Indice di recerca: Espulsione - Limiti al potere di espulsione derivanti dal diritto internazionale

Sono state trovate 86 decisioni - Pagina 5 di 9

15/2/2012 - Italiana - Amministrativo - TAR
Va annullato il provvedimento con il quale l’Unità Dublino ha disposto il trasferimento in Grecia del ricorrente, cittadino dell’Afghanistan, per la disamina della sua domanda di protezione. Tale provvedimento risulta viziato sia per difetto di istruttoria sia per carenza di motivazione, in quanto il mancato ricorso alla clausola di sovranità di cui all’art. 3.2 del Reg. CE 343/03 non appare adeguatamente giustificato tenuto conto di quanto rappresentato da tempo da parte di organismi internazioni. Infatti, in Grecia, i richiedenti asilo incontrano serie difficoltà nell’accesso e ne...
Tar Lazio, sez. II-quater, sent. n. 1551 del 15 febbraio 2012

24/1/2012 - Italiana - Civile - Merito
Deve essere accordata la protezione sussidiaria al cittadino turco di etnia curda dovendosi ritenere che sussista per lo stesso, in caso di rientro nel Paese di origine, il rischio di subire ancora un trattamento inumano in ragione della sua appartenenza alla minoranza curda e della sua pregressa attività politica e comunque di subire gravi conseguenze personali sul piano dell’equilibrio psicofisico. Corte d’appello di Milano, sent. n. 278 del 24 gennaio 2012 SVOLGIMENTO DEL PROCESSO Con sentenza n. 440/10 del 14-1-2010 il Tribunale di Milano, respingeva il ricorso proposto da *** ***, ci...
Corte d’appello di Milano, sent. n. 278 del 24 gennaio 2012

17/1/2012 - Europea - Diritti fondamentali - Corte europea dei diritti dell'uomo
L’espulsione disposta dal Regno Unito verso la Giordania dello straniero è contraria all’art. 6 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo (diritto ad un equo processo) quando vi sia il concreto rischio che, nel processo che lo riguarda, le prove potrebbero venire estorte attraverso la tortura. Corte europea dei diritti dell’uomo, sez. IV, sent. 17 gennaio 2012, A. Q. – Regno Unito. In the case of Othman (Abu Qatada) v. the United Kingdom, The European Court of Human Rights (Fourth Section), sitting as a Chamber composed of: Lech Garlicki, President, Nicolas Bratza, Ljiljana Mi...
Corte europea dei diritti dell’uomo, sez. IV, sent. 17 gennaio 2012

20/9/2011 - Europea - Diritti fondamentali - Corte europea dei diritti dell'uomo
Costituirebbe una violazione dell’art. 8 della CEDU l’esecuzione dell’ordine di espulsione verso la Nigeria del cittadino straniero condannato, durante la minore età, per il reato di violenza sessuale di gruppo ai danni di una minorenne. La misura dell’espulsione è sproporzionata rispetto allo scopo di prevenire il disordine ed il crimine, se si considera la giovane età del ricorrente all’epoca della commissione del delitto, la sua corretta condotta durante la detenzione, la convivenza con la madre cittadina britannica, il percorso di studi universitari e, in generale, gli sforzi ...
Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, Sez. IV, Sentenza del 20 settembre 2011

9/12/2010 - Europea - Diritti fondamentali - Corte europea dei diritti dell'uomo
Non contrasta con il diritto al rispetto della vita familiare, previsto dall’art. 8 CEDU, la decisione della Svizzera di espellere verso il paese di origine il cittadino turco che, sebbene abbia una famiglia in Svizzera, non si è mai conformato alle regole del paese ospitante né ha dimostrato alcuna volontà di integrarsi. Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, Sentenza del 9 dicembre 2010, G. – Svizzera. En l’affaire Gezginci c. Suisse, La Cour européenne des droits de l’homme (première section), siégeant en une chambre composée de : Christos Rozakis, président, Nina Vajić, El...
Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, Sentenza del 9 dicembre 2010

