Indice di recerca: Espulsione - D.lgs. 25 luglio 1998, n. 286 e succ. modificazioni: espulsione amministrativa

Sono state trovate 534 decisioni - Pagina 9 di 54

28/11/2016 - Italiana - Civile - Cassazione
Va annullato il decreto di espulsione per la mancata traduzione in lingua del provvedimento stesso poiché lesivo del diritto di difesa. Il decreto va altresì annullato, per eccesso di potere e per incompetenza dell'organo che lo ha emanato, poiché non contiene la sottoscrizione del Prefetto competente, né del Vice Prefetto vicario, organo incaricato, quale supplente, di esercitare le competenze spettanti al Prefetto impossibilitato (tali compiti non sono esercitabili da un terzo, essendo per altro necessaria la menzione della delega conferita al firmatario dell’atto amministrativo). Cort...
Corte di cassazione, ord. 28 novembre 2016, n. 24148

11/11/2016 - Italiana - Civile - Cassazione
L’allontanamento dal territorio nazionale deve sempre essere valutato caso per caso, poiché le misure espulsive degli stranieri, alla luce del nuovo sistema normativo contenuto negli artt. 13 e 14 del d.lgs. n. 286/1998 e successive modificazioni, non possono essere conseguenza automatica dell’inottemperanza ad un pregresso ordine di allontanamento disposto sotto il previgente regime giuridico dell’art. 14, comma 5 bis e ter, trattandosi di disposizione dichiarata in contrasto con i principi contenuti nella direttiva 115/2008/CE. Corte di cassazione, sez. VI, 11 novembre 2016, ord. n. 2...
Corte di cassazione, sez. VI civile, 11 novembre 2016, ord. n. 23112

8/11/2016 - Italiana - Civile - Cassazione
Soltanto nel caso di ingresso da un paese aderente all’accordo di Shengen il d.m. 26 luglio 2007 (recante “Modalità di presentazione della dichiarazione di presenza resa dagli stranieri per soggiorni di breve durata per visite, affari, turismo e studio di cui alla legge 28 maggio 2007, n. 68”) prevede il termine di otto giorni entro i quali rendere la dichiarazione di soggiorno. Diversamente, nel caso di ingresso diretto in Italia da un Paese extra Schengen lo straniero ha il dovere di rendere la dichiarazione di presenza all’atto del suo ingresso nel territorio dello stato presentand...
Corte di cassazione, sez. VI, 8 novembre 2016, ord. n. 22674

2/11/2016 - Italiana - Civile - Cassazione
L’art. 13, comma 7, del d.lgs. 25 luglio 1998, n. 286 impone tassativamente la traduzione del decreto di espulsione in lingua nota al cittadino straniero e tale necessario incombente non può esser evaso mediante traduzione in altra lingua anche se nota alla maggioranza degli abitanti del paese di origine dell'interessato, senza motivare l’effettiva conoscenza di questa lingua da parte dello straniero (nel caso di specie il decreto di espulsione era erroneamente stato tradotto in francese, lingua conosciuta nel paese d'origine dell'espellendo, anzi che in arabo, lingua ufficiale del medesi...
Corte di cassazione, sez. VI civile, ordinanza del 2 novembre 2016, n. 22145

16/9/2016 - Italiana - Civile - Merito
È nullo il provvedimento prefettizio di espulsione dello straniero dal territorio dello Stato, qualora all’espellendo venga consegnata una mera copia del decreto, priva della necessaria attestazione di conformità all’originale. Inoltre, la mancata traduzione del decreto di espulsione nella lingua propria del destinatario costituisce violazione dell’art. 13, co. 7, TUI, con conseguente nullità non sanabile del provvedimento, anche in presenza dell’attestazione di indisponibilità del traduttore, qualora la stessa non sia sufficientemente motivata (nel caso di specie, si ricade in que...
Corte di cassazione, sez. VI-1 civile, ord. n. 18268 del 16 settembre 2016

