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Risultati della ricerca per: “Asilo/Protezione internazionale e umanitaria/Tratta”

Sono state trovate 1203 decisioni - pagina Pagina 1 di 121

4/4/2024 - Europea - Diritti fondamentali - Corte europea dei diritti dell'uomo
La Polonia ha violato l’art. 3 CEDU e l’art. 4 del Protocollo n. 4 per aver respinto alla frontiera tra il 2016 e il 2017 quattro richiedenti asilo, nel contesto di una più ampia politica adottata al confine con l’Ucraina. Corte europea dei diritti dell’uomo, 4 aprile 2024, ric. n. 54029/17, 54117/17, 54128/17, et 54255/17, Sherov e a. c. Polonia(n. 454) Sintesi Nel caso sottoposto alla Corte EDU, quattro cittadini del Tajikistan tentavano ripetutamente di entrare in Polonia attraverso il valico con l’Ucraina tra il 2016 e il 2017, senza mai essere ammessi in territorio polacco. I r...
Corte europea dei diritti dell’uomo, 4 aprile 2024, ric. n. 54029/17, 54117/17, 54128/17, et 54255/17, Sherov e a. c. Polonia

27/3/2024 - Italiana - Amministrativo - TAR
È accolto il ricorso del titolare di un permesso per protezione speciale di cui al combinato disposto degli artt. 32, co. 3, d.lgs. n. 25/2008 e 19, co. 1.1, TUI in corso di validità al momento dell’entrata in vigore del DL n. 20/2023 che si è visto negare la conversione del titolo in permesso per motivi di lavoro. Nel negare la conversione, la PA non ha fatto corretta applicazione della norma transitoria di cui all’art. 7, co. 3, DL cit., con conseguente annullamento del diniego e obbligo di assumere una nuova determinazione. Nonostante la soccombenza, le spese di lite vengono integral...
TAR Veneto, sez. I, 27 marzo 2024, n. 588

15/3/2024 - Italiana - Civile - Cassazione
In materia di protezione internazionale, gli atti di violenza domestica, quali limitazioni al godimento dei diritti umani fondamentali (art. 3 della Convenzione di Istanbul dell’11 maggio 2011), quando non si configurino quali atti persecutori, possono integrare i presupposti per il riconoscimento della protezione sussidiaria in termini di rischio effettivo di “danno grave” per “trattamento inumano o degradante” da agente privato, qualora risulti che le autorità statuali non contrastino tali condotte o non forniscano protezione contro di esse, in quanto frutto di regole consuetudina...
Corte di cassazione, sez. I civile, 15 marzo 2024, n. 409

15/3/2024 - Italiana - Amministrativo - TAR
La disciplina transitoria contenuta nell’art. 7, co. 3, DL n. 20/2023 sottopone i permessi di soggiorno in corso di validità al momento della entrata in vigore della nuova disciplina al regime normativo previgente, inclusa la possibilità di conversione. È pertanto accolto il ricorso avverso il diniego di conversione in permesso per motivi di lavoro del titolo di protezione speciale in corso di validità al momento della modifica normativa, benché l’istanza di conversione sia stata proposta successivamente. Le spese vengono tuttavia compensate in ragione della novità della questione.T...
TAR Lombardia, sez. III, 15 marzo 2024, n. 793

14/3/2024 - Italiana - Amministrativo - TAR
È illegittima la revoca delle misure di accoglienza [nella specie motivata sull’autosufficienza economica del richiedente protezione desunta dalla conclusione di contratti di lavoro] che non sia stata preceduta dalla comunicazione dell'avvio del procedimento, stanti le gravi conseguenze che il provvedimento può determinare per il godimento dei diritti fondamentali del richiedente. Al riguardo, la PA non può giustificare l’omissione della comunicazione invocando un generico interesse alla salvaguardia della spesa derivante dall’accoglienza che non integra ex se quelle ragioni di urge...
TAR Toscana, sez. II, 14 marzo 2024, n. 291

