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Risultati della ricerca per: “Visto d'ingresso/Schengen/respingimento”

Sono state trovate 326 decisioni - pagina Pagina 13 di 33

16/2/2017 - Italiana - Amministrativo - TAR
L’art. 8 comma 3 d.P.R. n. 394 del 1999 stabilisce che lo straniero, il cui documento di soggiorno sia scaduto da non più di sessanta giorni e che ne abbia chiesto il rinnovo nel rispetto dei termini, per rientrare nel territorio dello Stato, è tenuto a munirsi di visto di reingresso, rilasciato dalla rappresentanza diplomatica o consolare italiana nel Paese di provenienza, previa esibizione del documento scaduto. Il predetto termine di sessanta giorni non si applica unicamente nei confronti dello straniero che si è allontanato dal territorio nazionale per adempiere agli obblighi militari...
Tar Lazio Roma, sez. III ter, 16 febbraio 2017, n. 2491

3/2/2017 - Italiana - Amministrativo - TAR
Solo lo straniero richiedente il visto è abilitato a reagire avverso la determinazione che gli impedisca di entrare in Italia, mentre l’impugnazione del diniego da parte di soggetto diverso dal destinatario del diniego integra gli estremi di una non consentita ipotesi di sostituzione processuale, poiché tale soggetto intende far valere nel processo non il proprio ma l’interesse legittimo dello straniero. In particolare, così come va esclusa la legittimazione a ricorrere del soggetto invitante, nell’ipotesi di diniego di visto per turismo, dell’azienda ospitante nell’ambito di un p...
Tar Lazio Roma, sez. III ter, 3 febbraio 2017, n. 1844

3/2/2017 - Italiana - Amministrativo - TAR
L’atto amministrativo (nel caso di specie: il rigetto dell’istanza per il rilascio di visto di ingresso in Italia per residenza elettiva) non è invalido solo perché privo di sottoscrizione, se la sua riferibilità all’organo amministrativo (nel caso di specie: Consolato generale d’Italia a Los Angeles) titolare del potere nel cui esercizio esso è adottato può essere desunta dal contesto dell’atto stesso. La mancata indicazione del termine e dell’Autorità cui presentare il relativo ricorso può costituire, al più, motivo per disporre la rimessione in termini in caso di tardivi...
Tar Lazio, sez. III Ter, 3 febbraio 2017, n. 1808

1/2/2017 - Italiana - Amministrativo - Consiglio di Stato
L’interessato non può invocare l’applicabilità dell’art. 5, comma 5, del d.lgs. n. 286 del 1998, con conseguente obbligo da parte della Questura di tenere conto delle sopravvenienze nelle more della decisione sull’istanza di rinnovo del permesso di soggiorno, poiché tali sopravvenienze (il reperimento in limine di un’occasione di lavoro) certamente rilevano ai fini di una prognosi di auto sostentamento quando le carenze pregresse del requisito reddituale siano dovute a cause non imputabili al cittadino straniero e non quando quest’ultimo abbia scientemente e strumentalmente simu...
Consiglio di Stato, sez. III, 1 febbraio 2017, n. 432

1/2/2017 - Italiana - Amministrativo - TAR
Il ricorso presentato al giudice amministrativo per l’annullamento del provvedimento di rigetto dell’istanza di visto d’ingresso per familiare al seguito è manifestamente inammissibile per difetto di giurisdizione, rientrando, infatti, la materia nell’ambito applicativo dell’art. 30, comma 6, del d.lgs. n. 286 del 1998, il quale attribuisce espressamente all’autorità giudiziaria ordinaria le questioni relative a qualsivoglia provvedimento “in materia di diritto all’unità familiare”, prescrivendo che, in questi casi, l’interessato possa proporre l’opposizione disciplina...
Tar Lazio, sez. III Ter, 1 febbraio 2017, n. 1631

24/1/2017 - Italiana - Amministrativo - TAR
Poiché a norma dell’art. 30, comma 6, del d.lgs. n. 286 del 1998, contro il diniego del nulla osta al ricongiungimento familiare e del permesso di soggiorno per motivi familiari, nonché contro gli altri provvedimenti dell’autorità amministrativa in materia di diritto all’unità familiare, l’interessato può proporre opposizione all’autorità giudiziaria ordinaria, sussiste la giurisdizione del giudice ordinario in tutti i casi in cui il provvedimento dell’autorità amministrativa abbia oggettiva attinenza con il diritto all’unità familiare dello straniero e, dunque, anche in ...
Tar Lazio, sez. III ter, 24 gennaio 2017, n. 1238

16/1/2017 - Italiana - Amministrativo - TAR
Ai fini del ricorso avverso il provvedimento di rigetto della richiesta di visto d’ingresso, la procura rilasciata all’estero è nulla se oltre all’autenticazione della firma da parte dell’autorità preposta a tale funzione nel luogo di residenza del conferente non è stata effettuata anche la legalizzazione del documento da parte dei competenti uffici consolari italiani. (Nel caso di specie, ritenuto applicabile l’art. 182 c.p.c., il Collegio invitava il ricorrente a produrre un idoneo mandato difensivo entro termine perentorio). Tar Lazio, sez. III Ter, ord., 16 gennaio 2017, n. 64...
Tar Lazio, sez. III Ter, ord., 16 gennaio 2017, n. 645

13/1/2017 - Italiana - Amministrativo - TAR
Dal momento che la funzione tipica del visto è quella di consentire allo straniero l’ingresso nel territorio nazionale, altrimenti precluso, deve ritenersi che, in assenza di un diverso assetto normativo, solo lo straniero richiedente il visto sia abilitato a reagire avverso la determinazione che, per l’appunto, gli impedisca di entrare in Italia. Va dunque rigettato il ricorso del terzo avverso il provvedimento con il quale l’Ambasciata d’Italia ha respinto la richiesta di rilascio del visto d’ingresso ad altro soggetto straniero. Tar Lazio, sez. III ter, 13 gennaio 2017, n. 623 (n...
Tar Lazio, sez. III ter, 13 gennaio 2017, n. 623

6/12/2016 - Italiana - Civile - Merito
Alla luce del disposto di cui all’art.10, comma 4, d.lgs. 286/1998, è inefficace (pur se legittimo al momento della sua emanazione) il decreto di respingimento alla frontiera emesso dalla Questura, quando sia pendente innanzi la competente Commissione territoriale la procedura di richiesta di protezione internazionale ai sensi dell’art. 7, d.lgs. 25/2008. Tribunale Catania, sez. I, 6 dicembre 2016, ordinanza n. 19823 (n. 279) Nella causa iscritta al n. 17498/2015 R.G.A.C., promossa da: (Omissis) nato in Costa d'Avorio il rappresentato e difeso dall'Avv. MIGLIACCIO LUIGI presso il cui stud...
Tribunale Catania, sez. I, 6 dicembre 2016, ordinanza n. 19823

11/10/2016 - Italiana - Amministrativo - TAR
Lo straniero, allorché richiede il visto d'ingresso in Italia, deve fornire all’amministrazione la prova delle condizioni che giustificano le finalità del soggiorno e dei presupposti dai quali si possa ragionevolmente desumere il suo interesse a fare rientro nel Paese d’origine, onde scongiurare il c.d. rischio migratorio (nel caso di specie il rischio migratorio è stato desunto dall’Ambasciata, tra l’altro, dal fatto che il richiedente parlava solo l’urdu, non conosceva la destinazione in Italia, né il nome della società che ha ottenuto il nulla osta al lavoro subordinato, nonc...
Tar Lazio, sez. III-Ter, n. 10750 dell’11 ottobre 2016