, la pensione di invalidità – che deve essere dichiarata nella dichiarazione dei redditi ma è esente dal calcolo delle ritenute previdenziali e fiscali – non può concorrere all’integrazione del requisito reddituale, alla cui base vi la capacità dell’aspirante cittadino a fa...
TAR Calabria, sez. I, 17 maggio 2024, n. 780

13/5/2024 - Italiana - Amministrativo - TAR
Soggiace alla disciplina ordinaria sul cambio di cognome (art. 89, DPR n. 396/2000) l’istanza della neocittadina italiana che, prima dell’acquisto della cittadinanza, ha sempre speso il cognome del marito acquisito con il matrimonio in base alla legge del Paese di origine ma alla quale, nel decreto di concessione della cittadinanza italiana, è stato “attribuito” il cognome da nubile. Infatti, il cognome acquisito col matrimonio in base alla legge straniera può essere recepito nel decreto di concessione della cittadinanza ove annotato nell’atto di nascita straniero oppure, qualora l...
TAR Emilia Romagna, sez. I, 13 maggio 2024, n. 337

6/5/2024 - Italiana - Amministrativo - TAR
Ai fini della concessione della cittadinanza italiana ex art. 9, co. 2, lett. b), L. 91/1992, la pensione di invalidità, quale espressione del principio solidaristico, non può essere computata ai fini dell’integrazione del requisito reddituale, il quale attiene alla capacità del cittadino straniero di contribuire positivamente alla comunità statale. È dunque infondato il ricorso promosso dalla cittadina straniera affetta da invalidità al 100% volto a far valere la propria situazione personale ai fini dell’applicabilità del requisito reddituale.[Nel caso di specie, il giudice evidenz...
TAR Lazio, sez. V bis, 6 maggio 2024, n. 8961

26/4/2024 - Italiana - Amministrativo - TAR
Il ricorrente con doppia cittadinanza italiana e algerina non ha diritto a cancellare il cognome acquisito dall’adottante cittadino italiano per motivi legati a difficoltà all’espatrio e al ritorno in Italia (a causa della differenza tra i nominativi sul passaporto italiano e su quello algerino) e al riconoscimento dei suoi figli nell’ordinamento algerino. Si tratta infatti di ragioni di natura meramente pratica e, come tali, non sono sufficienti a superare le esigenze di certezza dello status giuridico e sociale e alla pronta e agevole individuazione delle persone sottese alla discipli...
TAR Sardegna, sez. I, 26 aprile 2024, n. 339

25/4/2024 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di giustizia dell’Unione europea
In forza dell’art. 20 TFUE, la revoca o il rifiuto del permesso di soggiorno a un cittadino di un paese terzo familiare di un cittadino dell’Unione che non ha mai esercitato la propria libertà di circolazione deve necessariamente seguire a un esame preliminare sulla sussistenza di un rapporto di dipendenza tale per cui il cittadino dell’Unione sarebbe costretto a lasciare il territorio dell’Unione europea, considerato nel suo insieme, assieme al familiare, qualora quest’ultimo non vanti un diritto di soggiorno in forza di una diversa disposizione applicabile nello Stato membro inter...
Corte di giustizia dell’Unione europea, 25 aprile 2024, cause riunite C-420/22 e C-528/22, NW (Informations classifiées)