2/9/2010 - Europea - Diritti fondamentali - Corte europea dei diritti dell'uomo
La Francia violerebbe l’art. 3 della CEDU se eseguisse il provvedimento di espulsione verso la Bielorussia dei coniugi originari di quel paese, dove il marito è stato membro attivo del Fronte popolare bielorusso, partito di opposizione del Presidente Loukachenko, e per tale motivo entrambi sarebbero esposti ad atti persecutori. Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, Sez. V, Sentenza del 2 settembre 2010. Y.P., L.P. – Francia. En l’affaire Y.P. et L.P. c. France, La Cour européenne des droits de l’homme (cinquième section), siégeant en une chambre composée de: Peer Lorenzen, prési...
Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, Sez. V, Sentenza del 2 settembre 2010

20/7/2010 - Europea - Diritti fondamentali - Corte europea dei diritti dell'uomo
Il Regno dei Paesi Bassi violerebbe l’art. 3 della CEDU se eseguisse l’espulsione verso il proprio paese di origine del cittadino libico, richiedente asilo a motivo del suo attivo coinvolgimento in un gruppo di opposizione alle autorità statali. Dalle fonti in possesso della Corte risulta che la situazione dei diritti umani in Libia continua a creare forti preoccupazioni, in particolare per quanto riguarda la posizione dei detenuti, soggetti ad un reale rischio di essere sottoposti a torture o maltrattamenti contrari alla Convenzione. Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, Sez. III, Sente...
Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, Sez. III, Sentenza del 20 luglio 2010

20/7/2010 - Europea - Diritti fondamentali - Corte europea dei diritti dell'uomo
L’espulsione della richiedente asilo di origine afgana verso il suo paese di origine la esporrebbe al concreto rischio di subire maltrattamenti contrari all’art. 3 della CEDU da parte del marito, della propria famiglia e della società civile. La ricorrente, infatti, giunta in Svezia assieme al marito per sfuggire alle persecuzioni motivate dall’appartenenza del coniuge al partito comunista, ha poi chiesto il divorzio dal marito stesso ed ha allacciato una nuova relazione sentimentale. Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, Sez. III, Sentenza del 20 luglio 2010. N. – Svezia. - Testo in...
Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, Sez. III, Sentenza del 20 luglio 2010

1/6/2010 - Europea - Diritti fondamentali - Corte europea dei diritti dell'uomo
Il Regno dei Paesi Bassi non violerebbe gli articoli 3 e 8 della CEDU se eseguisse il provvedimento di espulsione del cittadino congolese richiedente asilo. Il ricorrente non ha infatti dimostrato che, dopo il lungo tempo trascorso dalla sua partenza dal Congo, le autorità statali potrebbero ancora attuare comportamenti contrari all’art. 3 citato, a motivo della sua appartenenza ad un gruppo di opposizione. Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, Sez. III, Sentenza del 1 giugno 2010. M. – Paesi Bassi. In the case of Mawaka v. the Netherlands, The European Court of Human Rights (Third Secti...
Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, Sez. III, Sentenza del 1 giugno 2010

28/5/2010 - Italiana - Penale - Cassazione
Una richiesta della Corte europea dei diritti dell’uomo rivolta al Governo italiano di soprassedere, fino a nuovo ordine, all'esecuzione di un provvedimento d'espulsione, sebbene abbia la forma dell'auspicio, costituisce una inibizione obbligatoria. Da tale pronuncia deriva per ogni articolazione istituzionale della Repubblica la necessità di verificare il rigoroso rispetto dell'art. 3 della CEDU e, specificamente, per ogni organo giurisdizionale competente a deliberare decisioni che comportano trasferimenti di persone verso la Tunisia, il dovere di individuare e adottare, in caso di ritenu...
Corte di Cassazione, Sez. VI Penale, Sent. n. 20514 del 28 maggio 2010