Indice di recerca: Espulsione - Espulsione a titolo di misura di sicurezza e sanzione sostitutiva o alternativa alla pena

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15/1/2018 - Italiana - Penale - Cassazione
Risulta legittima l’espulsione del condannato quale misura alternativa alla detenzione, a norma del d.lgs. n. 286 del 1998, art. 16, comma 5, qualora con il decreto di espulsione e poi con il giudizio svoltosi dinanzi al Tribunale di sorveglianza, sia stato logicamente evidenziato, a fronte dell’accertata tendenza a delinquere e a non rispettare l’autorità, che i legami dell’interessato con il territorio italiano non sono né stabili, né rientranti tra quelli protetti dal d.lgs. n. 286 del 1998, art. 19, comma 2.In particolare, con giudizio di fatto logicamente motivato, il Tribunale...
Corte di cassazione, sez. I, 15 gennaio 2018, n. 1543

15/1/2018 - Italiana - Penale - Cassazione
L’espulsione dello straniero, identificato, il quale sia stato condannato e si trovi detenuto in esecuzione di pena anche residua non superiore a due anni per reati non ostativi, prevista dal d.lgs. n. 286 del 1998, art. 16, comma 5, profondamente riscritto dalla legge n. 189 del 2002, art. 15 e ulteriormente integrato dalla l. n. 94 del 2009, art. 1, comma 22, lett. o), ha natura amministrativa e costituisce un’atipica misura alternativa alla detenzione, della quale è obbligatoria l’adozione in presenza delle condizioni fissate dalla legge, salve le situazioni di non espellibilità di ...
Corte di cassazione, sez. I, 15 gennaio 2018, n. 1544

7/12/2017 - Italiana - Penale - Cassazione
L’espulsione prevista dal d.lgs. n. 286 del 1998, art. 15, va annoverata tra le misure di sicurezza la cui applicazione presuppone l’accertamento della pericolosità dell’imputato.Pertanto, al di là della dichiarata incompatibilità tra sentenza di applicazione concordata della pena e applicazione di misure di sicurezza diverse dalla confisca (ex art. 445 c.p.p., comma 1), la motivazione della sentenza impugnata che ha riconosciuto la pericolosità sociale dell’imputato, risulta contraddittoria nella misura in cui allo stesso tempo ha ritenuto sussistenti i presupposti per concedere a...
Corte di cassazione, sez. II, 7 dicembre 2017, n. 54959

31/7/2017 - Italiana - Penale - Cassazione
Non può ritenersi corretta l’affermazione, posta quale premessa del provvedimento impugnato, della rigida tassatività delle ipotesi ostative all’espulsione, previste dal legislatore nell’art. 19, commi 1 e 2, del decreto legislativo n. 286 del 1998.Tale norma deve essere invece letta, in una prospettiva costituzionalmente orientata, alla luce dei principi affermati in materia dalla Corte EDU e dalla Corte costituzionale, in particolare nella sentenza n. 252 del 2001, che ha già evidenziato, in relazione al diritto alla salute, come la normativa sugli stranieri non esclude, ed anzi imp...
Corte di cassazione, sez. I, 31 luglio 2017, n. 38041

6/6/2017 - Italiana - Penale - Cassazione
L’espulsione dello straniero prevista dall’art. 16, comma 5, d.lgs. 25 luglio 1998, n. 286, è una misura alternativa alla detenzione prevista allo scopo di ridurre la popolazione carceraria, conseguentemente, non può essere disposta né eseguita se la pena detentiva sia stata interamente espiata.Corte di cassazione, sez. I, 6 giugno 2017, n. 24282(n. 291) Sul ricorso proposto da:avverso l'ordinanza n. 670/2016 TRIB. SORVEGLIANZA di GENOVA, del 18/05/2016sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. (Omissis) Rilevato in fatto e considerato in diritto 1. Con ordinanza emessa il 18 magg...
Corte di cassazione, sez. I, 6 giugno 2017, n. 24282

6/6/2017 - Italiana - Penale - Cassazione
Dal complesso delle norme interne e pattizie e dalle pronunce costituzionali in materia, in conformità alla norma interposta dell’art. 8 CEDU (secondo cui “ogni persona ha diritto al rispetto della sua vita privata e familiare, del suo domicilio e della sua corrispondenza”, né “può esservi ingerenza della pubblica autorità nell’esercizio di tale diritto se non in quanto tale ingerenza sia prevista dalla legge e in quanto costituisca una misura che, in una società democratica, è necessaria per la sicurezza nazionale, l’ordine pubblico, il benessere economico del paese, la prev...
Corte di cassazione, sez. II, sent. 6 giugno 2017, n. 27985

17/3/2017 - Italiana - Penale - Cassazione
La limitazione a soli cinque anni dell’efficacia dell’espulsione, ostativa al rientro nel paese dal quale lo straniero sia stato coattivamente allontanato, è riferibile soltanto all’espulsione disposta in via amministrativa, come indicato chiaramente nell’intitolazione del d.lgs. n. 286 del 1998, art. 13, richiamato dal successivo art. 16 e non è dunque applicabile ai casi in cui il provvedimento sia adottato in sostituzione della pena detentiva, quale sanzione penale, ipotesi per la quale sussiste la specifica regolamentazione contenuta nel citato art. 16 (in tal caso, la durata min...
Corte di cassazione, sez. I, 17 marzo 2017, n. 13130

6/3/2017 - Italiana - Penale - Cassazione
L’art. 13, comma 2, lett. b), TUI prevede l’espulsione per lo straniero che si trattenga nel territorio dello Stato senza avere richiesto il premesso di soggiorno nel termine prescritto ovvero quando il permesso di soggiorno sia scaduto da più di sessanta giorni e non ne sia stato chiesto il rinnovo.La norma trova applicazione anche nel caso di esistenza di un pregresso, valido permesso di soggiorno per motivi di turismo, poiché il trattenimento illegale nel territorio dello stato, legittimante l’espulsione, si ha quando tale permesso sia scaduto da più di sessanta giorni e non ne sia...
Corte di cassazione, sez. I, 6 marzo 2017, n. 10780

24/2/2017 - Italiana - Penale - Cassazione
L’espulsione dello straniero condannato e detenuto in esecuzione di pena, prevista dall’art. 16, comma quinto, del d.lgs. 25 luglio 1998, n. 286, è riservata alla competenza del giudice di sorveglianza, ha natura amministrativa e costituisce un’atipica misura alternativa alla detenzione, finalizzata ad evitare il sovraffollamento carcerario, della quale è obbligatoria l’adozione in presenza delle condizioni fissate dalla legge.Il regime dell’espulsione del condannato cittadino straniero, come risultante dal combinato disposto degli artt. 16, comma 5 e 19 d.lgs. 286/98, è peraltro ...
Corte di cassazione, sez. VII, ord. 24 febbraio 2017, n. 9327

14/11/2016 - Italiana - Penale - Cassazione
Va ritenuto corretto e motivato il giudizio sull’espulsione, avendo il giudicante proceduto a positiva valutazione della pericolosità in concreto del reo e correttamente inquadrato la disciplina dell’espulsione prevista nel caso di condanna per stupefacenti (art. 86 d.P.R. n. 309 del 1990) nell’ambito della più ampia disciplina contenuta nel d.lgs. n. 286 del 1998 (in particolare, art. 19, comma 2), in forza della quale, anche attraverso una interpretazione orientata al rispetto dei principi costituzionali e internazionali, l’espulsione non sarebbe consentita solo in presenza di una ...
Corte di cassazione, sez. IV penale, 14 novembre 2016, n. 47989