6/3/2024 - Italiana - Amministrativo - TAR
L’Amministrazione non può negare il rilascio del titolo di viaggio ex art. 24, co. 2, d.lgs. 251/2007 al titolare di protezione sussidiaria richiamandosi ai rilievi della Commissione territoriale che aveva ritenuto non credibili alcuni profili del suo racconto, gli stessi che l’interessato ora allega quali “fondate ragioni” che non rendono praticabile la richiesta del documento di viaggio alle autorità diplomatiche del Paese di cittadinanza.[Nella fattispecie, l’istante proviene da un Paese che attualmente, per fatto notorio, è afflitto da una condizione di guerra civile e ha rapp...
TAR Lazio, sez. I ter, 6 marzo 2024, n. 4557

5/3/2024 - Italiana - Civile - Cassazione
La violazione dell’obbligo di preliminare informativa circa la possibilità di chiedere protezione internazionale comporta la nullità del provvedimento che aveva disposto il respingimento dello straniero, posto che tale informativa è funzionale ad assicurare al cittadino straniero l’effettivo diritto ad avvalersi delle procedure per il riconoscimento della protezione internazionale.Corte di cassazione, sez. I civile, 5 marzo 2024, n. 5907(n. 454) ORDINANZA sul ricorso n. 27665-2022 r.g. proposto da: - OMISSIS , nato in – OMISSIS - , il – OMISSIS-, rappresentato e difeso in virtù di ...
Corte di cassazione, sez. I civile, 5 marzo 2024, n. 5907

5/3/2024 - Italiana - Amministrativo - TAR
È rinviata alla Corte di giustizia (art. 267 TFUE) la questione del se la revoca totale delle misure di accoglienza a titolo sanzionatorio (art. 20 direttiva accoglienza come risultante dall’interpretazione della stessa Corte) non possa essere disposta anche nel caso in cui, a seguito di motivato giudizio individuale, relativo anche alla necessità e proporzionalità della misura, la revoca deriva dalla sopravvenuta carenza dei presupposti di ammissione all’accoglienza, in particolare, in ragione del rifiuto da parte del cittadino straniero, sulla base di motivi che non attengono alla sod...
TAR Lombardia. sez. I, 5 marzo 2024, n. 625

29/2/2024 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di giustizia dell’Unione europea
La facoltà attribuita agli Stati membri di negare lo status di rifugiato qualora il richiedente, in una domanda di protezione successiva, invochi un rischio di persecuzioni fondato su circostanze determinate da sé medesimo dopo la partenza dal paese di origine di cui all’art. 5, par. 3, dir. 2011/95/UE va interpretata restrittivamente e non ammette, in particolare, che gli Stati subordinino il riconoscimento dello status alla condizione che le circostanze invocate dal richiedente costituiscano l’espressione e la continuazione di una convinzione del richiedente già manifestata in tale pa...
Corte di giustizia dell’Unione europea, 29 febbraio 2024, causa C-222/22, Bundesamt für Fremdenwesen und Asyl (Conversion religieuse ultérieure)

29/2/2024 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di giustizia dell’Unione europea
Il trasferimento di un richiedente protezione verso lo Stato membro competente per l'esame della domanda non è impedito di per sé, dal fatto che tale Stato membro abbia attuato dei respingimenti sommari o trattenimenti ai valichi di frontiera nei confronti di cittadini di paesi terzi che cercano di presentare domanda di protezione internazionale. Il trasferimento va però escluso qualora sussistano motivi seri e comprovati di ritenere che il richiedente potrebbe incorrere, al momento del trasferimento o in seguito ad esso, nel rischio reale di essere sottoposto a tali pratiche e queste ultim...
Corte di giustizia dell’Unione europea, 29 febbraio 2024, causa C-392/22, Staatssecretaris van Justitie en Veiligheid (Confiance mutuelle en cas de transfert)