13/9/2016 - Italiana - Civile - Merito
Va annullato il decreto di espulsione adottato dal Prefetto, basato sul rigetto dell’istanza di rinnovo del permesso di soggiorno a causa dell’esistenza di condanne penali a carico dello straniero, risultato anche privo del passaporto, qualora le condanne per cui il permesso non è stato rinnovato abbiano beneficiato dell’indulto e del passaporto è stata poi accertata l’esistenza. Giudice di pace di Genova, ord. n. 807 del 13 settembre 2016 (n. 274) IL GIUDICE DI PACE DI GENOVA decidendo sul ricorso depositato ex art 13 comma 8 D.Lgs 286/1998 dallo straniero *** *** nato in Senegal il...
Giudice di pace di Genova, ord. n. 807 del 13 settembre 2016

1/8/2016 - Italiana - Amministrativo - Consiglio di Stato
Va confermata in appello la sentenza di primo grado che ha dichiarato che spetta al g. o. (e non al g.a.) la giurisdizione in ordine alla controversia riguardante l’espulsione amministrativa dello straniero anche se eseguita mediante ordine a lasciare il TN. Infatti, l’art. 13, co. 8, TUI, espressamente dispone che avverso il decreto di espulsione può essere presentato ricorso all’Autorità giudiziaria ordinaria. Consiglio di Stato, sez. III, sent. n. 3457 del 1 agosto 2016 (n. 271) Sul ricorso numero di registro generale 3674 del 2016, proposto dal signor E. K., rappresentato e difeso ...
Consiglio di Stato, sez. III, sent. n. 3457 del 1 agosto 2016

20/7/2016 - Italiana - Amministrativo - TAR
È inammissibile per difetto di giurisdizione del g.a. il ricorso avverso il provvedimento di trattenimento del ricorrente presso il CIE “A. Corelli” di Milano. Infatti, tale provvedimento costituisce una misura cautelare provvisoria, restrittiva della libertà personale, emessa dall’autorità di polizia, che è successivamente sottoposta a convalida da parte del g. d. p. Questo è competente, ex art. 13 TUI, per le impugnazioni proposte avverso il decreto di espulsione, quale atto che, come l’ordine di trattenimento, incide direttamente su diritti soggettivi, e appartiene pertanto a...
Tar Lombardia, sez. IV, sent. n. 1456 del 20 luglio 2016

8/7/2016 - Italiana - Amministrativo - TAR
È legittimo il rigetto dell’istanza volta ad ottenere il permesso di soggiorno, assieme all’ordine di lasciare il territorio nazionale, adottato sul presupposto del mancato riconoscimento dello status di rifugiato. Infatti, l’12, d.P.R. n. 394/1999, prevede che quando il permesso di soggiorno è rifiutato il questore avvisa l’interessato che, sussistendone i presupposti, si procederà nei suoi confronti per l’applicazione dell’espulsione ex art. 13 TUI, e gli concede un termine per lasciare volontariamente il territorio dello Stato, con l’avvertenza che, altrimenti, si procede...
Tar Lazio, sez. I-Ter, sent. n. 7840 dell’8 luglio 2016

5/7/2016 - Italiana - Amministrativo - TAR
È respinta l’istanza cautelare avverso il provvedimento di espulsione per motivi di sicurezza dello Stato, con divieto di rientro in Italia prima di 15 anni dall’esecuzione del provvedimento. Infatti, al sommario esame della fase cautelare, non sussistono i presupposti per l’accoglimento dell’istanza, tenuto conto del fatto che il provvedimento impugnato è stato già eseguito e dell’intervenuto accertamento della pericolosità sociale del ricorrente, che risulta avere frequentato siti di ispirazione jihadista, aventi scopi non compatibili con la sicurezza della Repubblica. Tar Lazi...
Tar Lazio, sez. I Ter, ord. n. 3628 del 5 luglio 2016