Indice di recerca: Reati e processo penale - Processo penale in generale

Sono state trovate 248 decisioni - Pagina 9 di 25

14/10/2015 - Italiana - Penale - Cassazione
Il requisito della residenza – al fine di opporsi alla richiesta di estradizione e poter espiare la pena in Italia – diversamente da quello di cittadinanza, non è connessa ad un dato formale, ma presuppone un accertamento di radicamento concreto nel territorio, ricavabile da una serie di indicatori costituiti dalla presenza nel territorio da almeno un quinquennio; di un'attività lavorativa stabile; di una posizione fiscale e contributiva; dalla presenza di un nucleo familiare, anch'esso inserito stabilmente, elementi tutti che devono convergere nella dimostrazione della natura non estemp...
Corte di cassazione, sez. VI penale, sent. n. 41516 del 14 ottobre 2015

18/9/2015 - Italiana - Penale - Cassazione
In tema di estradizione per l’estero, il divieto per il giudice italiano di pronunciarsi favorevolmente sull’istanza per il pericolo che l’estradando subisca la violazione dei diritti fondamentali consegue non solo al regime normativo dello Stato richiedente, ma anche alla “scelta di fatto” delle sue Autorità, la quale ricorre quando queste si limitano ad assumere l’impegno di intraprendere le dovute iniziative per assicurare ai detenuti le condizioni necessarie a salvaguardare le minime esigenze di rispetto della dignità umana, senza però approntare in concreto misure idonee, n...
Corte di cassazione, sez. VI penale, sent. n. 43957 del 18 settembre 2015

1/7/2015 - Italiana - Penale - Cassazione
In tema di mandato d’arresto europeo, per la sussistenza della causa di rifiuto di consegna di cui all’art. 18, co. 1, lett. p), L. n. 69/2005, la giurisdizione italiana deve risultare con certezza e, in mancanza di tale certezza, va ritenuta la giurisdizione dello Stato richiedente (nella specie, la Romania) e disposta la consegna del soggetto (nel caso di specie, mancano le prove che le condotte contestate dall’autorità straniera siano state commesse in Italia; va pertanto confermata la sentenza di primo grado in base alla quale l’esecuzione dei MAE è subordinata, ai sensi dell’a...
Corte di cassazione, sez. VI penale, sent. n. 27825 del 1 luglio 2015

18/6/2015 - Italiana - Penale - Cassazione
Le garanzie ex art. 103 c.p.p., non sono volte alla tutela personale e privilegiata del soggetto esercente la professione legale, ma sono previste a favore di colui che riveste la qualità di difensore in forza di specifico mandato conferitogli nelle forme di legge, essendo apprestate in funzione di garanzia del diritto di difesa dell’imputato; pertanto, esse non possono trovare applicazione qualora gli atti di cui all’art. 103 c.p.p. (ispezioni, perquisizioni, sequestri) debbano essere compiuti nei confronti di esercente la professione legale sottoposto ad indagine e non siano attinenti a...
Corte di cassazione, sez. I penale, sent. n. 25848 del 18 giugno 2015

16/6/2015 - Italiana - Penale - Cassazione
È inammissibile il ricorso per cassazione sottoscritto da un difensore che non risulta iscritto nell’albo speciale della Corte di cassazione. Infatti, l’abilitazione all’esercizio della professione forense conseguita in Spagna è irrilevante, qualora l’atto di gravame sia stato proposto dal difensore in qualità di avvocato iscritto nell’albo di un Foro italiano, ciò che esige, per poter esercitare il patrocinio dinanzi a alla Suprema Corte, la speciale abilitazione derivante dall’iscrizione nell’apposito albo; se il difensore avesse inteso far valere la diversa abilitazione pr...
Corte di cassazione, sez. I penale, sent. n. 25210 del 16 giugno 2015

9/4/2015 - Europea - Diritti fondamentali - Corte europea dei diritti dell'uomo
Costituisce violazione dell’art. 6 par. 3 (diritto a un equo processo) della CEDU, in combinato disposto con l’art. 6 par. 1 la mancata comunicazione al ricorrente, cittadino britannico arrestato nel Regno Unito in forza di un mandato d’arresto europeo emesso dal Lussemburgo, del diritto all’assistenza legale durante l’interrogatorio di polizia. Infatti, l’assistenza di un avvocato durante gli interrogatori di polizia è espressamente prevista dalla legge interna solo in certe situazioni, tra le quali non è compreso l’arresto effettuato in forza di un m.a.e.. Invero, il diritto ...
Corte europea dei diritti dell’Uomo, sez. V, A.T. c. Lussemburgo, sent. del 9 aprile 2015

31/3/2015 - Italiana - Penale - Cassazione
Osta ad una pronuncia favorevole all’estradizione non solo la certezza ma anche il pericolo concreto che l’estradando venga sottoposto ad un trattamento avente un oggettivo carattere inumano o degradante. In particolare, va verificato se il sovraffollamento carcerario sia effettivamente riscontrabile nel Paese di destinazione dell’estradando (nella specie, la Serbia) e se assuma connotazioni tali da tradursi in un trattamento disumano, degradante o comunque tale da configurare la violazione di diritti fondamentali della persona, ai sensi dell'art. 698, co. 1, c.p.p. (nel caso di specie, ...
Corte di cassazione, sez. VI penale, sent. n. 13823 del 31 marzo 2015

24/3/2015 - Europea - Diritti fondamentali - Corte europea dei diritti dell'uomo
È stato violato l’art. 5, co. 1 lett. f) CEDU (Diritto alla libertà e alla sicurezza) da parte delle competenti autorità italiane in relazione al caso di un cittadino venezuelano detenuto per oltre un anno e sei mesi in attesa di estradizione. Infatti, la mancanza di complessità del caso e la natura del procedimento di estradizione non giustificano la lunghezza del periodo trascorso dal ricorrente in stato di detenzione. A nulla vale l'argomento del governo italiano per cui il ricorrente avrebbe potuto accelerare il processo, non opponendosi la sua estradizione. Invero, pur se tale oppos...
Corte europea dei diritti dell’uomo, sez. IV, sent. del 24 marzo 2015 Gallardo Sanchez c. Italia

3/3/2015 - Italiana - Penale - Cassazione
L’imputato già dichiarato contumace e poi espulso coattivamente dall’Italia, è in stato di legittimo impedimento qualora tale circostanza emerga dagli atti ovvero allorquando egli (o il suo difensore) si sono diligentemente attivati per darne comunicazione all’autorità giudiziaria procedente, anche nel medesimo giorno dell’udienza. Tale condizione non sussiste quando nel momento in cui è stata eseguita l'espulsione a suo carico l'imputato era ritualmente a conoscenza che di lì a qualche giorno si sarebbe celebrato il processo a suo carico, ma non ha dato notizia della sua sopravve...
Corte di cassazione, sez. III penale, sent. n. 9229 del 3 marzo 2015

13/2/2015 - Italiana - Penale - Cassazione
Nell’ambito della procedura estradizionale, l’espressa previsione dell’art. 709 c.p.p. rimette alla insindacabile scelta politica di competenza del Ministro della giustizia la decisione di sospendere o meno l’esecuzione dell’estradizione, stabilendo altresì che , sentita l’Autorità giudiziaria competente per il procedimento in corso nello Stato o per l’esecuzione della pena, possa eventualmente procedere alla consegna temporanea dell’estradando allo Stato richiedente ovvero convenire che la pena da scontare abbia ivi esecuzione. Discende, peraltro, da siffatta conformazione d...
Corte di cassazione, sez. VI penale, sent. n. 6488 del 13 febbraio 2015