Indice di recerca: Unione europea - Fonti

Sono state trovate 46 decisioni - Pagina 4 di 5

3/5/2007 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia delle CE
La decisione quadro del Consiglio del 13 giugno 2002, relativa al mandato d’arresto europeo e alle procedure di consegna tra Stati membri di una persona ricercata ai fini dell’esercizio di un’azione penale o dell’esecuzione di una pena o una misura di sicurezza privative della libertà, è valida tanto sotto l’aspetto dello strumento giuridico adoperato per la sua adozione, tanto sotto i profili di legalità e di non discriminazione, relativamente all’eliminazione, da essa operata, del principio della doppia incriminazione per alcune categorie di reati in essa elencati. Corte di Gi...
Corte di Giustizia delle Comunità europee, Grande Sezione, Sentenza del 3 maggio 2007

9/1/2007 - Italiana - Amministrativo - TAR
È legittima l’ammissione al voto da parte della Commissione elettorale di Cagliari di quattro cittadini polacchi in occasione dell’elezione del sindaco. È stata infatti applicata la norma che prevede l’ammissione al voto, su richiesta di coloro che hanno acquistato il diritto elettorale, anche in deroga al termine di trenta giorni antecedenti alla data delle elezioni concesso per poter modificare le liste elettorali. Sarebbe contrario al principio costituzionale di uguaglianza interpretare tale disposizione, volta a favorire l’esercizio del diritto di voto, come indirizzata ai soli c...
Tar Sardegna, Sez. II, Sent. n. 4 del 9 gennaio 2007

14/11/2006 - Europea - Diritti fondamentali - Corte europea dei diritti dell'uomo
Il Regno Unito è condannato a risarcire i danni patrimoniali e non patrimoniali per non aver garantito un giudizio da parte di un organo indipendente ed imparziale alla cittadina di origine etiope alla quale, dopo essere stato concesso asilo politico, furono offerti alloggio e benefici fiscali. Gli stessi le vennero tuttavia tolti poiché ella non ne richiese il rinnovo entro il termine fissato. L’organo giudicante non ha correttamente valutato come “giusta causa” la mancanza di familiarità della ricorrente con le leggi nazionali e con la lingua inglese. Corte europea dei diritti dell...
Corte europea dei diritti dell’uomo, Sez. IV, Sentenza del 14 novembre 2006

12/9/2006 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia delle CE
È infondato il ricorso promosso dal Regno di Spagna e teso a dimostrare la violazione da parte del Regno Unito degli artt. 189 CE, 190 CE, 17 CE e 19 CE, per aver adottato nel 2003 una legislazione contenente l’estensione del diritto di voto attivo e passivo alle elezioni del Parlamento europeo a quei cittadini di Gibilterra che siano in possesso di condizioni che indichino un legame specifico con il territorio per il quale le elezioni sono organizzate. Lo Stato convenuto era tenuto ad adottare la legislazione per cui è causa per conformarsi alla sentenza del 1999 della Corte europea dei D...
Corte di Giustizia delle Comunità europee, Grande Sezione, Sentenza del 12 settembre 2006

12/9/2006 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia delle CE
I cittadini olandesi residenti ad Aruba che si sono visti rifiutare l’iscrizione nelle liste elettorali per l’elezione del Parlamento europeo per il fatto di risiedere in un paese territorio d’oltremare (PTOM), devono essere considerati come cittadini dell’Unione europea, quindi è ad essi applicabile la seconda parte del Trattato relativa alla cittadinanza dell’Unione. Tuttavia, allo stato attuale del diritto comunitario, in mancanza di norme specifiche, la disciplina su chi possieda il diritto di elettorato attivo e passivo, rientra nella competenza dei singoli Stati membri. I Paes...
Corte di Giustizia delle Comunità europee, Grande Sezione, Sentenza del 12 settembre 2006

27/6/2006 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia delle CE
È respinto il ricorso presentato dal Parlamento europeo e teso all’annullamento dell’art. 4, nn. 1, ultimo comma, e 6, nonché dell’art. 8 della direttiva del Consiglio 2003/86/CE del 22 settembre 2003, relativa al diritto al ricongiungimento familiare dei cittadini di paesi terzi, in quanto contrasterebbe con i diritti fondamentali, quali quello all’unità familiare e al divieto di discriminazione basato sull’età. L’art. 4 n. 1 prevede che, nel caso in cui un minore di età superiore ai dodici anni giunga non accompagnato sul territorio di uno Stato membro al fine di ricongiunge...
Corte di Giustizia delle Comunità europee, Grande Sezione, Sentenza del 27 giugno 2006

23/2/2006 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia delle CE
Il Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda è riconosciuto inadempiente alle sue obbligazioni, e perciò condannato alle spese, per non aver recepito nel proprio ordinamento interno la Direttiva del Consiglio 2001/55/CE del 20 luglio 2001, relativa agli standard minimi di protezione temporanea in caso di afflusso di massa di immigrati e alle misure per promuovere un bilanciamento degli sforzi tra i paesi membri nel ricevere queste persone e sostenerne le conseguenze. Corte di Giustizia delle Comunità, Sez. VI, Sentenza del 23 febbraio 2006, nella causa C-455/04 avente ad oggetto un ricorso per...
Corte di Giustizia delle Comunità, Sez. VI, Sentenza del 23 febbraio 2006

19/7/2005 - Italiana - Civile - Merito
Se la normativa di cui al D.lgs. 286/1998 sull'immigrazione non si applica ai cittadini di stati già membri dell'Ue in via analogica tale esclusione deve applicarsi, stante l'identità di ratio, anche ai cittadini degli stati candidati, il cui ingresso nell'Ue sia già fissato a data certa e rispetto a cui esiste già una regolamentazione della libera circolazione. Giudice di pace di Messina, decreto del 19 luglio 2005. Con ricorso depositato in cancelleria in data 30.06.05 da xx, nel rispetto del d.lgs. 286/1998 in opposizione al Decreto di espulsione dal Territorio Nazionale con accompagnam...
Giudice di pace di Messina, decreto del 19 luglio 2005

11/12/2003 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia delle CE
Un operatore economico appartenente ad un Paese membro non può essere soggetto ad un obbligo di iscrizione nell'albo degli artigiani che ritarda, complica o rende più onerosa la prestazione dei suoi servizi nello Stato membro ospitante, qualora siano soddisfatte le condizioni previste dalla direttiva di riconoscimento delle qualifiche professionali applicabile per l'esercizio di tale attività nel detto Stato membro. Il solo fatto che un operatore economico stabilito in uno Stato membro fornisca servizi identici o simili in modo ripetuto o più o meno regolare in un altro Stato membro senza ...
Corte di Giustizia delle Comunità europee, Sez. V, sentenza dell’11 dicembre 2003

27/4/1999 - Italiana - Amministrativo - TAR
Direttiva comunitaria concernente il sistema generale di riconoscimento dei diplomi di istruzione superiore, ai fini dell’esercizio di una professione – Parziale attuazione, da parte dello Stato italiano, della direttiva in assenza delle disposizioni regolamentari per l’esecuzione del decreto legislativo di recepimento. Corte di Giustizia delle Comunità europee – Proposizione della questione interpretativa per la valutazione di contrasto tra normativa nazionale e direttiva comunitaria: non occorre, sussistendo il potere cognitivo e dispositivo del giudice nazionale in ordine alla even...
TAR Lazio, Sez. 1°, 27 aprile 1999 n. 957