9/9/2021 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di giustizia dell’Unione europea
Nel caso in cui un richiedente asilo, entrato nel territorio dello Stato membro nel quale si trova il figlio minorenne non coniugato, intenda trarre dallo status di protezione sussidiaria ottenuto da quest’ultimo il diritto d’asilo ai sensi della legislazione nazionale, che concede un simile diritto alle persone di cui all’articolo 2, lett. j), terzo trattino, della direttiva 2011/95 /UE, la data rilevante per valutare se il figlio beneficiario sia un «minore» è quella in cui il padre ha, anche informalmente, depositato la propria domanda di protezione.La nozione di «familiare» agl...
Corte di giustizia dell’Unione europea, 9 settembre 2021, causa C-768/19, Bundesrepublik Deutschland (Membre de la famille)
2/9/2021 - Italiana - Civile - Cassazione
Al fine di dare concreta attuazione del diritto al rispetto della vita privata e familiare di cui all’art. 8 CEDU, come interpretato dalla Corte europea dei diritti dell’uomo, in materia di protezione umanitaria, il giudice deve tener conto, quale fattore concorrente ma non esclusivo di un’eventuale situazione di vulnerabilità, anche dell’esistenza e della consistenza dei legami familiari del richiedente in Italia, effettuando un bilanciamento tra il pericolo di danno alla vita familiare e l'interesse statale al controllo dell'immigrazione. Corte di cassazione, sez. II civile, 2 sette...
Corte di cassazione, sez. II civile, 2 settembre 2021, n. 23834
2/9/2021 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
I cittadini di paesi terzi vittime di violenza domestica da parte del coniuge cittadino dell’Unione e che rientrano nell’ambito applicativo della direttiva 2004/38 non si trovano, ai fini dell’applicazione del principio della parità di trattamento di cui all’art. 20 della Carta dei diritti fondamentali, in una situazione comparabile rispetto ai cittadini di paesi terzi vittime di violenza domestica commessi dal coniuge cittadino di un paese terzo e che rientrano nell’ambito applicativo della direttiva 2003/86, per quanto riguarda il mantenimento del loro diritto a soggiornare nello ...
Corte di giustizia dell’Unione europea (GS), 2 settembre 2021, causa C-930/19, Stato belga (Droit de séjour en cas de violence domestique)
2/9/2021 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di giustizia dell’Unione europea
Una misura nazionale che riduce da 18 a 15 anni il limite di età perché il figlio di un lavoratore turco residente legalmente nel territorio dello Stato Ue ospitante possa presentare una domanda di ricongiungimento familiare costituisce una «nuova restrizione» all’esercizio della libera circolazione dei lavoratori in tale Stato membro ai sensi dell’art. 13 della decisione n. 1/80 del consiglio di associazione del 19 settembre 1980 relativa allo sviluppo dell’associazione tra la Comunità economica europea e la Turchia. Tale restrizione può tuttavia essere giustificata se idonea a pe...
Corte di giustizia dell’Unione europea, 2 settembre 2021, causa C-379/20, Udlændingenævnet
1/9/2021 - Italiana - Amministrativo - TAR
È annullato il provvedimento che, attribuendo valore decisivo all’interruzione del rapporto coniugale intervenuta nelle more del procedimento, nega il rilascio del permesso di soggiorno per motivi familiari allo straniero giunto in Italia per ricongiungersi con la moglie senza valutare le nuove circostanze tempestivamente allegate dallo stesso (titolarità di un rapporto di lavoro, situazione abitativa) a sostegno di una richiesta di conversione della domanda originaria, volta ad ottenere il permesso di soggiorno per motivi familiari, in quella volta ad ottenere il permesso per lavoro subor...
TAR Napoli, sez. VI, 1 settembre 2021, n. 5686
9/7/2021 - Europea - Diritti fondamentali - Corte europea dei diritti dell'uomo
Imponendo al beneficiario di una forma nazionale di protezione di carattere temporaneo un periodo di attesa di tre anni per inoltrare la domanda di ricongiungimento con la propria moglie, la Danimarca ha violato l’art. 8 CEDU. Infatti, anche se gli Stati hanno un ampio margine nel prevedere requisiti di carattere “temporale” , la discrezionalità non è però illimitata e, nell’ottica di proporzionalità della misura nonché di applicazione concreta ed effettiva delle prescrizioni della Convenzione, quando il periodo di attesa del ricongiungimento familiare supera i due anni, il prolun...
Corte europea dei diritti dell’uomo, GC, 9 luglio 2021, ric. n. 6697/18, M.A. c. Danimarca
8/7/2021 - Italiana - Amministrativo - CGA Regione siciliana
Dagli artt. 17, co. 1, e 23, co. 1 e 2, d.lgs. n. 142/2015 si evince che la revoca delle misure di accoglienza può essere disposta anche quando incide sulla posizione di soggetti vulnerabili, in particolare minori d’età, purché la loro situazione sia tenuta in considerazione nell’ambito di un giudizio di bilanciamento. A tale ultimo riguardo, non si può ritenere che il decreto che dispone la revoca delle misure di accoglienza nei confronti di richiedenti protezione genitori di un minore nato in Italia e responsabili di gravi condotte (art. 23, lett. e), d.lgs. cit.) non abbia tenuto co...
Consiglio di giustizia amministrativa per la Regione siciliana, 8 luglio 2021, n. 655
3/6/2021 - Italiana - Penale - Cassazione
La concessione del permesso di soggiorno successiva all’ordine di espulsione ma fondata su circostanze preesistenti equivale a un disconoscimento delle condizioni vincolanti per l’adozione del provvedimento espulsivo che priva di valenza offensiva l’inosservanza dello stesso ordine. Ne segue che non è punibile per essersi trattenuta sul territorio nazionale in violazione dell’ordine di espulsione (art. 14, co. 5-ter, TUI) la straniera che, successivamente a tale provvedimento, è stata autorizzata a permanere in Italia per due anni nell’interesse della figlia minore.[Nella fattispec...
Corte di cassazione, sez. I penale, 3 giugno 2021, n. 21851
25/5/2021 - Italiana - Amministrativo - Consiglio di Stato
È annullato il provvedimento che dichiara irricevibile l’istanza di conversione del permesso per motivi familiari (art. 29, co. 6 e art. 31, co. 3 TUI) in permesso per motivi di studio nel caso di uno straniero giunto in Italia in ragione delle gravi condizioni di salute di un componente del nucleo familiare. Da un lato, infatti, non vi è nessuna indicazione che induca a ritenere che, il combinato disposto dell’art. 31 co. 1 e 32 co. 1, si riferisca alla condizione del figlio dello straniero titolare di “ordinario” permesso di soggiorno. Dall’altro è necessario interpretare le nor...
Consiglio di Stato, sez. III, 25 maggio 2021, n. 4051
16/4/2021 - Italiana - Amministrativo - TAR
Il permesso per assistenza minori ha carattere eccezionale e necessariamente temporaneo, circostanze che ne escludono la convertibilità in un permesso di natura più stabile. Tuttavia, il soggiorno trascorso in Italia dallo straniero a tale titolo non può essere irrilevante per l’ordinamento, perché determina una stabilizzazione di fatto della posizione dell’interessato che sarebbe irragionevole e ingiusto trascurare in ossequio alla precarietà del permesso originariamente ottenuto. Ne segue che, sussistendone gli altri requisiti e in assenza di cause ostative, il soggiorno del titolar...
TAR Sicilia, sez. IV (Catania), 16 aprile 2021, n. 1218