Indice di recerca: Unione europea - Libera circolazione delle persone, protezione internazionale, immigrazione

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30/9/2003 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia delle CE
Uno Stato membro può riservare ai propri cittadini impieghi nella pubblica amministrazione, ed in particolare posti di capitano e comandante in seconda di navi della marina mercantile battenti la sua bandiera, solo a condizione che i poteri d’imperio loro attribuiti vengano effettivamente esercitati in modo abituale e non rappresentino una parte molto ridotta delle loro attività. (5/2003) Corte di giustizia delle CE, Sentenza della Corte 30 settembre 2003 nel procedimento C-405/01, avente ad oggetto la domanda di pronuncia pregiudiziale proposta alla Corte, a norma dell’articolo 234 CE, ...
Corte di giustizia delle CE, Sentenza della Corte 30 settembre 2003

23/9/2003 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia delle CE
La normativa comunitaria riconosce al cittadino di un paese terzo coniugato con il lavoratore cittadino dell’Unione il diritto alla libera circolazione purché soggiorni legalmente in uno Stato membro nel momento in cui avviene il suo trasferimento in un altro Stato membro verso cui il cittadino dell’Unione emigra o è emigrato. Tuttavia, anche nel caso in cui il coniuge del cittadino comunitario non soggiorni legalmente in uno Stato membro nel momento in cui avviene il suo trasferimento in un altro Stato membro, purché il matrimonio sia autentico e non contratto ai fini di eludere la nor...
Corte di giustizia delle CE, Sentenza della Corte 23 settembre 2003.

9/1/2003 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia delle CE
Sussiste il diritto di soggiorno dei membri della famiglia di un lavoratore deceduto solo se il periodo di due anni di residenza ininterrotta del lavoratore, previsto dal regolamento (CEE) della Commissione 29 giugno 1970, n. 1251, è immediatamente precedente il decesso dello stesso. (2/2003) Corte di Giustizia delle Comunità europee, Quinta sezione, sentenza del 9 gennaio 2003 nel procedimento C-257/2000, avente ad oggetto la domanda di pronuncia pregiudiziale proposta alla Corte, a norma dell’articolo 234 CE, dall’Immigration Appeal Tribunal (Regno Unito), nella causa dinanzi ad esso p...
Corte di Giustizia delle Comunità europee, Quinta sezione, sentenza del 9 gennaio 2003

26/11/2002 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia delle CE
Uno Stato membro può legittimamente adottare, nei confronti di un lavoratore migrante cittadino di un altro Stato membro, provvedimenti di polizia amministrativa che limitano il diritto di soggiorno di tale lavoratore a una parte del territorio nazionale, a condizione che ciò sia giustificato da motivi di ordine pubblico o di pubblica sicurezza, basati sul suo comportamento individuale e che tale comportamento, quando è opera di propri cittadini, dia luogo a provvedimenti repressivi o ad altri provvedimenti concreti ed effettivi volti a combatterlo. (6/2002) Corte di giustizia delle CE, sen...
Corte di giustizia delle CE, sentenza del 26 novembre 2002 nel procedimento C-100/01

17/9/2002 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia delle CE
I figli di un cittadino dell’Unione europea stabiliti in uno Stato membro ove il genitore si avvalga del diritto di soggiorno in quanto lavoratore migrante nello Stato membro medesimo godono del diritto di soggiornare in tale Stato al fine di ivi seguire corsi di insegnamento generale. La circostanza che il matrimonio tra i genitori del figlio di cui trattasi sia stato medio tempore sciolto, la circostanza che solamente uno dei genitori sia cittadino dell’Unione e che tale genitore non sia più lavoratore migrante nello Stato membro ospitante ovvero la circostanza che i figli non siano ess...
Corte di giustizia delle CE, sentenza 17 settembre 2002 nel procedimento C-413/99

25/7/2002 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia delle CE
Uno Stato membro non può respingere alla frontiera il cittadino di un paese terzo, coniugato con un cittadino di uno Stato membro, che tenti di entrare nel suo territorio senza essere in possesso di una carta d’identità o di un passaporto validi o, se del caso, di un visto, quando il detto coniuge può provare la sua identità nonché il legame coniugale e se non esistono elementi in grado di stabilire che egli rappresenti un pericolo per l’ordine pubblico, la sicurezza pubblica o la sanità pubblica ai sensi degli articoli 10 della direttiva 68/360 e 8 della direttiva 73/148.?- Uno Stat...
Corte di giustizia delle CE, sentenza del 25 luglio 2002.

11/7/2002 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia delle CE
Il diritto comunitario, letto anche alla luce dell’articolo 8 delle Convenzione europea dei diritti dell’uomo, osta a che uno Stato membro neghi il diritto di soggiorno al coniuge extracomunitario di un proprio cittadino, la cui attività consiste nel fornire servizi a destinatari stabiliti in altri Stati membri, fatti salvi i casi in cui tale diniego sia motivato da ragioni di ordine e sicurezza pubblica. (4/2002) Corte di giustizia delle CE, sentenza 11 luglio 2002 nella Causa C-60/00, Carpenter – Secretary of State for the Home Department. Causa principale 13. Il 18 settembre 1994 la ...
Corte di giustizia delle CE, sentenza 11 luglio 2002 nella Causa C-60/00

16/5/2002 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia delle CE
La Repubblica Italiana, mantenendo in vigore l’articolo 12, comma 1, della Legge 8 marzo 1991, n. 81, legge quadro per la professione di maestro di sci e ulteriori disposizioni in materia di ordinamento della professione di guida alpina, che subordina alla condizione di reciprocità il riconoscimento del diploma di maestro di sci, è venuta meno agli obblighi che le incombono in forza della direttiva del Consiglio 18 giugno 1992, 92/51/CEE. (3/2002) Corte di Giustizia delle CE, Sez. IV sentenza 16 maggio 2002 nella causa C-142/01, Commissione – Repubblica Italiana. 1. Con atto depositato p...
Corte di Giustizia delle CE, Sez. IV sentenza 16 maggio 2002

31/5/2001 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia delle CE
Le disposizioni del TULPS che richiedono il possesso della cittadinanza italiana da parte di chi svolge l’attività di guardia giurata contrastano con i principi del diritto comunitario. (3/2001) Corte di Giustizia delle CE, V Sezione, del 31 maggio 2001 nella causa C-283/99. Commissione delle Comunità europee contro Repubblica italiana. 1. Con atto depositato presso la cancelleria della Corte il 29 luglio 1999 la Commissione delle Comunità europee ha presentato, ai sensi dell’art. 226 CE, un ricorso diretto a far dichiarare che la Repubblica italiana, disponendo che: le attività di sic...
Corte di Giustizia delle CE, V Sezione, del 31 maggio 2001

20/2/2001 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia delle CE
Hanno la cittadinanza britannica, ai sensi del diritto comunitario, i cittadini del Regno Unito, definiti tali nella dichiarazione del 1982 allegata all’atto finale del Trattato relativo all’adesione alle Comunità europee del Regno di Danimarca, dell’Irlanda e del Regno Unito di Gran Bretagna ed Irlanda del Nord. (2/2001) Corte di giustizia delle CE , Causa C-192/99 del 20 febbraio 2001. The Queen/Secretary of State for the Home Department, ex parte: Manjit Kaur. Con ordinanza 14 aprile 1999, pervenuta alla Corte il 25 maggio seguente, la High Court of Justice (England & Wales), Queenâ€...
Corte di giustizia delle CE , Causa C-192/99 del 20 febbraio 2001